Monitor
Roma
via Sforza Cesarini, 43A-44
06 39378024 FAX 06 39378024
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Francesco Arena e Nina Beier
dal 11/12/2009 al 29/1/2010
martedi' - sabato 13-20

Segnalato da

Monitor



approfondimenti

Francesco Arena
Nina Beier



 
calendario eventi  :: 




11/12/2009

Francesco Arena e Nina Beier

Monitor, Roma

Arena presenta negli spazi della galleria un'opera monumentale intitolata '18.900 metri su ardesia'. L'artista ha ripercorso il cammino fatto da Giuseppe Pinelli il 12 Dicembre 1969, dalla mattina fino al tardo pomeriggio, prima di entrare nella Questura di via Fatebenefratelli di Milano, per poi uscirne morto. Quella di Nina Beier e' una mostra da esperire attraverso varie stratificazioni, visive e materiali: un muro blocca la porta di accesso alla stanza, scultura/ostacolo permanente o temporaneo, limitando la visuale dello spazio e allo stesso tempo proteggendone il suo contenuto come una vera e propria cornice.


comunicato stampa

La galleria Monitor è orgogliosa di presentare Francesco Arena e Nina Beier in una doppia personale che vede gli artisti impegnati in due progetti complessi ed inediti, caratterizzati da una forte componente site specific.

A distanza di tre anni, Francesco Arena torna ad esporre negli spazi della galleria con un’opera monumentale: 18.900 metri su ardesia è un lavoro sulla memoria, sulla traccia effimera che i passi di un uomo possono lasciare sul selciato nel suo ultimo giorno da persona libera e viva. L’artista ha ripercorso il cammino fatto da Giuseppe Pinelli il 12 Dicembre 1969, dalla mattina fino al tardo pomeriggio quando entrato nella Questura di via Fatebenefratelli di Milano senza più uscirne, smise i suoi panni di cittadino comune per diventare un simbolo della storia politica e sociale italiana. 

La lunghezza del percorso dell’anarchico Pinelli, diciottomilanovecento metri, è stata incisa su lastre di ardesia in un vero e proprio solco ripetuto circa novantotto volte ogni elemento per un totale di trecenventidue lastre e un pavimento di 116 metri quadrati. Un percorso denso di significati e interpretazioni che una stanza della galleria è chiamata a contenere nella sua totalità. Come in molta parte della ricerca di Arena, pensando ad opere quali 3,24 mq o 0,92 m su oggetti (il primo incentrato sulla cella di Aldo Moro, l’altro anch’esso dedicato a Pinelli), ecco che ancora una volta si assiste ad una misura che diviene un oggetto e l’oggetto che si trasforma nel contenitore di un’informazione storica e allo stesso tempo il punto di vista dell’artista sulla storia. La personale di Francesco Arena si concluderà con una performance accompagnata da un testo nato dalla collaborazione dell’artista con il curatore Luca Cerizza che si terrà in galleria l’ultima settimana della mostra.

Se per l’opera di Francesco Arena, citando lo scrittore Marco Belpoliti, si può parlare di uno spazio orizzontale della storia e della visione artistica, la chiave di lettura più appropriata per  la mostra dell'artista danese Nina Beier è un perpetuo moto verticale, dal basso verso l’alto e viceversa.

Teasers and Tormentors sono, al di là delle possibili suggestioni che il nome evoca, i comuni sistemi di tendaggio usati in teatro e destinati a occultare alla vista degli spettatori il palco durante gli intervalli delle rappresentazioni. Quella di Nina Beier è una mostra da esperire attraverso varie stratificazioni, visive e materiali: un muro blocca la porta di accesso alla stanza, scultura/ostacolo permanente o temporaneo, limitando la visuale dello spazio e allo stesso tempo proteggendone il suo contenuto come una vera e propria cornice. 

L’incontro casuale tra un visitatore e una scultura (Spectacle #2) e una enorme tela (Background) recante le tracce di un recente trasporto fungono da vere e proprie quinte che impediscono l’esperienza reale dello spazio e suggeriscono teatralmente lo sfondo per un altro ipotetico lavoro. Attraverso l’opera Permanent Collection che come un filtro scherma la veduta della mostra dall’esterno attraverso le trasparenze dei vetri di scarto provenienti dalle acquisizioni della National Gallery di Copenhagen, gli oggetti perdono la propria materialità dissolvendosi nelle rifrazioni di colori e forme. Riflettendo su questa esperienza della visione a distanza, un testo di Mihnea Mircan accompagnerà il visitatore all’interno della mostra.

Francesco Arena (1978) Solo Shows: 2008, 3,24mq, Nomas Foundation, Rome; 2007 Pallet Sospeso Su Raggi, Brown Project Space, Milano; Selected Group Shows: Qui è Altrove, a cura di Francesco Poli e Francesca Referza, Palazzo De Sanctis, Castelbasso; Emotional Community, a cura di Teresa Macrì, Monitor, Roma; Premio Lum, a cura di Luca Cerizza, Antonella Marino, Francesco Stocchi, Teatro Margherita, Bari 2008: Soft Cell, a cura di Andrea Bruciati, Galleria Civica di Monfalcone, Monfalcone; Dai Tempo al Tempo, a cura di Pelin Uran, Fiona Parry, Joseph del Pesco, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Guarene per l’Arte, Guarene d’Alba, Cuneo.

Nina Beier (1975) Solo Shows: 2009, Le Testimony, Les Sabots, The making of difference; The complete works, a cura di Cecilia Canziani e Ilaria Gianni, Nomas Foundation, Rome;  The Complete Works, performance, a cura di Cecilia Canziani e Ilaria Gianni, MACRO, Museo d’Arte Contemporanea, Roma; The Object Lessons, con Marie Lund, a cura di Lorenzo Benedetti, De Vieeshal, Middelburg; Performer Performing Performance, performance as a part of The Object of the attack, a cura di Vincent Honoré, DRAF, Londra; Selected Group Shows: 2009, Exercise in seeing, Queensnails Projects, San Francisco; Circus Hein, a cura di Jeppe Hein, Atelier Carder, Sachè; Momentum Nordic Biennal, a cura di Lina Dzuverovic and Stina Högkvist, Moss.
Fino al 30 Gennaio 2010

Immagine: Francesco Arena, 0,92 m (la ringhiera di Pinelli), 2009
Courtesy l'artista e Monitor, Roma

Opening 12 Dicembre ore 19-21

Monitor (Palazzo Sforza Cesarini)
via Sforza Cesarini, 43a-44 - Roma
orari: Martedì - Sabato 13.00-20.00
ingresso libero

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