Diverse sedi
Bari

Upupa
dal 9/12/2009 al 15/1/2010

Segnalato da

Gino Sabatini Odoardi




 
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9/12/2009

Upupa

Diverse sedi, Bari

In mostra video, installazioni, scultura, pittura, wallpainting, fotografia, performance. Opere di giovani artisti ispirate a storie di onirica ed anarchica pazienza nei confronti di tutte le tematiche postmoderne. La mostra inaugura il 10 da BluOrg, al Fortino S. Antonio e al Museo Nuova Era il 12 dicembre 2009.


comunicato stampa

a cura di Grazia De Palma

L’evento è il secondo appuntamento "Progetti - BARI INCONTEMPORANEA" promossi dall’Associazione BLUorG, con la direzione artistica di Giuseppe Bellini, e realizzati grazie al Programma Operativo “Puglia Circuito del Contemporaneo”, in rapporto al Programma Quadro A.P.Q. “Sensi Contemporanei”, Accordo tra il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero per i Beni Culturali, la Regione Puglia, la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, la Provincia di Lecce, e i Comuni di Barletta e Polignano a Mare; per la diffusione dell’Arte Contemporanea e la valorizzazione di contesti architettonici e urbanistici delle regioni del sud d’Italia.

“Cari scienziati, upupiamoci. Upupiamoci tutti quanti. Facciamogli vedere quanto è vera la realtà e quanto può far male la barzelletta del culo che ha sempre ragione! “Attenzione: Questa non è una mostra, ma uno specchietto per le allodole e per tutti coloro che amano il brivido dell’IMPREVISTO! Giovedì 10 dicembre alle ore 19.30 presso l’Associazione Culturale BLUorG di Bari (Via M. Celentano 92/94), s’inaugura la Mostra d’Arte Contemporanea UPUPA. Sabato12 dicembre si inaugurerà la seconda parte dell’evento: dalle 18 (fino alle 21) presso il Fortino S. Antonio di Bari, e dalle 21 alle 24.00 al Museo Nuova Era di Bari (Strada dei Gesuiti,13). Domenica 13 dicembre alle ore 18.30 presso il Fortino S.Antonio (Bari) si terrà la presentazione del libro di Walter Spennato "Piccoli omicidi del c***o" ed. Besa.

Artisti invitati > Dario Agrimi, Emanuela Barbi, Alvise Bittente, Nicola Bolla, Thorsten Brinkmann, Fratelli Calgaro, Andrea Contin, Michelangelo Consani, Francesco De Grandi, Davide Faggiano, Raffaele Fiorella, Elena Galanti, Myriam Laplante, Salvatore Manzi, Michele Mariano, Marcello Moscara, Laurina Paperina, OZMO, Sergio Racanati, Gino Sabatini Odoardi, Laboratorio Saccardi, Andrea Salvatori, Mario Schifano, Federico Solmi, Susy Swann Tripper, Saverio Todaro, Martijn Veldhoen.

* UPUPA: video, installazioni, scultura, pittura, wallpainting, fotografia, performance. Dopo il successo della prima edizione, Upupa torna all’attacco per azzerare i soliti stereotipi dell’arte: giocattolai dell’orrido, contadini del surreale, percussionisti dello svuotamento, tutti pronti per la filosofia totale del quotidiano. Sarà la solita beffa dell’anno scorso o qualcosa di più? UPUPA è uno strip-poker cerebrale. Upupa presenta opere di giovani talenti ispirate a storie di onirica ed anarchica pazienza nei confronti di tutte le tematiche postmoderne, tutte quelle che ti fanno venire voglia di premere il grilletto per l’ultima volta. Siamo alla conquista dell’inutile? In questo tempo di avulsa faciloneria, la solidarietà del gesto artistico produce nuove emergenze che toccano tutto il pianeta. Moti di coscienza extravaganti sono il filo conduttore di questa rete espositiva che si dislocherà in tre spazi della città di Bari: Fortino di S. Antonio, BLUorG e Museo della Nuova Era. Il pubblico si troverà così coinvolto con interventi ludici ed ironici, di arte e spettacolo, in un percorso in cui potrà diventare complice e artefice di una operazione culturale di respiro internazionale.

UPUPA
Diciamoci la verità: ce lo aspettavamo. Il mondo sta diventando un accumulo disastroso. Si può ridere, certo, se non va di traverso la saliva, ma diventare lividi dalla rabbia, ed ammazzare anche quello che non c’è, può lasciare un ghigno impersonale sulle labbra, come la traccia di un rossetto qualunque su di una camicia qualsiasi. Eppure morire per sbaglio non è granché bello. Ed è allora che. a trecentosessanta gradi, tra le sue specialità fuori menù, oltre al prezzo di vendita scontato, l’arte sfodera una salvifica dose di ironia, indispensabile per incuriosire persino il più annoiato dei visitatori durante una vernice. Eroina pura. Dovrebbero vietarla. Talvolta sembra un bar con un gestore idiota . Ma possiamo parlare ancora di arte in questo mondo radioattivo?

E quanto l’esperienza del nostro quotidiano condiziona la creatività contemporanea? Interroghiamoci con attimi di creatività che contribuiscano a diffondere energia positiva, o che più naturalmente siano destinati a liberare il mondo reale da tutte le sue splendide brutture. Interroghiamoci per comprendere se in questo momento sociale un po’ vuoto ed un po’ no, l’opera d’arte possa ancora far sorridere e sorprenderci con piccole cose dalla semplicità disarmante. Non pretendo certo di indicare la via che un artista e un visitatore dovrebbero offrici.

La mia idea curatoriale non è quella di organizzare opere per "salvare il mondo”. Non voglio raccontare personaggi, bensì storie di persone, di artisti che con l’etica del supereroe mettono in scena un provocatorio ed audace vocabolario escatologico. Tra una sigaretta e un tozzo di pane di Altamura, Upupa presenta opere di giovani talenti ispirate a storie di onirica ed anarchica pazienza nei confronti di tutte le tematiche postmoderne, tutte quelle che ti fanno venire voglia di premere il grilletto per l’ultima volta. Siamo alla conquista dell’inutile?

Dopo il successo della prima edizione, Upupa torna all’attacco per azzerare i soliti stereotipi dell’arte: giocattolai dell’orrido, contadini del surreale, percussionisti dello svuotamento, tutti pronti per la filosofia totale del quotidiano. Sarà la solita beffa dell’anno scorso o qualcosa di più?

Come il bambino di Baudelaire che - guarda caso giocava persino con il cadavere di un topo di fogna - si è spinto in una risata che non può rimarginarsi, a causa di una pulsione insaziabile e sfrenata verso tutto ciò che gli resiste e gli manifesta la sua “oggettività”, l’up-pupo artista ha il tocco naif dell’angelo custode. È la mozzarella dell’amico immaginario, la Lady Gaga della situazione che scaccia i fantasmi e avvelena i mostri. Furbetta l’infinitamente assurdo. È il guardiano della bellezza disunita ed anche colui che insegna ad un gattino a suonare il piano. Produce ricerca. Produce colore. Produce nuovi culosity.
UPUPA è uno strip-poker cerebrale. Ama ed odia la comunicazione. È una mostra arrabbiata, ma tanto arrabbiata da essere gentile. In questo tempo di avulsa faciloneria, la solidarietà del gesto artistico produce nuove emergenze che toccano tutto il pianeta. Moti di coscienza extravaganti sono il filo conduttore di questa rete espositiva che si dislocherà in tre spazi della città di Bari: Fortino di S. Antonio, BLUorG e Museo della Nuova Era. Una bella spolveratina a Facebook mi ha fatto incontrare molti degli artisti successivamente invitati a questo progetto, e così tra un passaparola ed una amorevole carezza i miei amici hanno aderito a questa piccola sfida fatta di tutto e niente. Video, installazioni, scultura, pittura, wallpainting, fotografia, performance. Ognuno, nella propria battaglia, è in cerca del sublime. Grazia De Palma

Inaugurazioni:

BLUorG: 10 dicembre 2009, ore 19.30
Via M. Celentano, 92/94 Bari
lunedì / sabato 10.00 - 13.30 / 17.00 - 20.30 festivi su appuntamento
ingresso libero

Fortino S. Antonio: 12 dicembre 2009, ore 18
Via Re Manfredi BARI - martedì / domenica 10 -13 / 18 - 21 - lunedì chiuso
ingresso libero

Museo Nuova Era: 12 dicembre 2009, ore 21
Strada dei Gesuiti, 13 Bari
lunedì / sabato 17 - 20
ingresso libero

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