Daniel Buren
Paolo Chiasera
Hans Peter Feldmann
Bertrand Lavier
Deborah Ligorio
Simon Dybbroe Moller
Gabriele Picco
Riccardo Previdi
Francesco Simeti
Nedko Solakov
La collettiva unisce artisti della galleria di Massimo Minini con quella di Francesca Minini. Il titolo racchiude in se' un periodo, un gruppo di artisti, una serie di mostre e di opere nonche' uno stato di follia che si collega ad una situazione di apparente leggerezza e svago dietro cui si sviluppano riflessioni, idee e critiche che ciascuna opera porta con se'. Opere di Daniel Buren, Paolo Chiasera, Hans Peter Feldmann, Bertrand Lavier...
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20 personali presentate in galleria
20 artisti compagni di viaggio nell’arte
20 anni nel mondo dell’arte
20 le opere in mostra
La collettiva Venti Pazzi unisce artisti della galleria di Massimo con quella di Francesca Minini. Il titolo racchiude in sè un periodo, un gruppo di artisti, una serie di mostre e di opere nonché uno stato di follia che si collega ad una situazione di apparente leggerezza e svago dietro cui si sviluppano riflessioni, idee e critiche che ciascuna opera porta con sé.
E’ questa la ventesima mostra che presenta venti lavori di Daniel Buren, Paolo Chiasera, Hans Peter Feldmann, Bertrand Lavier, Deborah Ligorio, Simon Dybbroe Møller, Gabriele Picco, Riccardo Previdi, Francesco Simeti, e Nedko Solakov. Giovani generazioni di artisti italiani e internazionali riflettono sull’arte ed i suoi sviluppi più recenti, dialogando sul filo dell’ironia con i maestri: in un ambiente pop i lavori colloquiano tra loro in un gioco di rimandi, concetti, forme e di colori.
I vasi di fiori in plastica di Hans Peter Feldmann - quasi un feticcio del consumismo moderno - appesi su una grande parete compongono un dipinto pop, i mikado di Riccardo Previdi si aprono nello spazio come lance di colore. Il rosso Ferrari graffiato via dalla superficie metallica di Nedko Solakov riflette le strisce di alluminio e legno bianco di Daniel Buren che parlano di colore e di materia.
Una tela inarcata di Paolo Chiasera svela e nasconde immagini di animali misteriosi dialogando con gli abiti colorati delle donne del Darfur, pattern della carta da parati di Francesco Simeti.
Alle pareti simboli contemporanei come le sneakers di Gabriele Picco si confrontano con un singolare snowboard posto su un piedistallo da Bertrand Lavier divenendo così ‘object soclé’. Infine nell’opera di Simon Dybbroe Møller forme misteriose di diversi colori svelano corpi in movimento durante una danza che si confrontano con montaggi di immagini di grande formato di Deborah Ligorio. Tali visioni oggetto di interazione tra sguardi emozionali e forme naturali, tra articoli di moda e frame cinematografici ci guidano attraverso la ridondanza contemporanea delle immagini.
La mostra è un momento di incontro, di riflessione, un cammino attraverso lavori di artisti che hanno accompagnato la galleria fin dai suoi inizi nel mondo dell'arte.
Inaugurazione giovedì 21 gennaio 2010, ore 19
Francesca Minini
via Massimiano, 25, Milano
Orari di apertura da martedì a sabato dalle 11 alle 19.30
ingresso libero
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Venti Pazzi
20 solo shows presented at the gallery
20 artists, fellow travelers in the art world
20 years in the art world
20 artworks on show
The group show Venti Pazzi presents artists of Massimo’s gallery with the ones of Francesca Minini.
The title refers to a period, a group of artists, a series of shows and artworks and a state of folly.
Behind this state of folly, which seems superficial and amusing, one finds that every artwork is indeed
thoughtful and brings forth ideas and criticism. This is the twentieth show at the gallery and presents
twenty works by Daniel Buren, Paolo Chiasera, Hans Peter Feldmann, Bertrand Lavier, Deborah
Ligorio, Simon Dybbroe Møller, Gabriele Picco, Riccardo Previdi, Francesco Simeti, e Nedko Solakov.
Young Italian and international artists think about art and its most recent developments, dialoguing
with an atmosphere of irony with the masters: in a pop setting, the artworks talk to each other in a
continuous play on references, concepts, shape and colors.
The plastic flowerpots of Hans Peter Feldman almost a modern consumerism’s fetish hanged on a big
wall compose a pop painting playing with Riccardo Previdi’s Mikado opened in the space as color
spears. The Ferrari red scratched from the metallic surface by Nedko Solakov reflects the aluminium
and white wooden stripes about color and material by Daniel Buren.
A bended canvas by Paolo Chiasera hides images of mysterious animals while Francesco Simeti’s
wallpaper reveals the Darfur women with their colorful dresses.
On the walls today’s symbols such as the sneakers by Gabriele Picco dialoguing with a Bertrand
Lavier’s peculiar snowboard on a pedestal which becomes an ‘object soclé’.
In Simon Dybbroe Møller’s photos mysterious shapes of different colours reveal moving human
bodies during a dance performance compared to big-size images’ montages by Deborah Ligorio. The
result is an interplay of emotional gazes and nature images, of fashion items and cinematic action,
paving a visible way through our contemporary abundance of imagery.
The show is a gathering, a moment of recollection, it is a walk through artworks of artists who have
been accompanying the gallery since its first steps into the art world.
Opening Thursday January 21st at 7 p.m.
Francesca Minini
via Massimiano, 25, Milano
Opening hours: Tuesday to Saturday from 11 am to 7.30 pm
free entrance