Istituto Italiano di Cultura
New York
686 Park Avenue
+1 212 8794242 FAX +1 212 8614018
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Jack Sal
dal 26/1/2010 al 26/2/2010

Segnalato da

Manuela De Leonardis


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Jack Sal



 
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26/1/2010

Jack Sal

Istituto Italiano di Cultura, New York

Utilizzando due video/computer proiettori e uno video scermo, l'installazione De/Portees usa come contenuti i luoghi geografici dei campi italiani impiegati per la detenzione, la prigionia e i punti di trasferimento ai campi di concentramento nazisti, dislocati sui territori occupati dai tedeschi.


comunicato stampa

-----------english below

Utilizzando due video/computer proiettori e uno video scermo, De/Portees usa come contenuti i luoghi geografici dei campi italiani impiegati per la detenzione, la prigionia e i punti di trasferimento ai campi di concentramento nazisti, dislocati sui territori occupati dai tedeschi.

A parte il campo più conosciuto, a Fossoli-Carpi (Emilia Romagna), centinaia di altri luoghi furono usati come parte di una catena all’interno del meccanismo di raccogliere, arrestare e deportare cittadini italiani e non, e mandarli al loro destino.

Projection #1: una lista, creata graficamente con il computer, dei luoghi dei campi in tutto il territorio italiano, in cui viene usato un carattere di colore giallo su fondo nero.

Projection #2: una lista, creata graficamente con il computer, delle città e dei villaggi di provenienza dei deportati in tutto il territorio italiano, in cui viene usato un carattere di colore azzurro su fondo nero.

Video: un video delle pagine pubblicate con la lista dei deportati di tutto il territorio italiano, con una voce di sottofondo che legge (in inglese per New York e in italiano) il testo di Primo Levi Auschwitz.

Le proiezioni/video sono messe all’interno dello spazio della galleria per creare un certo “spostamento” e scoprire l’entità numerica di luoghi e persone direttamente toccate dalla deportazione. Usando gli angoli estremi dello spazio, il senso d’orientamento dell’osservatore è collegato alle tre “immagini” di nomi, luoghi e del libro della lista, forzando l’associazione della deportazione con le sue radici in Italia.

Il mito popolare è di un’Italia riluttante, e senza tanta forza o organizzazione nel collaborare sotto coercizione con i suoi alleati tedeschi/nazisti.
Il numero di campi italiani e la quantità di persone deportate e arrestate, però, allontana l’idea della mancanza di responsabilità e dimostra, insieme, l’evidenza della presenza in Italia dei campi “sotto casa”.

Il progetto prevede la conferenza Art/&/Memory: The Work of Jack Sal che avrà luogo il 4 febbraio 2010 alle ore 16 presso Zone Contemporary Art di New York. Interverranno Lyle Rexter, Alessandro Cassin, Jack Sal.

Dal 7 al 30 aprile 2010 De/Portees. Una videoproiezione multi screen in memoria degli Italiani deportati di Jack Sal sarà in mostra alla Casa della Memoria e della Storia di Roma.

Opening: mercoledì 27 gennaio 2010 - ore 10

Istituto Italiano di Cultura
686 Park Avenue - NY

-----------english

A multi screen projection in memory of the Italian Deportees

Making use of video/computer projectors and monitors De/Portees uses as its contents the geographical location of the Italian camps used for detention, imprisonment and points of transfer to Nazi Concentration Camps located throughout the German occupied territories. Apart from the best-known camp, located in Fossoli-Carpi (Emilia Romagna) hundreds of other locations were used as part of the chain in the mechanism to gather, arrest and deport Italian citizens and none, and deliver them to their fate.

Projection #1: A computer generated list of the locations of camps throughout Italy using yellow type on a black background.

Projection #2: A computer generated list of the hometowns & villages of the deportees throughout Italy using blue type on a black background.

Monitor: A video of the published pages of the list of the deportees throughout Italy with a soundtrack of an English (for New York) and Italian text of Primo Levi’s statement for the permanent work in Block 21 in Auschwitz.

The projections and monitor will be located within the gallery space of the exhibit to create a quality of “displacement” and to reveal the extent of the number, places and persons directly touched by the deportation. Using the extreme corners of the space the viewers sense of orientation is linked to the three “images” of names, places and the book of the list, pressing the association of the deportation with its roots in Italy.

The popular myth is of an Italy reluctantly and without much effort or organization collaborating under duress with their German/Nazi allies. The number of Italian camps and the quantity of people deported and arrested dispels the idea of lack of responsibility and brings together the evidence of location of the camps “sotto casa” in Italy.

The project is the topic of a conference on Art/&/Memory: The Work of Jack Sal which will be held at Zone: Contemporary Art 41 W57th St New York, NY on February 4, 2010 at 4pm participating will be: Lyle Rexler, Alessandro Cassin & Jack Sal.

From the 7th to the 30th April 2010 De/Portees. A multi screen projection in memory of the Italian Deportees by Jack Sal will be exhibited at the Casa della Memoria e della Storia in Rome.

Opening: Wednesady the 27th January 2010 at 10:00 a.m.

The Italian Cultural Institute/Istituto Italiano di Cultura
686 Park Avenue Ave New York, NY 10021 - USA
tel: +1 212-879-4242

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