Una collettiva per concludere il primo ciclo dell'attivita espositiva a due anni dalla fondazione dell'associazione culturale non-profit Obraz. Una collettiva che vuole essere un momento di incontro, di festa e di stimolo per tutti coloro che ritengono importante la presenza di uno spazio indipendente in citta. Presentazione di Maria Grazia Torri
Due anni di esposizioni dell'Associazione culturale Obraz
Presentazione di Maria Grazia Torri
Opere di
Addis, Bellucco, Bologna, Cirnigliaro, Coltro, De Filippi, Dieli, Di Falco,
Di Marzio, Falco, L'Altrella, Lucchini, Maggis, Marconi, Migliaccio, Nido,
Poli, Rossi.
Una collettiva per concludere il primo ciclo dell'attivita espositiva di
Obraz a due anni dalla fondazione dell'associazione culturale non-profit.
Una collettiva che vuole essere un momento di incontro, di festa e di
stimolo per tutti coloro che ritengono importante la presenza di uno spazio
indipendente in citta.
Lo spazio Obraz, infatti, é diventato in breve tempo un punto di
riferimento, di confronto e di visibilita per moltissimi giovani artisti,
critici emergenti, giornalisti e appassionati di arte contemporanea.
In questi due primi anni di vita, l'associazione ha proposto artisti
esordienti e non, oltre ad autori con un percorso gia consolidato che
propongono in questa collettiva un'immagine inedita della loro ricerca.
L'attivita espositiva di Obraz, che riprendera dal mese di settembre, si
arricchisce anche di nuove professionalita: nuovi curatori si alterneranno
nella programmazione delle mostre, con l'intento di creare sinergie con
altre realta del settore operanti in citta e sul territorio nazionale.
PRESENTAZIONE DELLA COLLETTIVA del 20 giugno 2002 ALLO SPAZIO 'OBRAZ'
"Chiedo scusa se sparisco in Clinica con addosso una maschera e strane
sottane marroni fatte di calze da uomo. Emily Dickinson o il fantasma di
lei. Come una vagabonda psicolabile, resta un filo di voce per parlare. Gli
alberi si abbattono per fare spazio a condomini dove ogni giorno scoppia una
lite o un impianto a gas, con morti e feriti... No, non ci inoltreremo piu
nei boschi, solo profili ospedalieri all'orizzonte, mente folle e sole nero,
sara meglio trovare un'Isola, presto! Anche se non esiste piu nessun
"lontano". Diretta a SUD EST, attraverso le rovine lombardo-venete, situate
appena un po' prima di quelle serbo-croate, piu ad OVEST, niente cavallo, ho
le emorroidi, farebbe male...Sotto qualche esubero edilizio anni tremila e
paraboliche la mia anima in pezzi sparsi e io che cerco di ricomporla che
confondo grida di auto & TIRR per canti di uccelli quando in realta sono
solo davvero grida di disperazione. E' la poesia una processione di uccelli
arroganti in volo frammisti a incidenti d'auto a flauti ubriachi e siringhe
d'oro, fiori nel cocchiume, baci su baci e copule su copule, come adesso si
vede a Ground Zero. Voce persa e sognante, porta sospesa sul vuoto, dove
sono? In partenza da Milano nel pomeriggio poco azzurro, addio celentano. A
sirene spiegate sogno gia Spazio Obraz, dopo due chilometri di periferia,
tra le solite file e colonne per incidente presegnalato di un qualsiasi
mercoledi da panico, tra CAMBIAGOCAVENAGO e Brescia Est, ZONA INDUSTRIALE.
Gli autisti non hanno preso crack o ecstasi perché hanno gia compiuto i
diciottanni, ma sono tutti strafatti di coca, altrimenti come farebbero a
guidare? Un hombre mi passa uno spinello immenso che non accetto perché sono
gia a dieta mentale. Vado LA' solo per tornare QUI, nella MASCROSCOPICA OASI
DI LIBERTA' del minuscolo piccino piccio SPAZIO OBRAZ, spazio Obraz, SPAzio
obrAZ, OBRAZ, CHE IN RUSSO VUOL DIRE immagine. (lui ci ha la moglie russa,
infatti, o giu di li). Con la sua luce radente, gialla di lavatoi seccati,
piu grandi, molto piu grandi di lui, piu appariscenti dello spazio, piu
chic, PIU' RAPPRESENTATIVI della Milanocheconta, mica di noi. Ci andiamo in
molti adesso. Tutti noi che dobbiamo sciacquare i nostri panni sporchi
luridi incrostati di tutte le merde di citta che calpestiamo
involontariamente o inevitabilmente coi piedi anche griffati. Ci andiamo per
ripulirci di tutti i peccati e peccatacci di orgoglio, di superbia, di
vanagloria, di APPARISCENZA INUTILE, si inutile e demode, perché uguale a
tutte le altre appariscenze di cui, vabbe CHISSENEFREGA a SPAZIO OBRAZ. Se
fai qualcosa li ci resti almeno tu. Per me oggi e meglio che farlo alla
Triennale. E' sempre chiuso vabbe, ci fa sbuffare, perché il padrone lavora,
e uno che deve lavorare per tenerlo aperto, ma funziona cosa credete? Piu
spesso col cellulare (3474358189). Chi lo dirige e uno di noi, ho sbagliato
a dire 'padrone', lui e tutti noi, stesse sfighe gigantesche, stessi
sbattimenti, forse qualcuno in piu, per via dell'apertura tre giorni la
settimana dello spazio e stessi sogni grandi come cattedrali rimpiccioliti
ovviamente dalla milanesita, imminuscoliti dalla grandeur cittadina tanto da
doverli guardare al microscopio, a volte. Ooh si, tanto da doverli stringere
forte nel pugno stretto della rabbia o dell'amore rinato per non farli
fuggire. LADDOVE tutto fugge, si sa, soprattutto per via del glamour. Ma io
me li ricordo tutti i sogni fatti a SPAZIO OBRAZ e ci ritorno a SPAZIO OBRAZ
perché e come un nido, UN NIDO PER AQUILE STANCHE, PER PETTIROSSI
IMPALLINATI, COI CHIODI NELLE ZAMPE, che ne hanno abbastanza. Tra qualche
flebo, per il 20 giugno, giuro che ci ritorno. Venite anche voi?"
Maria Grazia Torri
(Liberamente tratto da 'The Mexican Night. Travel Journal' , FERLINGHETTI
22-27aprile 1999)
Immagine: Michele Dieli Interiors 2001
Dal 20 giugno al 7 luglio 2002
Inaugurazione giovedi 20 giugno 2002 ore 18.30
La mostra sara visitabile giovedi, sabato e domenica dalle 15 alle 19.
Obraz Associazione culturale Vicolo Lavandai 4 20144 Milano