Tramite una reinterpretazione della luce del tutto inusuale, l'artista realizza opere dal timbro monocromo, immagini impresse sopra supporti crettati che appaiono come muri distrutti, logorati dal caldo e dal tempo.
Dal 2000 Filippo Sciascia lavora con una pittura derivata dal video, dall'installazione e da foto. Tramite una reinterpretazione della luce del tutto inusuale, realizza delle opere dal timbro monocromo, sono immagini impresse sopra supporti crettati che appaiono ai nostri occhi come muri distrutti, logorati dal caldo e dal tempo.
Questa mostra vuole sottolineare la complessa idea di luce in un’era dove tutto è inondato da immagini relazionate all'uso della tecnologia. Sciascia si confronta con la luce come fenomeno naturale, come elemento che l'uomo cerca di catturare da sempre. Livelli di Luce, angoli nascosti, intensità monocrome e dissoluzione tra il chiaro e lo scuro.
La mostra si compone con una serie di dipinti e da un’ istallazione raffigurante un video girato in Indonesia.
Filippo Sciascia è nato a Palma Di Montechiaro (Agrigento) nel 1972.
Nel 1983 si trasferisce a New York dove inizia i primi studi artistici, nel 1985 è a Trieste all’istituto d’arte Nordio, poi si trasferisce a Firenze per finire gli studi presso l’Accademia delle Belle Arti.
Nel 1987 è nuovamente a New York. L’anno successivo torna in Italia, comincia a esporre tra Firenze e Milano.
Nel 1998 viaggia in Asia e lavora a Bali in Indonesia dove collabora alla realizzazione di Gaya Fusion art space. Collabora a diversi progetti locali e internazionali insieme ad artisti indonesiani esponendo in gallerie e musei.
Decide di fermarsi a Bali vivere e lavorare dal 1998, esponendo in Indonesia, Cina e nel sud est asiatico.
Dal 2008 vive e lavora tra l’Indonesia e l’Italia.
Inaugurazione mercoledì 3 marzo ore 19
Galleria Obraz
Vicolo Lavandai 4, Milano
martedì al sabato dalle ore 15 alle ore 19
ingresso libero