Le Pleiadi. La mostra presenta opere eterogenee tra tele, carte e sculture. Come si evince dal titolo, l'artista offre un insieme di simbologie, alchimie, iconografie e contenuti in cui non esiste soluzione di continuita' tra passato e presente. "Una vera e propria seduzione visiva ed onirica in chiave magico-simbolica" (Il curatore della mostra Giuseppe Ussani d'Escobar).
a cura di Giuseppe Ussani d'Escobar
Giovedì 4 marzo, alle ore 18.30, la galleria Horti Lamiani Bettivò inaugura la mostra personale di Vettor Pisani dal titolo Le Pleiadi, a cura di Giuseppe Ussani d'Escobar.
L’immagine manifesto di questa mostra, che presenta opere eterogenee tra tele, carte e sculture, è un collage realizzato da Vettor Pisani nel 1990 dal titolo Io e Gino. Si tratta di un lavoro incentrato su una fotografia che ritrae l’artista e Gino De Dominicis, scattata durante la Biennale di Parigi del 1971. Come si evince dal titolo della mostra, Vettor Pisani offre un insieme di simbologie, alchimie, iconografie e contenuti in cui non esiste soluzione di continuità tra passato e presente.
“L’artista rivisita con originalià, rinnovandone il linguaggio emozionale ed estetico, l’icona dei readymade di Duchamp. A questo capriccio del fantastico e del mistero, fanno da cornice alcune opere pittoriche nel più puro ed ironico ‘stile Vettor’ ed una serie di collages nella tipica concatenazione di immagini reali, surreali e mitologiche. Una vera e propria seduzione visiva ed onirica in chiave magico-simbolica”, come afferma il curatore della mostra Giuseppe Ussani d’Escobar.
Architetto, pittore e commediografo Vettor Pisani nasce a Napoli il 12 luglio del 1934. Nel 1970 si trasferisce a Roma, dove tiene la sua prima mostra personale presso la galleria La Salita dal titolo Maschile, femminile e androgino. Incesto e cannibalismo in Marcel Duchamp. Nello stesso anno ottiene il Premio Pino Pascali attribuito dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna. Nel 1972 viene invitato a Documenta 5 di Kassel dove espone Lo scorrevole. Nel 1973 partecipa alla Quadriennale di Roma (in cui ritornerà nel 1986 e nel 1992) e alla Biennale di Parigi. Nel dicembre 1975 realizza alla galleria Sperone di Roma l’azione Il coniglio non ama Joseph Beuys. Nel 1976 partecipa alla Biennale di Venezia per ritornarvi nel 1978, 1984, 1986, 1990, 1993.
Nel 1979 prende parte alla XV Biennale di San Paolo del Brasile. L’anno dopo inaugura le mostre Arte e critica 1980 alla Galleria Nazionale eThrough the looking glass al Palazzo delle Esposizioni, a Roma. L’anno dopo è di nuovo al Palazzo delle Esposizioni con la mostra Linee della ricerca artistica in Italia 1960-1980, e a Milano, al Palazzo della Permanente. Nel 1982 partecipa ad altri eventi eccezionali: Avanguardia/Transavanguardia 68-77, Roma; Italian Art Now: an american Perspective, Guggenheim Museum, New York; Arte Italiana 1960-1982, Hayward Gallery, Londra. Sempre nel 1982 il Museum Folkwang di Essen dedica all’artista una mostra antologica, seguita da quelle organizzate nel 1990 a Valencia e dalla Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Trento nel 1992. Da allora Vettor Pisani ha partecipato ad una serie di esposizioni personali e collettive in gallerie e musei, in Italia ed all’estero.
Inaugurazione giovedì 4 marzo 2010, ore 18.30
Horti Lamiani Bettivò
Via Giolitti 163, Roma
lunedì-venerdì, ore 9-18
ingresso libero