Andrea Caretto e Raffaella Spagna

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Indice :

1 aperto_2011 art on the border

2 Andrea Caretto e Raffaella Spagna

3 Franco Ariaudo

4 Andrea Magaraggia

5 Serena Porrati

6 Christian Tripodina

7 Chiara Trivelli

8 Cosimo Veneziano

9 Maria Zanchi




È un'installazione formata da grosse ceppaie di abete rosso e assi grezze di larice che prende forma al bordo di un vasto prato, situato in un'area di transizione tra l'abitato di Ponte di Legno e le estese foreste del Parco dell'Adamello. Un bosco di abeti secolari, denominato Pecceta di val Sozzine, si affaccia sull'area; la natura di "parco pubblico informale" di quest'area, induce ad immaginare uno spazio da usare, da abitare. I materiali provengono dal sito stesso ed in un medio lasso di tempo potranno "ritornare in circolo" nel loro ambiente di provenienza.
L'installazione prende forma gradualmente senza seguire schemi predeterminati: le ceppaie costituiscono le nuove radici per la costruzione che "cresce" adattandosi alle caratteristiche tecniche e formali dei materiali a disposizione. Accanto a questo ambiente, uno scavo accoglie azioni, eventi ed incontri, per dissotterrare le tracce di un legame intimo con la propria natura ancestrale che la città di Ponte di Legno, prima stazione sciistica d'Italia e dedita in buona parte al turismo, sembra avere in parte dimenticato.


Andrea Caretto e Raffaella Spagna (Torino, 1970; Rivoli, 1967) concepiscono l'arte come una forma di ricerca, un modo libero di investigare le dimensioni multiple della realtà.
Essi generano installazioni complesse come indagine, studio, e sperimentazione del rapporto con l'ambiente. Sia installazioni, azioni collettive, performance o sculture, i loro lavori sono sempre il risultato di un processo relazionale, che emerge dalla complessa rete di rapporti che gli autori stabiliscono con differenti elementi (organici, inorganici, viventi) dell'ambiente in cui operano.
Collaborano stabilmente dal 2002 esponendo in istituzioni pubbliche e private in Italia e all'estero; vivono e lavorano a Torino. www.esculenta.org