Francesco Bertelé

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Exoteric Cosenza

Nato a Cantù nel 1978, frequenta alcuni corsi tra l’Accademia di Belle Arti Aldo Galli di Como e l’Accademia di Belle Arti di Brera. Dopo queste prime esperienze si trasferisce a Venezia dove segue corsi di laurea specialistica allo IUAV.
Tra i suoi studi si evidenziano quelli al SAE College, dove si specializza come tecnico del suono, e di progettazione in Permaculture a Zebrafarm.

La sua formazione eclettica lo spinge a cercare e inventare forme sempre nuove di espressione che adatta al suo studio della realtà circostante, dalla quale si astrae durante il momento creativo per farvi inevitabilmente ritorno alla fine del processo.

Tra le esposizioni personali nel 2012 si ricorda la mostra dal titolo Dudy Guard, alla Galleria Gomiero di Milano, sviluppo di un progetto iniziato nel 2009 a Venezia.
Numerose mostre collettive tra le quali nel 2009 la XIV Biennale di giovani artisti dall’Europa e dal Mediterraneo alla Galleria Nazionale di Macedonia, la VI Biennale di Pisa nel 2011, nel 2012 partecipa al progetto The Wordly House curato da Tue Greenford alla Documenta (13) di Kassel e alla Sinopale IV di Sinop in Turchia.

Oltre ad attività espositive Bertelè vanta una prolifica attività curatoriale come fondatore e direttore del gruppo Carrozzeria Margot; tra le altre ha curato la mostra 'A shop is a shop is a shop is a shop', di Hanna Hildebrand all’Artissima Lido di Torino e ha diretto l’intervento di vari artisti per il progetto 'Collecting Identities: I stay therefore we are', all’interno del progetto Osloo per il padiglione danese della 54° Biennale di Venezia.

L’esperienza della residenza a Cosenza, con il progetto Prima visione, non è la prima a cui l’artista ha preso parte: già tra il 2007 e il 2008 ha partecipato alla residenza presso l’Atelier Bevilacqua La Masa di Venezia e come assistente al visiting professor Marjetica Potrc al corso superiore di arti visive presso la Fondazione Ratti di Como.

(Testo di Danilo Marasco)


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