Il site-specific e la sua vendetta


Storia a puntate della singolar tenzone ancora in corso tra Chiara Mu ed il suo spazio di intervento, al Museo CIAC, nel Castello Colonna di Genazzano, Roma


"Vendetta"

Installazione Site-specific per La Colata Room

a cura di Claudio Libero Pisano

Museo CIAC, Castello Colonna a Genazzano, RM

14 Dicembre 2013 - 2 Febbraio 2014


*Non è stato e non è un rapporto facile, questo tra noi.*

*Non è un luogo che mi ha accolto, non uno che abbia gridato con distinte luci ed ombre ogni sua possibilità. Al contrario, la spazio ha congiurato nell’indistinto, nel grigio e nell’umido che gli sono propri, impedendomi spesso di averne una reale visione d’insieme.*

La decisione di scrivere della mia complessa esperienza al castello in fasi cronologicamente distinte origina dal desiderio di mettere a fuoco le problematiche concettuali emerse in questo processo.
Molte delle istanze che ho avvertito rimangono aperte ed irrisolte e nel pubblicare questi interventi la mia intenzione é quella di suscitare un dialogo, un confronto con chiunque desideri intervenire su questioni che definiscono la pratica site-specific in modo radicale.
Si tratta di una modalità di lavoro per sua natura effimera ed ontologicamente fuori da logiche di mercato, non
sostenuta dal settore pubblico e non profittevole per quello privato.

Ad una carenza generica di discorso sulla time-based art, in questo caso arte che si produce e definisce per un contesto ed un tempo dato, rispondo in chiave empatica, aprendo la mia esperienza allo sguardo degli altri e
lasciando che ogni dubbio, ogni mia incongruenza, ogni decisione ostinata e silenzio vengano fuori.


*#1*: *Si può rifare la storia?*

*#2*: *La posizione dell'artista nello spazio: coesistenza o antagonismo?*

*#3:* *La visione dell'opera: quale lo spazio deputato del fruitore?*

*#4: **Il tempo interviene sul lavoro: la documentazione é l'opera?*

*#5: **Lasciare la presa o ri-attuare la visione?*
Indice :

Si può rifare la storia? 22-01-2014