Varie sedi
Palau (SS)
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Isole Che Parlano
dal 17/7/2002 al 21/7/2002
347 5987754, 335 6948425
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Segnalato da

ISOLE



 
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17/7/2002

Isole Che Parlano

Varie sedi, Palau (SS)

Come nelle precedenti edizioni un tema guiderà la scelta delle proposte... In un momento storico in cui il Caos, piu' che il disordine, ha il sopravvento e le energie piu' che creare nuovi sistemi, si sprecano per distruggere quelli gia' esistenti, proponiamo un non tema, piuttosto che un tema...una sfida: l'Entropia (dal greco entrope' che significa trasformazione).


comunicato stampa

Associazione Sarditudine
Comune di Palau
Con il Contributo di
Regione Autonoma della Sardegna
Istituto Superiore Regionale Etnografico

Direzione Artistica Paolo Angeli, Nanni Angeli

Isole Che Parlano
Festival Internazionale
di Musica Teatro e Arti Visive
Vi Edizione
Palau 18/21 Luglio



ISOLE CHE PARLANO approda alla sua sesta edizione, dopo un importante consolidamento. La sua riuscita deriva da una profonda maturazione che in cinque anni ha portato un piccolo festival ad affermarsi con un carattere forte e deciso.
ISOLE CHE PARLANO è una realtà oramai nota in ambito nazionale (si pensi alle interviste in diretta ai direttori artistici del festival su Rai Radio 3) ed internazionale (si vedano le recensioni sulla stampa specializzata estera).
Nata come esperienza laboratoriale che ha cercato negli anni elementi di connessione tra espressioni appartenenti a culture tradizionali e culture legate essenzialmente alle metropoli europee ed extraeuropee, ISOLE CHE PARLANO ha raggiunto totalmente il suo obiettivo: comunicare, in un piccolo centro come Palau, linguaggi artistici appartenenti a contesti d'uso differenti.

E' un festival che, nonostante le condizioni meteorologiche avverse, ha avuto nella sua ultima programmazione una presenza di 1600/2000 spettatori, ha conquistato la prima pagina sui giornali locali, ed ha avuto intere pagine di recensione su quotidiani nazionali.
Ad una tale e definitiva affermazione si è arrivati con naturalezza, senza dover abbandonare gli ideali che hanno sostenuto un progetto attualmente condiviso da uno staff specializzato di oltre 35 persone.

La riuscita della manifestazione è da attribuire alla profonda convinzione che ha alimentato le scelte dei direttori artistici, fiancheggiati in primis dall'assessore alla cultura del comune di Palau Wanda Carta, sorretti dall'entusiasmo partecipe di decine di critici musicali-teatrali in tutta Italia (il CD Isole che Parlano, compilation relativa alle prime tre edizioni, è stato indicato da Guido Festinese come miglior disco dell'anno nel 2000).
Le scelte della direzione artistica sono state, il più delle volte, orientate verso prime assolute per il circuito dei festival della Sardegna e in alcuni casi anche in ambito nazionale. E' capitato di assistere all'affermazione su scala regionale di progetti proposti originariamente a Palau (si vedano le entusiaste recensioni de Le avventure del dott. Quixana, di Roberto Castello, proposto a Cagliari a distanza di due anni dalla presentazione al Festival di Palau).
Tutto ciò costituisce un profondo segnale di maturazione.

ISOLE CHE PARLANO cresce mantenendo fede ai principi che hanno determinato i suoi primi cinque anni di vita. Cresce e si orienta ancora una volta su proposte innovative e non convenzionali che i direttori artistici selezionano tra le proposte che ricevono da ogni parte del mondo.
In questo, il festival sceglie una collocazione Internazionale.

Appare quindi naturale il passaggio dalla dimensione più familiare, legata essenzialmente al piccolo palco di Piazza Fresi (perno delle prime quattro edizioni del festival), al decentramento presso la Fortezza di Monte Altura, cornice stupenda e elemento determinante per una definitiva valorizzazione della manifestazione culturale.
Alla necessaria "compostezza" dei luoghi che ospiteranno questa sesta edizione, rispondiamo con un disordine "entropico" che esprima la gioia di essere ancora li presenti come realtà oramai imprescindibile del circuito internazionale dei festival di avanguardia e tradizione orale.

Come nelle precedenti edizioni un tema guiderà la scelta delle proposte...
In un momento storico in cui il Caos, più che il disordine, ha il sopravvento e le energie più che creare nuovi sistemi, si sprecano per distruggere quelli già esistenti, proponiamo un non tema, piuttosto che un tema...una sfida: l'ENTROPIA (dal greco entropè che significa trasformazione).

L'Entropia di un sistema è una misura dello stato di ordine e di disordine del sistema stesso.
Meno ordinato è il sistema più alta è la sua entropia.
Perciò una variazione positiva di entropia corrisponde sempre al passaggio del sistema da uno stato più ordinato ad uno più disordinato…e viceversa.

Tutto ciò in termini scientifici.
Nella pratica di ISOLE CHE PARLANO il sistema potrebbe essere costituito dagli artisti, dal pubblico e dagli organizzatori, il disordine potrebbe invece essere ricondotto alla diversità degli ingredienti, allo stupore del pubblico per una chitarra che parla, allo sfrenato correre degli organizzatori per spostare gli strumenti durante un cambio di palco o... altro.
Siamo comunque assolutamente convinti che la variazione entropica di tale sistema sarà di segno positivo, ed il disordine fautore di trasformazioni in crescita.
Sullo sfondo canzoni…




Giovedi 18

Museo Civico

Ore 19.30
Inaugurazione Mostra Fotografica
Primadelduemila
Di Massimo Sciacca



Venerdi 19

Museo Civico

Ore 19.00
Incontro

Fortezza Di Monte Altura


Ore 22.00
Shelley Hirsch
Voce

Ore 22.40
Tara Fuki
Dorota Blahutová - Violoncello, Voce
Andrea Konstankiewicz - Violoncello, Voce


Sabato 20

Museo Civico
Ore 20.00
Incontro

Fortezza Di Monte Altura

Ore 22.00
La Coda Del Vento
Tristan Honsinger - Violoncello, Voce
Pierangelo Galantino - Contrabbasso
Edoardo Maraffa - Sax Tenore, Sax Contralto

Ore 23.00
Mike Keneally Solo
Mike Keneally - Piano, Chitarra,Voce

Ore 23.30
Mike Keneally And Friends
Mike Keneally - Piano, Chitarra, Voce
Diego Serra- Basso
Sergio Ponti - Batteria


Domenica 21

Museo Civico
Ore 19.00
Incontro

Fortezza Di Monte Altura
Ore 21.00
In Coproduzione Con
Istituto Superiore Regionale Etnografico
Dedicato A Mario Cervo:
Gara Di Canto A Chitarra
Cantadores - Emanuele Bazzoni, Francesco Demuro, Francesco Falchi
Ghitterra - Bruno Maludrottu
Ospiti D'onore - Leonardo Cabitza, Giuseppe Chelo, Francesco Cubeddu,
Mario Mannu, Giovanni Pintus, Antonio Marongiu


Tutti gli spettacoli sono ad ingresso libero

IdeAzione
Nanni Angeli-Paolo Angeli-Agostino Aresu




MOSTRA FOTOGRAFICA

La mostra fotografica che sarà ospitata quest'anno all'interno del festival sarà dedicata ad uno degli aspetti "entropici", culturalmente più interessanti, della vita metropolitana di questi ultimi anni, fotografata da uno dei più noti giovani fotoreporter italiani.

PRIMADELDUEMILA


Questo progetto nasce da un'affermazione d'identità. Negli ultimi dieci anni ho scattato migliaia di fotografie all'interno dei cosidetti centri sociali bolognesi, raccogliendo nel tempo degli "appunti visivi" su questo nuovo mondo in costante crescita culturale e artistica. Un mondo venuto alla luce dall'esigenza di aggregazione e di confronto da parte delle migliaia di studenti che ogni anno raggiungono Bologna, non solo per frequentare una determinata facoltà, ma anche e soprattutto per realizzare le loro idee creative nei più svariati campi culturali: dalla musica al teatro, dal cinema alla letteratura, alle arti visive in genere. Questi "spazi alternativi" sono stati, e sono tuttora, la culla di un fenomeno culturale inarrestabile, che ha generato artisti riconosciuti ed apprezzati a livello internazionale……. Sono spazi creati dal nulla, a volte occupati, altre volte concessi per essere poi restaurati…per un uso comune artistico. Negli ultimi dieci anni questi giovani studenti hanno dato vita ad uno dei movimenti culturali tra i più interessanti ed innovativi d'Europa, un laboratorio d'idee sempre aperto, in continua evoluzione. Penso sia importante con questo progetto, riconoscere il valore di tutte le opere che sono state (auto)prodotte in questa Bologna, città di cultura alternativa.


Massimo Sciacca nasce a Bologna nel 1965. Dopo il diploma si trasferisce a Londra, dove si avvicina alla fotografia documentaria. Tornato in Italia inizia l'attività di free-lance, collaborando con diverse testate italiane e Nel 1991 entra a far parte dell'agenzia Lucky Star. Copre diversi avvenimenti, dai primi giorni della guerra nell'ex-jugoslavia alle prime elezioni libere in Albania. Nel 1993 si reca per la prima volta in Bosnia-Herzegovina, dove tornerà spesso nei tre anni successivi per realizzare Rock Under the Siege, un reportage sulla vita dei giovani artisti sotto assedio. Nello stesso periodo documenta il conflitto croato-musulmano a Mostar e l'occupazione Turca nel Kurdistan Iracheno. Qui realizza La via del petrolio, un lavoro sui camionisti kurdi che vivono del traffico di carburante iracheno sotto embargo. Nel 1996 lavora in Sicilia dove fotografa la vita dei bambini nei quartieri poveri di Palermo. Nel 1997 fotografa un insurrezione popolare in Albania. Un immagine di questo reportage viene premiata al World Press Photo di Amsterdam. Dal 1998 fa parte dello staff di fotografi dell'agenzia Contrasto. Segue i disordini e l'insurrezione studentesca in Indonesia. Realizza un reportage sulla divisione di Cipro. Nel 1999 è in Kosovo per documentare il conflitto tra serbi e albanesi ed a Timor Est fotografa l'impegno delle suore in guerra. Riceve il premio Fuji per il fotogiornalismo. Recentemente ha realizzato diversi reportage a Hong Kong, Pechino e Macau. Nel novembre 2001 fotografa la guerra in Afghanistan. Attualmente lavora ad un progetto sulle culture giovanili.
Vive e lavora a Bologna.


SHELLEY HIRSCH

Shelley Hirsch, è attualmente una delle più straordinarie vocalist della scena internazionale. Cantante, performer, improvvisatrice e compositrice, ha lavorato sia nell'ambito del teatro di ricerca sia in quello strettamente musicale. La sua originalissima vocalità, mutuata dai consolidati linguaggi dell'improvvisazione nella musica contemporanea e nel jazz d'avanguardia, prima ancora di essere linguaggio, è gesto. Proprio per questo è in grado di intrecciare con lo spettatore una relazione empatica, coinvolgendolo nell'intimo. Ha inciso numerosi dischi a suo nome e in collaborazione con altri artisti, tra cui John Zorn, Anthony Coleman, Hans Reichel, David Moss.


TARA FUKY

"…Notre perception au cours de la nuit est différente, ce qui se passe dans nos reves nous apparaît souvent plus proche de la réalité que durant le jour…"

Tarafuky è una delle realtà più interessanti nella scena delle nuove musiche.
Queste due energiche violoncelliste, originarie della Moravia, si sono incontrate a Brno nella frequentazione dei corsi di musicologia. Avevano un desiderio comune: suonare e comporre musica, in acustico, seguendo uno stile musicale estraneo a tutte le classificazioni. Ne risulta oggi un repertorio gradevolissimo di canzoni, in lingua polacca, in cui il suono dei due violoncelli supporta e s'intreccia con la magnifica voce di Dorota Blauthova

LA CODA DEL VENTO

Il Gruppo nasce dall'incontro tra Tristan Honsinger, musicista del New England naturalizzato olandese, e Pierangelo Galantino e Edoardo Marraffa, due attivi agitatori della scena creativa bolognese. Honsinger è cantante, attore, ma soprattutto originalissimo violoncellista di grande lirismo. I suoi temi affiorano luminosi nel flusso improvvisato tessuto dal trio con perfetto equilibrio formale. Le espressioni tematiche ritornano con movimenti circolari, quasi come canzoni, mai rese esplicite dalle parole. Non c'è più motivo di sforzarsi di ispirare meraviglia: ci sono due archi in crine di cavallo e tanta, tanta aria, filtrata da un ancia di sassofono e … fuori c'è il sole.


MIKE KENEALLY

Le prime tracce di Mike Keneally risalgono al 1988 quando girò il mondo, suonando chitarra e tastiere, alla corte del mai troppo rimpianto Frank Zappa nel suo ultimo tour. Da li a qualche anno inizia una produzione solista - quasi una decina di album da culto - a cavallo tra suoni corposi e delicatezze acustiche, tra sapori jazzy e asprezze sperimentali, suonando e registrando anche con musicisti del calibro di XTC, Robert Fripp, Steve Vai, Henry Kaiser, Michael Manring, Sting e Screamin' Jay Hawkins. Comunicativa e accessibile (ma decisamente non "commerciale"), eclettica in sommo grado (ma mai priva di un punto di vista personale), la musica di Keneally ce lo rivela compositore onnivoro e privo di pregiudizi. Da non perdere.
Keneally sarà supportato per la tournee italiana dai giovanissimi Sergio Ponti e Diego Serra, batterista e bassista del The Mystery Band, formazione dedita alla riproposizione della musica di Frank Zappa.


GARA DI CANTO A CHITARRA

"…ero un bracciante libero. Facevo il contadino, lavoravo nelle vigne, seminavo il grano, facevo l'aratura, andavo a bollire il sughero.
Si ritornava tardi dalla campagna e si andava dal fabbro a farsi acconciare la ferratura del vomere dell'aratro.
Tutti facevamo così, e quando si finiva di lavorare si cantava…"
(G.Scanu)

Arrivavano nei paesi, i Cantadores, e si sfidavano in lunghe ed estenuanti "dispute" canore, talvolta, abbandonando il lavoro dei campi e facendo tappa nei piccoli paesi, in cambio di un pezzo di lardo, un pugno di fave o un po' di grano; perditempo, uomini di bettola, per la classe borghese, ma viceversa figure amate e venerate dal popolo. Dopo una breve pausa nel periodo della prima guerra mondiale, a partire dal 1919, le serate dei canti trovarono sul palco la loro giusta valorizzazione; gli stessi "signori in borsalino" sembrarono apprezzare questa trasformazione, fermandosi ad ascoltare con ammirazione quell'antico canto, ora "tenero, delicato, soffuso di malinconico abbandono" ora "d'impeto quasi selvaggio…ma sempre pervaso di un sapore primitivo di frustrazione inconscia, di fatalismo…annegante in un sottile, accorato abbandono al pianto e alla passione". (G.Perria)

La Gara a chitarra che si svolgerà a Palau costituisce un'occasione per riflettere su una delle forme musicali più importanti della tradizione popolare sarda, espressa dagli interpreti che hanno tracciato la sua evoluzione. Parteciperanno alla competizione canora i più rappresentativi cantadores del passato in avvicendamento con i cantori più giovani dell'ultima generazione.
La serata sarà dedicata al noto ricercatore olbiese Mario Cervo, attento testimone che ha documentato la storia musicale della Sardegna.

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dal 7/9/2008 al 13/9/2008

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