Durante l'incontro Federica Rossi parlera' di una storia che dura da 3 secoli
Lunedì 27 aprile 2015, ore 20,45 nel Municipio di Vigonovo Federica Rossi, visiting
professor presso l'Istituto di architettura MARKHI di Mosca illustrerà i tre secoli
di incontro tra Palladio e la Russia.
L'incontro, che rientra nel ciclo "Palladio plus" ed è organizzato dal Palladio
Museum grazie al sostegno della Regione Veneto Assessorato Cultura, affronta le
tematiche lanciate da Expo Milano 2015, l'Esposizione Universale interamente
dedicata all'alimentazione e alla nutrizione del pianeta.
Quella tra l'architetto veneto e la Russia è una storia di passione. Sbocciata tre
secoli fa e mai venuta meno, neanche nei decenni sovietici e tutt'ora vivacissima.
I Russi scoprirono Palladio negli anni in cui lo Zar Pietro I decise di modernizzare
il suo impero, aprendo "una finestra sull'Europa".
Poi, a partire dal 1699, i russi ebbero la possibilità di avvicinarsi, in forma
diretta, alle idee dell'architetto veneto, grazie alla traduzione in russo, forse a
cura del principe Dolgorukov, del famoso Trattato di Architettura.
Da quel momento la sua fama non è mai venuta meno e Palladio è stato e continua ad
essere una fonte di ispirazione per l'architettura russa.
Anche al di qua degli Urali, come nell'America di Via con vento, le grandi ville di
campagna si ispirano alle ville venete e palladiane.
I principi dei libri palladiani erano intanto stati metabolizzati e fatti propri
dagli architetti locali che a lui si ispirano nei grandi interventi di rinnovo della
capitale, San Pietroburgo.
Caterina II, potente zarina, chiamò in Russia Giacomo Quarenghi e Charles Cameron,
entrambi seguaci di Palladio che connotarono l'architettura ufficiale dell'Impero.
Nikolaj L'vov, architetto, musicista e poeta creò il "clima" per l'ulteriore
penetrazione delle idee palladiane. Una influenza, quella di Palladio, che si
rafforzò nel corso del "Secolo d'Oro", intorno al regno di Alessandro I. Nemmeno la
rivoluzione modernista scalfì questa grande passione, anche perché interpreti come
Zoltovskij, Fomin, e Scusevsi si mostrarono molto permeati dallo spirito di Palladio
che ebbe ammiratori di rilievo anche in piena rivoluzione e persino
nell'architettura staliana. Una linea di pensiero e di attenzione che è viva anche
nell'oggi dell'architettura russa, a conferma di come e quanto l'architetto veneto
anche qui sia di casa.
Immagine: Palladio e la Russia
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Lunedì 27 aprile 2015, ore 20,45
Municipio di Vigonovo
via Veneto, 2