Voliera per umani. Presentazione dell'installazione permanente realizzata con materiali raccolti nel Parco: una sorta di cupola costituita da tronchi intrecciati, che terminano al centro con un pilastro cavo. L'artista e' solito intervenire sul paesaggio evidenziandone l’aspetto naturale e spirituale.
Voliera per umani
Nel 2005 il Parco di Monza ha compiuto 200 anni; e' stata questa l’occasione
per varare un programma di attivita' e manifestazioni per valorizzarne la
ricchezza e la storia e, soprattutto, mostrarne la straordinaria
potenzialita' come luogo in grado di ispirare e ospitare nuove e originali
creazioni artistiche.
Su questa strada si inseriscono le numerose iniziative che il Comune di
Monza (Assessorato al Parco e Assessorato alla Cultura) hanno organizzato
negli ultimi due anni: la mostra sulle opere della Fondazione Rossini, la
maxi scultura di Giancarlo Neri, Lo Scrittore, (donata alla citta' da
Rottapharm), il primo appuntamento espositivo del progetto Obiettivo Parco
con la mostra, allestita davanti a Villa Mirabello, delle fotografie di Ron
Nicolaysen, e a novembre l’installazione di Giuliano Mauri, concepita
appositamente per lo spazio monzese.
Giuliano Mauri e' un artista non facilmente catalogabile. Nel suo biglietto
da visita si definisce un carpentiere che costruisce scale, mulini, case,
ponti, giostre, cattedrali, fiumi, isole, boschi, cieli.
Nel Parco di Monza, sul prato tra la Cascina Cernuschi, sede dei Carabinieri
a cavallo e la zona retrostante la Valle dei Sospiri, Mauri creera' una
grande voliera per umani: un cupolone costituito da tronchi intrecciati, che
terminano al centro con un pilastro cavo, anch’esso formato da rami
intrecciati, chiamato “cuore delle cerimonie".
L’opera, che verra' inaugurata domenica 26 novembre, sara' realizzata con
materiali raccolti nel Parco di Monza: legni robusti come il castagno, il
nocciolo, l’olmo, il faggio, ecc.. . E poi il fango, le corde. I suoi
aiutanti li trova sul posto, persone robuste, in genere cinque o sei, che lo
facilitano nel lavoro.
La sua arte si pone come obiettivo quello di intervenire sul paesaggio
costruendo installazioni che paradossalmente ne evidenziano l’aspetto
naturale e spirituale.
Cenni biografici
Nato a Lodi Vecchio nel 1938, Mauri, artista contemporaneo, e' protagonista
di numerosi interventi museali e ambientali. Lavora sul confine tra arte e
architettura, interviene sul paesaggio dove costruisce installazioni
utilizzando materiali naturali locali come legno, fango, sterco, corde.
Tra i suoi lavori sono i grandi “Mulini" che girano per un vento
immaginario, la “Scala del Paradiso" lunga centoquaranta metri, il Bosco
sull’isola alla sorgente del Tormo nel lodigiano, gli osservatori estimativi
a Gorliz, in Germania, e a Sgorzelec, in Polonia, realizzati per invitare i
due popoli di due terre di frontiera a osservarsi lasciando alle spalle il
peso di una storia che li ha contrapposti.
Nel 2001 edifica per Arte Sella la “Cattedrale Vegetale", cattedrale gotica
composta da tre navate rette da 80 colonne di rami intrecciati che
racchiudono al loro interno un giovane carpino destinato, crescendo, a
restare testimone dell’idea artistica; nello sferisterio di Macerata, la
scenografia della “Norma" per Claudio Abbado. Nel 2003 per la mostra “Le
citta' invisibili" alla Triennale di Milano realizza “Zenobia", un grande
nucleo con all’interno palafitte sorrette da rami.
A Carvico inaugura “Reattore", una cupola di venti metri costruita intorno a
una sorgente d’acqua.
Ha partecipato a prestigiose esposizioni, tra cui la Biennale di Venezia nel
1976, la Triennale di Milano nel 1992, la Biennale di Penne nel 1994.
Inaugurazione: 26 novembre 2006
Parco di Monza
viale Mirabello - Monza
Orari apertura Parco: 7.00 - 20.30
Ingresso libero