Spettacolo teatrale, progetto Kinkaleri. "Il luogo delle successioni di atti indimenticabili, dall¹arrivo, alla seduta, allo sguardo, allo sbadiglio, al sospiro, al bisbiglio, alla piccola risata, al sonno. Un luogo di ricerca che svuota gli oggetti affidandosi alla dolce superficie con un sentimento di semplice concatenazione di atti senza perlustrazione, un volume instabile senza riferimento che non lascia come traccia altro che il proprio vuoto".
Spettacolo teatrale
Progetto Kinkaleri
Il luogo delle successioni di atti indimenticabili, dall¹arrivo, alla
seduta, allo sguardo, allo sbadiglio, al sospiro, al bisbiglio, alla piccola
risata, al sonno. Un luogo di ricerca che svuota gli oggetti affidandosi
alla dolce superficie con un sentimento di semplice concatenazione di atti
senza perlustrazione, un volume instabile senza riferimento che non lascia
come traccia altro che il proprio vuoto. Spazio svuotato dall¹apparenza,
liberato da quella luminosa glorificazione della bellezza che cancella il
diritto al pericolo.
Un¹estraneità calma e dolcissima è il rapporto che questo lavoro dovrebbe
avere con lo spettatore; una dolcezza che dovrebbe mitigare proprio il senso
e la paura di questa estraneità : come un occhio che accoglie dall¹esterno e
mostra invariabilmente, come la ripresa nascosta di un bagno turco, dove la
nebbia e il calore accolgono corpi che chinano il capo e pensano a sé, nello
scivolare piano di una goccia dal mento, al collo, al torace poi fino a
terra.
Lo sguardo non sprofonda più, si aggancia al particolare millimetrico, cede
il posto a uno stupore inesauribile in cui le cose semplicemente si
mostrano. Vedere diviene sapersi visto dalle cose. Il tempo diviene altro
tempo, tempo dello sguardo e tempo della cosa, del loro incrociarsi e del
loro reciproco restituirsi. Lo sguardo stesso dello spettatore: la distanza
che misura, non separa e pone al riparo ma crea una sconosciuta intimità che
è naufragio.
Ciò che è nascosto è l¹evidenza di voler mostrare l¹atto singolo come
oggetto di sé: dolcissima vanità del divenire. Il corpo tramite di se
stesso, parlante nella presenza non distrutta da ogni dover essere, anche
appena accennato, giunge ad una essenzialità nella quale si è consumato ogni
ispessimento dell¹io con una densità che ha in sé leggerezza e attrazione:
meravigliosa semplicità dell¹apertura.
Rendersi invisibili per verificare la solidità dell¹esperienza contemporanea
del proprio sentire con la consapevolezza di porsi al limite dei campi
conosciuti.
Realizzato da: Matteo Bambi, Luca Camilletti, Massimo Conti, Marco Mazzoni,
Gina Monaco, Cristina Rizzo.
PRIMA NAZIONALE
posti limitati - prima replica ore 19:30, seconda replica ore 23:00
Coproduzione Festival di Santarcangelo, Teatro Studio di Scandicci,
Kinkaleri
In collaborazione con Xing - Link Project Perform, CRT di Milano
con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Â
Dipartimento dello spettacolo, Comune di Firenze
Ufficio Stampa prima nazionale: Nelsy Leidi - Xing
KINKALERI
raggruppamento di formati e mezzi in bilico nel tentativo
Via S. Chiara, 38/2 - 59100 Prato - Italia
Tel./Fax: ++39 0574.448212
e-mail: kinkaleri@mega.it
TEATRO DEGLI ATTI
Via Ugo Braschi, RIMINI