Un progetto articolato in incontri serali e sei laboratori. Si sta delineando oggi un'enorme frattura antropologica, che sta modificando, alla velocità della luce, l'intero sistema dei paradigmi di riferimento della nostra cultura. Il Museo, inteso come lo spazio sociale dell'arte, diventa un avamposto ideale per analizzare con grande libertà le nuove possibilità comunicative, pedagogiche e ludiche offerte dai nuovi media elettronici e soprattutto da Internet.
Si sta delineando oggi un'enorme frattura antropologica, che sta modificando, alla velocità della luce, l'intero sistema dei paradigmi di riferimento della nostra cultura. La nuova economia, derivante dall'uso delle tecnologie dell'informazione, sta producendo una trasformazione radicale del sistema di produzione-distribuzione-consumo della nostra società . La cultura, come prevedibile, si modifica rivelando fondamentalmente un nuovo modo di riproduzione del sociale. Anche l'arte riceve l'influsso digitale evidenziando una nuova modalità espressiva, simbolo della contemporaneità più spinta, integrata nel sistema globale dell'informazione-sapere. Il soggetto, nella sua totalità biopsichica diventa il protagonista principale, il fulcro attorno al quale ruota l'intero sistema in questa nuova fase storica.
L'arte diventa l'interfaccia futura e segnerà gli stili e le tendenze che investiranno il sociale, sarà il laboratorio del futuro, dove si sperimentano soluzioni che domani saranno di diffusione di massa.
Il Museo, inteso come lo spazio sociale dell'arte, diventa un avamposto ideale per analizzare con grande libertà le nuove possibilità comunicative, pedagogiche e ludiche offerte dai nuovi media elettronici e soprattutto da Internet.
Il Museo del Futuro
I musei d'arte contemporanea, come tutta la nostra cultura oggi, cambiano. Cambiano le loro finalità , le funzioni, l'identità .
Cambia soprattutto l'arte visiva, che sempre di più diventa multimediale, ibrida, immateriale, processuale, interattiva.
Le nuove opere d'arte, che sarebbe meglio denominare operazioni estetiche, si dispiegano nel flusso temporale, mutando in tanti casi la loro consistenza oggettuale.
Di conseguenza, nei musei cambiano anche gli spazi fisici, gli allestimenti delle mostre e delle collezioni.
Si ricordi il caso eclatante della Tate Modern di Londra, che ha privilegiato un approccio tematico alla collezione, un percorso che superando il dato cronologico riesce a proporre una lettura, uno sguardo, offrendo nel contempo al pubblico non solo dei testi (le opere), ma fondamentalmente un con-testo che faciliti la comprensione e partecipazione dei fruitori.
I musei d'arte contemporanea, luoghi per eccellenza del collezionismo, della ricerca, dell'esposizione degli oggetti d'arte si trasformano in nodi disseminatori d'informazioni, in centrali di produzione di comunicazione critica. Oggi il museo si presenta come un centro di produzione educativo-culturale, aperto ad un'interazione sempre più forte con i suoi fruitori.
I musei on-line
La diffusione d'Internet ha fatto esplodere questa nuova problematica in modo deciso. All'inizio gli spazi virtuali dei musei sono stati considerati semplicemente come un canale informativo e il nuovo media è stato utilizzato e progettato pensando ai vecchi media: la brochure di presentazione, il comunicato stampa, le informazioni generali.
I linguaggi ancora non si conformavano al nuovo mezzo.
In un momento successivo si sono percepite le potenzialità comunicative del mezzo e sono state progettate le prime visite guidate di mostre on-line.
Tutte queste esperienze hanno evidenziato sempre di più alcune delle caratteristiche di questi nuovi spazi virtuali che ruotano intorno al soggetto fruitore.
Il soggetto naviga, si sposta, sceglie, deve sempre agire e decidere. Le visite virtuali estendono, moltiplicano le mostre.
Non si tratta semplicemente di riportare delle informazioni, si tratta piuttosto di rielaborare i contenuti cercando di offrire ciò che lo spazio reale non ci permette. Le due esperienze, la mostra reale e la mostra on-line, sono completamente diverse nella loro complementarità .
Internet diventa infine un nuovo linguaggio estetico, adoperato dagli artisti come mezzo espressivo. La net-art, la web-art è pensata per la rete, è nata per la rete e oggi comincia anche ad essere collezionata dai più grandi musei mondiali, come il Moma di San Francisco.
Il prossimo 14 settembre s'inaugurerà il Guggenheim Virtual Museum, primo museo completamente virtuale, progettato per ospitare le forme artistiche digitali. Un vero salto nella preistoria del futuro.
Il Laboratorio
Il laboratorio è strutturato su due linee:
1. Un ciclo di conferenze che creino le condizioni per un dibattito approfondito e aperto sulle diverse problematiche dei musei d'arte contemporanea on-line.
2. Un laboratorio dove progettare un prototipo del Pecci Virtual Museum, nel quale verranno affrontate in modo concreto le problematiche teoriche precedentemente discusse.
Il laboratorio si articola in 6 incontri in un'aula dotata di computer e di collegamento ad Internet.
Guidati da esperti della materia e da artisti che lavorano sull'estetica elettronica della rete, si "progetterà " uno spazio, caratterizzato dall'alto impatto estetico, in consonanza con le ultime tendenze estetiche del web, e dalla forte interattività con l'utente verso una comunicazione bidirezionale.
Programma delle Conferenze
Il ciclo comincia il mercoledì 12, alle ore 21.
Le date successive sono: 16-1, 30-1, 13-2, 27-2, 13-3.
Mirtha Paula Mazzocchi:
-Introduzione alla problematica dei musei virtuali.
Definizioni e tipologie progettuali.
Analisi degli esempi più significativi: Guggenheim Museum (progetto Cyber Atlas), Whitney Museum di New York, Ars Electronica Center (Linz, Austria), Moma di San Francisco, ICA a Londra.
Bruno CorÃ
-L'approccio museale.
Possibilità d'integrazione tra museo reale e museo virtuale.
Il ruolo dei curatori e la nuova figura del net-curator.
Tullio Brunone
-L'integrazione di linguaggi nella progettazione multimediale.
Dall'informazione alla comunicazione.
Dalla lettura alla navigazione multimediale.
Dall'osservazione all'inclusione interattiva.
Giovanni Anceschi
-Spazi reali e spazi virtuali per i nuovi musei.
Problematiche dell'architettura dei mondi simulati.
Gli spazi aperti, condivisi.
Il Museo come centrale di disseminazione culturale.
Paolo Fabbri
-Il Museo come Interfaccia.
Il nuovo rapporto soggetto-oggetto d'arte.
Nuove frontiere dell'insegnamento on-line: l'edutainment.
Mirtha Paula Mazzocchi (coordinatrice):
-Tavola rotonda con alcuni dei più importanti web-artisti italiani: Tommaso Tozzi (Strano Network), Giacomo Verde.
Arte e attivismo in rete.
Gli artisti elettronici e i loro rapporti con i musei.
I problemi legati al copyright e all'autorialità .
Il Laboratorio Multimediale
Il laboratorio, di carattere introduttivo è rivolto ad un pubblico di 20-30 persone, senza competenze specifiche nell'uso del computer. Si articola in 6 incontri di 4 ore ciascuno in un laboratorio informatico collegato ad Internet.
Ci saranno altri 2 incontri di 4 ore, con esperti della progettazione e con artisti multimediali (Giacomo Verde, Tullio Brunone).
Lo scopo principale del laboratorio è l'elaborazione di un prototipo del Pecci Virtual Museum che tenga conto delle diverse problematiche e soluzioni possibili per la progettazione di un sito museale.
Il laboratorio comincerà a marzo 2002, con cadenza settimanale, e proseguirà per 8 settimane.
Mirtha Paula Mazzocchi
Programma
mercoledi 12 Dicembre 2001 ore 21
Mirtha Mazzocchi
Musei virtuali: realta attuali e progetti futuri
mercoledi 16 Gennaio 2001 ore 21
Bruno Cora
Dal museo reale al museo virtuale
mercoledi 30 Gennaio 2001 ore 21
Tullio Brunone
Nuovi linguaggi multimediali per la costruzione dei musei virtuali
mercoledi 13 Febbraio 2001 ore 21
Giovanni Anceschi
Gli spazi virtuali dei musei del futuro
mercoledi 27 Febbraio 2001 ore 21
Paolo Fabbri
Il Museo come interfaccia
mercoledi 13 Marzo 2001 ore 21
Tavola rotonda con Mirtha Mazzocchi Tommaso Tozzi e Giacomo Verde
Gli incontri serali hanno ingresso gratuito
Per i 6 laboratori: iscrizione di L. 30.000
Per informazioni:
Dipartimento Educazione Centro per l'Arte Contemporanea L. Pecci
0574- 531825, fax: 0574-531901