Rossella Biscotti
Libia Castro
Olafur Olafsson
Ronald Cornelissen
Ben Laloua/Didier Pascal
Wendelien van Oldenborgh
Katarina Zdjelar
Patricia Pulles
Il progetto vuole scoprire fino a che punto l'immagine romantica del melting pot esiste davvero a Napoli coinvolgendo un gruppo di artisti, tutti residenti a Rotterdam, tra cui lo scrittore Mohammed Benzakour, il regista Parisa Yousef Doust e gli artisti visivi Rossella Biscotti, Libia Castro & Olafur Olafsson, Ronald Cornelissen, Ben Laloua/Didier Pascal, Wendelien van Oldenborgh e Katarina Zdjelar. A cura di Patricia Pulles.
a cura di Patricia Pulles
Nel 1856, dopo un suo viaggio in Italia lo scrittore
olandese J.J.L. ten Kate scrisse: ‘[il Napoletano] è un misto di sangue
greco, romano, gotico, longobardo, saraceno, normanno, suavo, francese,
spagnolo e altro ancora’. Napoli viene spesso descritta come una spugna che
per secoli ha assorbito le varie culture dei suoi conquistatori
nell’architettura, nella lingua, nella cucina, negli usi e nelle
tradizioni.
Partendo dallo spunto della situazione socio-politica in Olanda e dalla
sfida continua della società multiculturale, il progetto ‘Il Ventre di
Napoli’ vuole scoprire fino a che punto l’immagine romantica del 'melting
pot' esiste davvero a Napoli, coinvolgendo un gruppo di artisti, tutti
residenti a Rotterdam, tra cui lo scrittore Mohammed Benzakour (Marocco,
1972), il regista Parisa Yousef Doust (Iran, 1973) e gli artisti visivi
Rossella Biscotti (Italia,1978), Libia Castro (Spagna, 1971) & Olafur
Olafsson (Islanda, 1973), Ronald Cornelissen (Olanda, 1960), Ben
Laloua/Didier Pascal (fondato 2001), Wendelien van Oldenborgh (Olanda,
1962) e Katarina Zdjelar (Serbia, 1979).
Tutti gli artisti saranno ospiti per almeno una settimana nel centro
storico di Napoli e avranno la possibilità di conoscere la città. Questo
soggiorno potrá anche diventare l’inizio di una residenza per l’anno
prossimo e avere come risultato la creazione di nuovi lavori. Il progetto,
che durerà quattro mesi, includerá una serie di conferenze, in
collaborazione con il PAN, dove, mercoledì 5 novembre, alle ore 18, sarà
proiettato il cortometraggio ‘La Storia di un Tappeto Volante a Zwolle’
(2004) di Parisa Yousef Doust. Nei suoi lavori Parisa Yousef Doust mostra
aspetti di culture diverse che si fondono, in modo fluido, approdando ad
una nuova identità. Il tema dell'emigrazione e le sue tragiche conseguenze,
quali l'alienazione e l'assenza di rapporti familiari, da sempre rivestono
un ruolo fondamentale nel suo lavoro.
5 novembre ore 18
Palazzo delle Arti di Napoli - PAN
via dei Mille, 60 - Napoli