Immagini in movimento sul confine fra arte e documento

19/12/2008


Il progetto: Deja.vu, 2a edizione.
A cura di Associazione culturale Aritmia

La competizione e' stata al centro del workshop di Emilio Fantin e Cesare Pietroiusti che si e' articolato in vere e proprie "partite" fra i partecipanti. I giovani artisti sono stati invitati a scegliere dei video su youtube, sfidandosi per selezionare quelli ritenuti migliori e proporre un'azione performativa con cui "gareggiare" in presenza del pubblico.

Tutto sui workshop e su Deja.vu
Cesare Pietroiusti: Cosa si va a cercare su Youtube?

Ascolto e possibilita' di articolazione sonora nello spazio sono invece stati i temi del workshop "Organizing Sound" con Carl Michael von Hausswolff, in cui i lavori individuali prodotti dai partecipanti sono confluiti in un'installazione sonora conclusiva ambientata negli spazi di Raum.
In questa pagina gli mp3 di "Organizing Sound" e di "Circulating Over Square Waters", il live di musica elettronica che von Hausswolff ha presentato al pubblico come parte integrante del workshop.


Deja.vu

Gemis Luciani


Gemis Luciani: Cycling room

Cycling room e' una performance da realizzare nello spazio della cucina. Il pubblico entra ed ha la possibilità di sedersi sulle sedie disposte in file regolari. Dopo aver atteso l’ingresso di tutti gli spettatori, il performer seduto in prima fila si alza e chiede ad una persona del pubblico di chiudere la finestra, appositamente lasciata aperta. A quel punto il performer accende i quattro fornelli del gas, blocca le singole manopole con degli stuzzicadenti in legno e soffia sulle singole fiamme spegnendole. Poi, si siede al proprio posto, fissa con gli occhi i fornelli dai quali esce del gas e attende il fischio che decreta la fine della performance.
Cycling room e' una performance concepita come lavoro sul pubblico, basata sulla riflessione secondo la quale, la violenza, comunque essa si manifesti, modella i rapporti sociali ed e', nella nostra società, il veicolo di grandi mutazioni politiche.

Il video da Youtube:
Reaction ( o il burattinaio)

Il video presenta la ricerca di un'artista giapponese sulla rappresentazione del suono. Le frequenze audio sono processate da un sistema software che le converte in scariche elettriche. Il titolo reaction evidenzia l’aspetto piu' spettacolare della ricerca dell’artista: le fasce muscolari si contraggono come reazione agli impulsi elettrici e contraendosi determinano le espressioni del viso che rappresentano il suono. Con protesi filiformi e scariche elettriche la macchina controlla il tessuto muscolare del volto umano modellandone le forme da assumere.

Deja.vu. Workshop "Tempo, competizione e performance", con Emilio Fantin e Cesare Pietroiusti. Nosadella.due, 17 - 22 novembre 2008