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Next Exit Anno 4 Numero 43 settembre 2006



Doc, tutti a lezione!

Valentina Romanzi

Una scuola a Napoli, un progetto ambizioso che vede la collaborazione di professionisti del settore e che centra i suoi obiettivi sull’uso e la sperimentazione delle tecniche multimediali. Dirige Mimmo Calopresti…



Creatività e lavoro


10 NEXT LAB

12 NEXTREND

14 NEXT TV

16 LONDRA

18 BERLINO

26 MAKE IT DIGITAL
DUE SOCIETA HANNO MODIFICATO LA PRODUZIONE DI EFFETTI SPECIALI IN ITALIA
di Alessandro Russo

30 DOC,TUTTI A LEZIONE
UNA SCUOLA A NAPOLI, CON LA COLLABORAZIONE DI PROFESSIONISTI DEL SETTORE

di Valemtina Romanzi

33 IN THE CLIP

36 RES FEST: VISIONE ED ESTETICA
DAL 3 AL 5 NOVEMBRE A ROMA IL FESTIVAL INTERNAZIONALE DELL'IMMAGINE
di Manuela Boggia

40 IMITARE IL REALE
L'IMMAGINE DEI CARTOON SCOPRE IL RACCONTO SOCIO-CULTURALE
di Daniele Bonomo e Concetta Pianura

42 BOLOGNA, PAGINE D'ARTE
UN PROGRAMMA DEDICATO ALL'ARTE CONTEMPORANEA.
UN CONCORSO FOTOGRAFICO PER STUDENTI

43 X PAPER20 TUTTO HA UN'IMMAGINE
EDUCARE LO SGUARDO ATTRAVERSO ESPERIENZE PERFORMATIVE DI OGNI GENERE
di Giovanni Bai e Luciana Pinto

45 MODA 3
A CURA DI MADDALENA TONINI

62 ECONOMIA CULTURALE
FORMAZIONE, TECNOLOGIA ED EVENTI NELLO SVILUPPO ITALIANO DELLA"NUOVA CLASSE CRETIVA"
di Nello Barile

64 HAPPY BUSINESS

67 JUMP IN

77 NEXT SHARE
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Napoli, 2001. Quanto spazio c’è tra gli edifici dell’Ottocento e quelli dell’epoca industriale del secolo scorso? Quanto ai piedi della collina di Posillipo, di fronte all’isola di Nisida? Tanto, anzi tantissimo, per la precisione 65.000 mila metri quadrati che, proprio in quell’anno, vedono nascere l’imponente struttura della Città della Scienza. Oggi, quello che è diventato in pochi anni il più grande centro scientifico italiano e uno dei più importanti in Europa, nuota in un mare di progetti che lo vedono protagonista vivace e innovativo del panorama culturale contemporaneo. Ma non basta: le necessità sono molte, le idee non mancano e la voglia di sperimentare i diversi linguaggi della multimedialità è un segnale inconfondibile. Si decide così per un altro passo: creare una Scuola Nazionale del Documentario.
Quando Raffaele Sansone, direttore della Città della Scienza e responsabile del nuovo progetto, racconta come nasce l’idea, lo fa partendo proprio dagli obiettivi, per la serie: “Il percorso potrà anche essere complesso, ma noi vediamo bene la meta da raggiungere”. E le finalità sono due, chiare e distinte: comunicare attraverso i nuovi strumenti multimediali, missione fondante del centro nella sua totalità e recuperare la memoria.
Già, la memoria, quella che vede l’Italia degli anni 60 e 70 impegnata in produzioni video che fanno di un prodotto come il documentario il proprio cavallo di battaglia, quella che, in anni addirittura precedenti, aveva raccontato al mondo intero l’emarginazione, la delinquenza e la povertà attraverso il neorealismo.
Ed è qui che la collaborazione con l’Istituto Luce si fa condizione necessaria ed essenziale per poter dar vita ad un progetto che, nella nostra penisola, ha solo pochi precedenti, tra cui uno rintracciabile nella scuola Zelig di Bolzano e un altro in un’idea promossa dalla Regione Lazio in Marocco. Oltre ai numerosi esempi e tentativi minori.
L’incontro con l’Istituto Luce, impegnato da sempre nella produzione e distribuzione cinematografica e documentaristica, si rivela forte e propositivo e garantisce all’ambiziosa iniziativa un partner d’eccezione e di grande professionalità.
È proprio a questo punto del percorso che i tempi sono abbastanza maturi per poter pensare a una personalità-guida di tutto questo, che sembra ormai un vero e proprio calderone di idee pronte a farsi realtà.
Un nome su tutti: Mimmo Calopresti. È lui il direttore artistico della scuola, colui che dirigerà la fitta rete formativa, che ne vaglierà proposte e strumenti. Alla domanda sul perché della scelta, Sansone risponde con un'altra accoppiata vincente, tradotta senza mezzi termini in esperienza e sperimentazione. Nessuno più di lui, in questo settore, può vantare una tale alchimia di elementi e nessuno può aver dimenticato, fra i tanti da lui realizzati, un prodotto come Tutto era FIAT, del 1998.
Ad ogni modo se si tratta di fare nomi, il direttore generale della Città, non si risparmia: ci si batte per avere il meglio e questo passa anche per il nome di Nicola Giuliani, produttore illuminato di Paolo Sorrentino, capace di cogliere ogni aspetto anche dal punto di vista artistico e culturale e già docente presso la Scuola Nazionale di Cinema a Roma.
Sansone è consapevole dell’attuale situazione di over booking da informazione, conosce i meccanismi della sovraesposizione a immagini di ogni tipo ed è per questo che le sue energie si moltiplicano quando si tratta di riflettere sui nuovi linguaggi, su nuove forme espressive, dove la tecnologia e i mezzi di comunicazione più all’avanguardia non devono certo spaventare, ma diventare trampolino di lancio per nuove e appassionanti produzioni video.
La Città della Scienza allora ha realizzato al suo interno nuovi studi pronti a ospitare la scuola e ha adottato attrezzature di notevole livello per la produzione in alta definizione. Nel dettaglio sono state previste: 3 regie complete, 3 studi televisivi attrezzati, 23 postazioni di montaggio audio, 9 postazioni di grafica 2D e 3D.
Come dicevamo, qui non ci si vuole risparmiare e il direttore fa sapere che non teme di veder storcere il naso ai cosiddetti “puristi” del settore, facendo uso anche delle nuovissime tecniche di animazione proprio al servizio del documentario scientifico.
Non importa che nell’immaginario collettivo la visione legata a questa tipologia di prodotti audiovisivi possa rifarsi ad una tradizione, diciamo, consolidata e definibile come “classica”: qui siamo in pieno fermento da sperimentazione, qui si vogliono parlare linguaggi differenti e fare in modo di non dover attingere solo agli archivi, ma costruire una nuova realtà fruibile da pubblici differenti.
Quando però viene nominata la Scuola Nazionale di Cinema a Roma, il progetto si racconta con la sua consapevolezza di giovane leva, con una modestia che non è insicurezza, ma coscienza di essere in fieri e di avere il tempo, e non solo, dalla propria parte.
Filmaker e Producer di documentari, queste le figure professionali che la scuola intende formare, professionisti a tutto tondo che sappiano percorrere l’intero processo produttivo: dall’idea alla sua realizzazione. Il numero dei partecipanti sarà programmato e i corsi saranno a pagamento. Vi sarà, inoltre, una commissione selezionatrice che vedrà anche la presenza, tra gli altri, di nomi come quello di Luciana Castellina e che valuterà le richieste pervenute.
Il percorso formativo avrà una durata di due anni e sin dall’inizio verrà impostato un progetto di produzione documentaristica con gli allievi che, al termine del biennio, diverrà un prodotto filmico a distribuzione nazionale nel circuito Luce.
Il programma prevede per il primo anno un’attività essenzialmente di tipo teorico, orientata alle basi storiche e scientifiche del settore, mentre per il secondo si progettano iniziative che vedranno una maggiore specializzazione professionale per i partecipanti, attraverso attività di ricerca e sperimentazione sul campo.
L’archivio dell’Istituto Luce sarà a disposizione della scuola, mentre sarà comunque data la possibilità ad un più vasto pubblico di seguire lezioni e incontri con grandi nomi del settore documentaristico nazionale e internazionale.
La scuola prevede inoltre la realizzazione di cinegiornali che andranno distribuiti nelle sale cinematografiche italiane e saranno una delle attività permanenti dell’istituto.
Insomma, la composizione ha preso forma, le basi sono forti e i componenti pieni di entusiasmo. Si consuma l’attesa per l’uscita del bando di ammissione, prevista per fine settembre, poi resterà solo il tempo di conoscerne i risultati. A novembre la grande apertura e il via ufficiale ai corsi.
Napoli mostra così il volto sfacciato di chi non vuole fermarsi, corre incontro alla ricerca e alla voglia di opportunità per chi desidera una formazione completa e specifica, attraverso gli strumenti che la tecnologia offre.Scienza come innovazione, come divulgazione, come comunicazione. Ma Sansone ci tiene a specificare che il luogo non è un recinto e l’appartenenza per questa scuola assume immediatamente un respiro nazionale, perché ciò a cui aspirano è l’interesse da parte di studenti, professionisti e appassionati di tutta Italia.
Un invito quindi a coloro che sognano questo come mestiere, a chi, fino ad ora, non sapeva come iniziare e dove poter fare le prime mosse.
Un’iniziativa che rende possibile l’incontro tra professionalità e creatività e che tende la mano alla sempre più accesa domanda, soprattutto da parte dei giovani, di una formazione che nasca legata al mondo del lavoro, alle sue opportunità e difficoltà e che favorisca esperienze sul campo e concrete forme di specializzazione.
Un’occasione per ascoltare le testimonianze di esperti del settore, di chi questo lavoro lo fa praticamente da sempre, con la passione e la competenza tipica dei grandi professionisti, che questa volta mettono al servizio le loro conoscenze all’interno di un progetto strutturato.
Napoli, da sempre materia di indagine, da sempre osservata e indagata nelle sue strutture più intime si fa laboratorio a cielo aperto. Ma in fondo, conclude il direttore del Centro, “Napoli come tutto il Mezzogiorno, in fervore per ciò che la presenza di alcune strutture può offrire e pronta a restituire la giusta fama ad un tipo di produzione audiovisiva che, negli anni, ha saputo raccontarci molto del nostro paese, guardando dritto negli occhi temi sociali, e non solo, come solo i migliori documentaristi sanno fare”.

EXIT

>> Città della Scienza
Via Coroglio, 57 E 104
Napoli 80121
Tel. 081.7352111
www.cittadellascienza.it

>> Istituto Luce
Via Tuscolana, 1055
00173 Roma
Tel. 06.72992





ITALIAN DOC SCREENINGS
Appuntamento a Venezia (dal 12 al 15 novembre) con gli Italian Doc Screening, l’unico showcase del prodotto documentario italiano. Negli ultimi anni sono diventati la più grande iniziativa italiana nel campo del documentario e una delle più significative in Europa. La manifestazione è resa possibile dall’Accordo di Settore (unico esistente nel comparto audiovisivo in Italia) in atto tra Doc/it, Ministero delle Attività Produttive e ICE/Istituto nazionale per il Commercio Estero nell’ambito delle politiche di sostegno all'internazionalizzazione e promozione del made in Italy sui mercati mondiali, permettendo così di far arrivare a Venezia i responsabili di reti televisive di vari paesi europei ed extraeuropei. Compratori e commissioning editors delle televisioni di tutto il mondo ed alcuni tra i più importanti produttori esteri incontrano a Venezia i produttori di documentario italiano e per 4 giorni visionano film e discutono progetti di co-produzione con potenzialità di accesso al mercato internazionale. Per l’edizione di novembre è prevista la partecipazione di circa 50 delegati delle televisioni straniere, di 20 progetti al forum per le coproduzioni internazionali e di circa 200 professionisti italiani di settore. Altra importante novità per l’edizione 2006 degli IDS è la creazione di uno spazio mercato, in cui distributori, produttori, fornitori di servizi tecnici, istituzioni, possano avere stand dedicati in cui presentare i propri prodotti e servizi. Proposta, inoltre, una rassegna di cinema documentario aperta al pubblico. I titoli saranno selezionati tra i più bei documentari della produzione mondiale degli ultimi anni vincitori di premi oscar e dei più importanti festival internazionali, alcuni in anteprima assoluta. Per accreditarsi e presentare i propri lavori la scadenza è fissata al 15 settembre, sul sito trovate la entry form e tutte le informazioni pratiche relative all’evento.

Associazione DOC/IT
Via Riva di Reno, 72
40122 Bologna
Tel 051 204840
Rif. Direttore Raffaele Brunetti
raffaele@bbfilm.tv
Tel. 06.39729989
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