L'edicola digitale delle riviste italiane di arte e cultura contemporanea

::   stampa  

Work.Art in progress (2006-2008) Anno 6 Numero 20 Speciale autunno 2007



Tempo variabile con precipitazioni sparse...

Milovan Farronato



Rivista della Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento


Editoriale/Editorial
Fabio Cavallucci

Presentazione/Foreword
Patrizia Brusarosco eand Mario Gorni
Andreas Hapkemayer

Speciale/Special Trentino-Alto Adige

Le due strane sorelle/The two strange sisters
Denis Isaia

Marco Adami/Federico Mazzonelli
Stefani Bernardi/Giorgia Marotto
Andrea Bertolini/Francesca Pedroni
Matteo Boato/Cristina Natalicchio
Stefano Cagol/Orietta Berlanda
Jacopo Candotti/Martina Oberprantacher
Carla Cardinaletti/Martina Oberprantacher
Luca Coser/Federico Mazzonelli
Anna de Manincor/Orietta Berlanda
Lorenza Delladio/Fabio Zamboni
Paolo Dolzan/Orietta Berlanda
Tomas Eller/Sabine Gamper
Bianca Elzenbaumer/Fabrizia Endrizzi
Tatiana Festi/Marco Tomasini
Micheal Fliri/Cristina Natalicchio
Rosario Fontanella/Mariella Rossi
Hannes Gamper/Julia Trolp
Maria Gamper/Giorgia Marotto
Siggi Hofer/Mariella Rossi
Hubert Kostner/Federico Mazzonelli
Federico Lanaro/Duccio Dogheria
Cornelia Lochmann/Lisa Trockner
Lome/Francesca Pedroni
Francesco Mattuzzi/Fabrizia Endrizzi
Jacopo Mazzonelli/Marco Tomasini
Philipp Messner/Sabine Gamper
Sissa Micheli/Lisa Trockner
Christian Niccoli/Lisa Mazza
Brigitte Niedermair/Letizia Ragaglia
Robert Pan/Letizia Ragaglia
Laurina Paperina/Duccio Dogheria
Matteo Peterlini/Julia Trolp
Klaus Pobitzer/Letizia Ragaglia
Anna Scalfi/Julia Trolp
Peter Senoner/Sabine Gamper
Martina Steckholzer/Luisa Filippi
Esther Stocker/Orietta Berlanda
Karl Unterfrauner/Sabine Gamper
Luisa Vanzetta/Orietta Berlanda
Carlo Vedova/Marco Tomasini


Speciale/Special Italia
Tempo variabile con precipitazioni scarse…/Changeable weather with scattered showers...
Milovan Farronato

Giorgio Andreotta Calò/Stefano Coletto
Francesco Arena/Ilaria Bombelli
Riccardo Benassi/Fabiola Naldi
Rossella Biscotti/Francesca Boenzi
Dafne Boggeri/Cristina Natalicchio
Lorenza Boisi/Andrea Bruciati
Sergio Breviario/Laura Barreca
Rossana Buremi/Chiara Agnello
Valerio Carruba/Cecilia Alemani
David Casini/Milovan Farronato
Alice Cattaneo/Chiara Agnello
Nemanja Cvijanovic/Elvira Vannini
Gianluca e Massimiliano De Serio/Katia Anguelova
Rä di Martino/Luca Lo Pinto
Ettore Favini/Simone Menegoi
Luca Francesconi/Massimiliano Tonelli
Linda Fregni Nagler/Francesca di Nardo
Christian Frosi/Ilaria Bonaccossa
Marina Fulgeri/Chiara Agnello
Anna Galtarossa/Maria Rosa Sossai
Nicola Gobbetto/Luigi Giovinazzo
Paolo Gonzato/Michela Arfiero
Francesca Grilli/Denis Isaia
Alice Guareschi/Luigi Fassi
Invernomuto/Chiara Agnello
Domenico Mangano/Marina Sorbello
Andrea Nacciarriti/Francesca Pagliuca
Nark Bkb/Chiara Agnello
Luigi Presicce/Gaia Pasi
Farid Rahimi/Elena Bordignon
Moira Ricci/Roberta Tenconi
Pietro Roccasalva/Anna Daneri
Matteo Rubbi/Andrea Lissoni
Marinella Senatore/Cecilia Canziani
Shoggoth (Paolo Pennuti e Daniele Pezzi)/Irene Calderoni
Alberto Tadiello/Caterina Riva
Simone Tosca/Marco Tagliafierro
Luca Trevisani/Francesco Stocchi
Ian Tweedy/Alessandro Rabottini
Nico Vascellari/Camilla Seibezzi
ARTICOLI DAGLI ALTRI NUMERI

MANIFESTA 7, una Biennale site specific
Marco Anesi
n. 23 estate 2008

Un monumento ideale alla famiglia reale
Fabio Cavallucci
n. 23 estate 2008

Dipingere è una cosa ordinaria
Maria Brewi?ska
n. 22 primavera 2008

Un forum sull'arte italiana

n. 21 inverno 2007

Dall'umanesimo al cyborg. Per una nuova storia della pittura
Fabio Cavallucci
n. 19 estate 2007

La realtà per quella che è
Cristina Natalicchio
n. 18 primavera 2007


Francesca Grilli
Fondo tonfo, 2005
video

Marinella senatore
manuale per i viaggiatori, 2007
video

… Le temperature sono miti, lo zero termico non è ancora stato raggiunto. Il clima artistico italiano è sereno, con qualche piovasco e un sistema depressionario in transito. Meglio essere più ottimisti: corpi nuvolosi in assottigliamento, orizzonte di ampie schiarite.
Recentemente invitato a Liverpool per Super Social, conferenza High Tea (del genere When Kittens Become Cats) in occasione della Biennale autoctona – ho avuto una rivelazione. L’originale funzionamento dell’iniziativa semiseria, ospita un curatore straniero in abbinamento a un artista nazionale (o viceversa); a ognuno dei due un’ora di tempo per intrattenere, coinvolgere, possibilmente generare partecipazione tra gli art lovers della città inglese. Alla prestidigitazione offerta dal mio compagno d’avventura ho risposto con un Indovina chi, un inedito cluedo giocato sulla piattaforma di italianarea.it (che insieme a portfolioonline.it è una delle diramazioni attraverso cui Viafarini e C/O careof diffondono e promuovono nel web i contenuti del loro pluriennale archivio giovani artisti.
Dopo aver scelto dieci artisti presenti nel sito il cui curriculum fosse evidentemente internazionale, in un certo modo abilitati a riassumere la storia dell’arte italiana degli ultimi quindici anni, li ho presentati attraverso una selezione di immagini riferite a cinque lavori ciascuno: dai fulminanti esordi alle celebrate consacrazioni. Al pubblico il divertissement culturale d’indovinare il nome degli autori. Sorpresa! Solo tre i valorosi identificati del mio ponderato corpo sceltissimo: Maurizio Cattelan, Monica Bonvicini e Paola Pivi… Sugli altri, diffusamente è caduta una spessa coltre di nebbie di brughiera.
Il mio intervento è valso certo a sollecitare l’attenta speculazione di qualche zelante curatore e ad accrescere la curiosità sulla situazione italiana… ma molto di più, e soprattutto con maggior metodo, deve essere fatto, necessariamente riconsiderando i criteri che abitualmente collocano in una prospettiva internazionale la valenza di un curriculum!
Questo numero speciale di “Work. Art in progress” si inscrive nell’imminente mirabile congiuntura di iniziative e si presenta idealmente, come incidentale ma cospicuo seguito, a un lustro di distanza, di precedenti pubblicazioni quali Espresso Arte Oggi in Italia (Electa, 2000) e Nuovo Spazio Italiano (Charta, 2002). “Work” si rivolge a un pubblico favorevolmente variegato, possibilmente straniero dato il tempismo cruciale, quale incipit all’edizione di Manifesta in Italia ritardata di quattro anni (causa forze maggiori) dall’ultimo aggiornamento dello stato attuale della giovane arte europea.
Non era il caso, qui, di redigere una graduatoria o esternare valutazioni. Non è un semplice sondaggio, non è un Cream all’italiana e neppure simile al recente Die50, pubblicazione presentata all’ultima fiera di Basilea che ha decretato, gerarchicamente dal primo al cinquantesimo posto, l’organigramma degli artisti svizzeri più significativi secondo il Gotha locale, una pubblicazione ad usum Delphini, fatta da svizzeri per svizzeri (addirittura – contravvenendo alla natura multilinguistica della nazione – per via dell’improbabile pubblicazione unicamente tedesca!?!?), ma i cui selezionati – è doveroso segnalarlo – sono tutti egualmente presenti nel nostro database culturale, senza eccezione alcuna.
Il nostro “Work” si vuole necessario e significativo aggiornamento dello stato attuale delle cose, augurandosi di poter contribuire a creare attenzione e familiarità intorno agli artisti che abitino questo eterogeneo insieme i cui elementi – è inutile dirlo – sono tutti variabili indipendenti di una scale of beings mobilissima e in costante evoluzione.

La metodologia
Appello ad una trentina di giovani curatori – indipendenti e/o istituzionali – attivi su tutto il territorio con invito chiaro ma aperto a eventuali interpretazioni nella richiesta di selezionare un massimo di cinque giovani artisti in base alla qualità della loro ricerca. Stessa missiva è stata recapitata anche ad alcuni artisti di chiara fama. Tra loro: Maurizio Cattelan, Paola Pivi, Eva Marisaldi e Roberto Cuoghi hanno risposto. A Cristina Natalicchio (Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento), Chiara Agnello (C/O careof) ed al sottoscritto (come rappresentante di Viafarini) il dovere di interpretare l’esito di questo censimento e quello più oneroso di operare una seconda selezione a scrematura della prima destinata a finalizzare i quaranta personaggi coinvolti in sezione.

Gli esiti
In primis si è delineato il possibile identikit del giovane artista evinto dalla lettura dei curricula. Età imprecisa, forse anche simulata, forse un sempiterno giovane, con un passato recente di partecipazioni significative a collettive in spazi alternativi e possibilmente anche una project room in qualche museo italiano… conta almeno una personale in attivo e qualche interferenza (sempre troppo raramente) con realtà straniere. Non ha quasi mai fatto residenze significative.
(Esperienze quali: Bethanien, IASPIS, Rijksakademie, Villa Arson e altre prestigiose realtà consimili emergono timidamente in soli tre casi: Luca Trevisani, Lorenza Boisi e Francesca Grilli).

Se l’artista porta una formazione artistica, i suoi studi si sono compiuti quasi collettivamente all’Accademia di Brera o allo Iuav di Venezia. Questo giovane in una casistica frequente collabora con una galleria commerciale – in casi più rari addirittura le collaborazioni con la realtà del mercato si moltiplicano o si stratificano. Se ha esposto all’estero è stato prevalentemente presentato da un curatore italiano… secondo un’aleatoria deregulation di affinità elettive ben diversificate nella loro natura…
Nell’esame dei portfolio il lavoro dei diversi artisti si configura portatore di un Dna tanto variegato quanto indefinibile secondo una nomenclatura statica. Potremmo certo tentare una sinestesia cromatica per questo Dna che si bilancia tra il celeste pallido e le tinte industriali sature… un Dna malinconico e ironico, serio o faceto, che si diverte della propria volontà di speculazione esistenziale. Come se apollineo e dionisiaco si polverizzassero di continuo non solo di artista in artista, ma anche di lavoro in lavoro… legge del contrasto e del paradosso…
Nota tecnica
Dal punto di vista dei “nominatori”, si sono riscontrate poche segnalazioni ricorrenti (segnalati più di tre volte solo Marinella Senatore, Luca Trevisani, Moira Ricci, Riccardo Benassi e Michael Fliri, che tuttavia, in linea con la suddivisione della rivista finisce nella parte regionale); la delineazione di un panorama eteroclita in una buona miscela di mezzi espressivi spalmato però su una varietà esigua di provenienza geografica. Milano dispotica: semper vincit.
Nell’augurio che questa pubblicazione possa raggiungere i suoi obbiettivi “prevedo” una prossima ventura necessaria ricentratura dell’attenzione internazionale sugli artisti italiani, una condizione per la quale lavorare di concerto con perseveranza ed insistenza… potenzialmente con una rinnovata strategia impositiva… e che la possibilità di un eventuale prossimo cluedo sancisca la riconoscibilità degli artisti italiani qui presentati.
Chiudo sottolineando che monitorare il “giovane” non deve far dimenticare il “vecchio” e quanto lavoro si debba ancora fare… anche per risparmiarci ogni sviolinata onanista, confidando in correnti anticicloniche e distensione dell’alta pressione.



Milovan Farronato è critico e curatore indipendente. è direttore artistico di Viafarini dal 2006. Collabora con la Galleria Civica di Modena e Arario Gallery, Seoul/Beijing/NY. Insegna allo IUAV di Venezia.