Tra il 14 e il 19 giugno la 42ma edizione di
Art Basel
sposta in Svizzera il popolo stacanovista e i presenzialisti dell'arte.
La grande fiera internazionale - con opere formato gigante, cinema e un imponente serie di talks - è affiancata dall'ormai storica
Liste
che da 16 anni propone gallerie ed artisti emergenti; ma traina anche le fiere collaterali
Volta,
Scope Basel,
the-solo-project
e persino
Design Miami.
In città la sfilata delle mostre in corso e degli opening è davvero notevole:
Francis Alys
con la sua collezione di Santa Fabiola all'Haus zum Kirschgarten presentato da Schaulager,
Constantin Brancusi e Richard Serra
in dialogo scultoreo alla Fondation Beyeler,
Henrik Olesen
e le sue riappropriazioni minimaliste al Museum fur Gegenwartskunst,
Car Fetish
cioè
Guido, dunque sono con circa 160 opere a reinterpretare l'immaginario automobilistico realizzate da oltre 80 artisti che vanno da Giacomo Balla ai Superflex.
Come molti sanno, da Basilea al confine con la Germania o la Francia il passo è breve.
Si possono trovare alberghi più comodi ed economici spostandosi nella campagna (del tutto ugale a quella che si vede sulla carta dei cioccolatini) che sulle rive del Reno nella piccola capitale del cantone svizzero. Quindi per arrivare a Weil am Rhein dove si trova il Vitra Design Museum non ci vuole molto, e qui ora è allestita la mostra
Zoom. Studio Ballo e il design italiano
oltre a una personale dedicata a Ettore Sottsass.
Ancora più vicino è Muttenz dove si trovano la Kunsthaus Baselland e i lavori di 28 artisti internazionali sulla metafora di sviluppo
(
On the metaphor of growth)
, dove il titolo
Kamikaze Style dei video di Lena Maria Thuring ben esprime l'atmosfera generale.
E per proseguire su questa falsa riga
Come lavorare (più o meno)
alla Kunsthalle Basel, dove si indagano una strana gamma di metodi di produzione: dalla rielaborazione della tipica pratica dello studio d'artista, all'ambiguità tra lavoro commerciale e artigiano, fino alle operazioni sovversive semi-clandestine nella sfera pubblica e il delegare il lavoro a terzi.
Art Entertainment & Desire
è invece una sorta di festival degli spazi indipendenti che tutti i giorni propone iniziative
svizzere e internazionali presso Keck-Kiosk accompagnate da progetti site-specific
in diverse locations di Basilea.
Infine
Desiderio Ordine,
presso Ausstellungsraum Klingental, un progetto espositivo diviso in due parti che propone le opere di 15 artisti tra Sicilia e Svizzera - da Stefania Galegati Shines a Costa Vece - che si svilupperà anche a Palermo in luglio.
Per concludere, ecco qui una
panoramica completa delle mostre.