Attraversare le contingenze allargando le prospettive

13/06/2011
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Basilea e dintorni



Liste 16


Michel Blazy, Fontaine au Mousse (2007/2011), On the metaphor of growth


Thomas Hirschhorn, Quiet room with tears, 1996. Courtesy Galerie Susanna Kulli, Zurich. Art Basel 2011


Jennifer Allora and Guillermo Calzadilla, Galerie Chantal Crousel, Paris. Art Basel 2011


Edward Burtynsky, Oxford Tire Pile # 9ab, Westley, © 2011, Museum Tinguely, Courtesy l'artista e Galerie Stefan Röpke. Tinguely Museum


Fischli/Weiss, 1990. Courtesy degli artisti. Kunsthalle Basel


Tra il 14 e il 19 giugno la 42ma edizione di Art Basel sposta in Svizzera il popolo stacanovista e i presenzialisti dell'arte.

La grande fiera internazionale - con opere formato gigante, cinema e un imponente serie di talks - è affiancata dall'ormai storica Liste che da 16 anni propone gallerie ed artisti emergenti; ma traina anche le fiere collaterali Volta, Scope Basel, the-solo-project e persino Design Miami.

In città la sfilata delle mostre in corso e degli opening è davvero notevole: Francis Alys con la sua collezione di Santa Fabiola all'Haus zum Kirschgarten presentato da Schaulager, Constantin Brancusi e Richard Serra in dialogo scultoreo alla Fondation Beyeler, Henrik Olesen e le sue riappropriazioni minimaliste al Museum fur Gegenwartskunst, Car Fetish cioè Guido, dunque sono con circa 160 opere a reinterpretare l'immaginario automobilistico realizzate da oltre 80 artisti che vanno da Giacomo Balla ai Superflex.

Come molti sanno, da Basilea al confine con la Germania o la Francia il passo è breve. Si possono trovare alberghi più comodi ed economici spostandosi nella campagna (del tutto ugale a quella che si vede sulla carta dei cioccolatini) che sulle rive del Reno nella piccola capitale del cantone svizzero. Quindi per arrivare a Weil am Rhein dove si trova il Vitra Design Museum non ci vuole molto, e qui ora è allestita la mostra Zoom. Studio Ballo e il design italiano oltre a una personale dedicata a Ettore Sottsass.

Ancora più vicino è Muttenz dove si trovano la Kunsthaus Baselland e i lavori di 28 artisti internazionali sulla metafora di sviluppo (On the metaphor of growth) , dove il titolo Kamikaze Style dei video di Lena Maria Thuring ben esprime l'atmosfera generale.

E per proseguire su questa falsa riga Come lavorare (più o meno) alla Kunsthalle Basel, dove si indagano una strana gamma di metodi di produzione: dalla rielaborazione della tipica pratica dello studio d'artista, all'ambiguità tra lavoro commerciale e artigiano, fino alle operazioni sovversive semi-clandestine nella sfera pubblica e il delegare il lavoro a terzi.

Art Entertainment & Desire è invece una sorta di festival degli spazi indipendenti che tutti i giorni propone iniziative svizzere e internazionali presso Keck-Kiosk accompagnate da progetti site-specific in diverse locations di Basilea.

Infine Desiderio Ordine, presso Ausstellungsraum Klingental, un progetto espositivo diviso in due parti che propone le opere di 15 artisti tra Sicilia e Svizzera - da Stefania Galegati Shines a Costa Vece - che si svilupperà anche a Palermo in luglio.

Per concludere, ecco qui una panoramica completa delle mostre.