Alla 32ma edizione della fiera d'arte contemporanea
Arco Madrid partecipano oltre 200 gallerie, il focus sulla Turchia vede la collaborazione del curatore Vasif Kortun mentre i Solo Projects dell'America Latina sono stati selezionati da Inti Guerrero.
Come al solito ci saranno un'enorme quantità di appuntamenti, eventi, inaugurazioni e feste, organizzati anche dalle tre fiere collaterali:
Flecha 2013, Art Madrid e
Justmad.
Nonostante "tutto" quindi, è prevedibile che la movida coinvolga centinaia di artisti, curatori e galleristi, e che in questi giorni i marciapiedi madrileni siano ancora più coloriti.
Nelle pagine di UnDo.Net trovate una
panoramica delle molte mostre proposte per questo importante appuntamento invernale a Madrid.
Tra le varie esposizioni in corso presso il
Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia Concrete Invention ci porta tra le oltre 200 opere della Collezione Patricia Phelps de Cisneros realizzate tre gli anni '40 e '70, un periodo chiave del modernismo latino-americano.
Losing the human form invece, offre una visione delle tensioni tra arte, politica e attivismo che hanno avuto luogo durante gli anni '80 in America Latina. Fotografie, video e audio, opere grafiche e documenti, insieme ad installazioni e disegni, fanno luce su un periodo quasi sconosciuto attraverso una serie di micro-narrazioni e significative situazioni locali.
Passando attraverso il Parco del Retiro si incontra il
Palazzo di Cristallo dove si trova un'installazione dell'azionista Ceco
Jiří Kovanda. I suoi "Due anelli d'oro" sono collocati in punti diversi per stabilire una sorta di dialogo tra visibile e invisibile, prezioso e funzionale. Ma attenzione, non si tratta di un'opera sfarzosa, quanto di un'altra delle sue volatili risignificazioni dello spazio pubblico.
Un altro luogo interessante di Madrid è il
Matadero, ex mattatoio progettato nel 1910 e oggi ristrutturato; in questo grande centro culturale si svolgono diverse attività e mostre contemporaneamente.
Arqueologica si sviluppa intorno alle opere site specific di 8 artisti internazionali scelti perchè i loro metodi di lavoro hanno molto in comune con quelli usati nell'archeologia.
"Candela" è un progetto dal titolo ambiguo (in spagnolo) realizzato dai cubani
Los Carpinteros, che hanno riempito il perimetro dell'antica camera frigorifera con un'enorme scultura "di fuoco".
Jorge Fuembuena invece, presenta una serie di fotografie in cui il soggetto ha personalmente deciso in che modo rappresentare sé stesso.
Here Together Now, è una sorta di esortazione che nasce dalla piattaforma Husos e dal suo progetto "Do It Together", grazie al quale si dovrebbero continuare a sviluppare residenze e mostre in una parte dedicata del Matadero.
Sempre rimanendo in quelli che dovrebbero essere spazi "istituzionali" presso il
CA2M Centro de Arte Dos de Mayo, l'artista turco
Halil Altindere analizza la realtà del suo Paese mettendo in evidenza le tensioni che generano i binomi come tradizione/modernità, nazione/identità e società/governo.
Dimostrare che ciò che è "personale è politico" e quello che è "politico, è personale" è tra i principali obiettivi della mostra
Pop Politics: Activism at 33 Revolutions con opere di 30 artisti insieme a canzoni, t-shirts, copertine di album e fanzine, che raccontano la storia in modo diverso insieme all'attualità di molte pratiche artistiche di "movimento".