Nuova Accademia di Belle Arti - NABA
Milano
via Carlo Darwin, 20
02 973721 FAX 02 97372280
WEB
The Utopian Display
dal 2/3/2004 al 3/3/2004
02 97372213 FAX 02 97372280
WEB
Segnalato da

Federica Carbonini




 
calendario eventi  :: 




2/3/2004

The Utopian Display

Nuova Accademia di Belle Arti - NABA, Milano

Ciclo di conferenze promosso dalla Naba di Milano e curato da Marco Scotini e Maurizio Bortolotti, volto ad inaugurare in Italia una riflessione sull'attivita' curatoriale contemporanea. Gli incontri, che avranno luogo fino al dicembre 2004, mettono a fuoco un ampio raggio di pratiche curatoriali su scala internazionale che trattano in modo specifico temi, concetti, storie, culture e modelli espositivi. Oggi alle ore 16 parla Hans Ulrich Obrist


comunicato stampa

''The Utopian Display'' è un ciclo di conferenze promosso dalla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano e curato da Marco Scotini e Maurizio Bortolotti, volto ad inaugurare in Italia una riflessione sull'attività curatoriale contemporanea.
Nato come supporto al biennio di II livello sull'attività curatoriale della NABA, il ciclo di incontri mette a fuoco un ampio raggio di pratiche curatoriali su scala internazionale che trattano in modo specifico temi, concetti, storie, culture e modelli espositivi.
L'importanza di tale discussione nasce dalla convinzione che negli ultimi decenni il dibattito artistico si sia sviluppato soprattutto attraverso la produzione di mostre su scala globale. Mostre che spesso sono anche una riflessione sull'idea di esposizione, una decostruzione dei ruoli e dei contesti espositivi, una messa in scena di modelli o piattaforme alternative alla pratica tradizionale dell'esporre le opere d'arte.

Interrogarsi oggi sui modelli espositivi attraverso i quali si costruisce e stabilisce un'idea di opera d'arte contemporanea è una delle questioni fondamentali per comprendere il dibattito artistico attualmente in corso. Affrontare la questione del significato della ''mostra utopica'' o della mostra ''non-alienata'' come la definisce Yvonne Rainer può avere, perciò, un valore provocatorio, ma anche rivelare le molte sfaccettature del problema e le diverse valenze che la produzione di mostre può assumere.

Il titolo, The Utopian Display, vuole essere perciò una traccia attorno alla quale sviluppare un discorso sulla pratica artistica contemporanea e, nello stesso tempo, una sollecitazione che lascia spazio aperto alla molteplicità delle possibili interpretazioni che gli stessi curatori invitati intendono dare di esso. La definizione di ''mostra utopica'' può così essere intesa come quella in cui si esprimono, in ambito artistico, le idee politiche o le istanze immaginarie e di liberazione dell'individuo, oppure può essere interpretata come la mostra ''ideale'' che ogni curatore ha per modello, o qualcosa d'altro ancora.

Un primo obiettivo di questa serie di conferenze è quello di provare a tracciare una mappa dell'attività curatoriale contemporanea, indagando l'attualità dell'orizzonte artistico. Abbiamo perciò preferito un lavoro da cartografi, attraverso il quale si è cercato di individuare una serie di linee curatoriali tra le molte possibili. In questa prima serie di conferenze ne abbiamo riconosciute almeno tre. Tutte convergono o si toccano nella definizione di ''mostra utopica'', assumendo le seguenti connotazioni: Del politico, Dell'estetico, Dell'immaginario.
In ''Del politico'', l'utopia è il luogo dell'arte in cui si sperimentano un diverso modo di stabilire relazioni sociali tra le persone e il loro conseguente agire politico.
In ''Dell'estetico'', l'utopia prende il volto dell'ideale di opera d'arte che passa attraverso la sensibilità personale del curatore, che trova nella ''percezione sensibile'' il nucleo di aggregazione e di interazione con il contesto attuale.
In ''Dell'immaginario'', l'utopia è il terreno non ben precisato in cui l'opera d'arte incontra le istanze immaginarie che spingono le società contemporanee alla trasformazione divenendone una forte riserva di senso.

L'ipotesi iniziale intesa a tracciare una mappa futura aspetta un riscontro nelle risposte e nelle riflessioni degli invitati, attraverso le quali sarà possibile definire le nuove rotte dell'arte al di fuori e al di là dei luoghi istituzionali.

La serie di incontri è già iniziata nel giugno scorso con l'intervento di Carlos Basualdo, che afferma:
-''quando pensiamo ad una mostra, questa è qualcosa che esiste, che ha uno spazio; invece l'utopia è qualcosa che non esiste, che non trova spazio.[?] Ma se dobbiamo parlare della relazione tra arte e società, allora questo spiega il perché di utopian display, perché il problema è come l'arte si relaziona al sociale nello spazio e nel tempo di una mostra''- e continuerà con la partecipazione dei seguenti curatori, a partire dal 3 marzo 2004.

Hans Ulrich Obrist mercoledì 3 marzo 2004
Nato a Zurigo nel 1968, vive e lavora a Parigi. Dal 1993 ha diretto il programma Migrateurs al Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris, dove è curatore per l'arte contemporanea. È stato curatore per il Museum in Progress di Vienna. Ha curato numerose mostre, tra le quali Cities on the Move (con Hou Hanru), 1997; Sogni/Dreams (con F. Bonami), 1999; Évènement culturel sur la ville contemporaine (con Rem Koolhaas, Sanford Kwinter, Stefano Boeri), 2000; Bridge the Gap? (con A. Miyake); Utopia Station all'interno di Sogni e conflitti - La Biennale di Venezia, 2003.

Pier Luigi Tazzi mercoledì 31 marzo 2004
Ha collaborato con numerose riviste italiane e straniere, tra cui Ottagono, Casabella, Wolkenkratzer (Francoforte sul Meno), Art Forum (New York), Museumjournaal (Amsterdam). Ha curato numerose mostre, tra le quali la sezione libri d'artista di Identitè italienne (1981); una sezione della XLII Biennale di Venezia, 1988; la Documenta IX di Kassel, (con Jan Hoet), 1992; Wounds. Between Democracy and Redemption in Contemporary Art (con David Elliott), 1998; il progetto Refreshing alla XLIX Biennale di Venezia; Happiness.
A Survival Guide for Art and Life (con David Elliott), 2003.

Daniel Birnbaum mercoledì 19 maggio 2004
È nato a Stoccolma nel 1963, vive e lavora a Francoforte. Dal 2000, è Rektor della Städelschule Art Academy e Direttore di Portikus, entrambe a Francoforte sul Meno. Per tre anni, 1997-2000, è stato Direttore di IASPIS, un artist-in-residence program a Stoccolma. Ha pubblicato numerosi libri e saggi di arte e filosofia; è assiduo collaboratore di Parkett, Frieze e Artforum. Dal 2003 è membro del consiglio dell'Institut für Sozialforschung di Francoforte.
E' stato co-curatore della Biennale di Venezia 2003 e organizza abitualmente mostre a Mosca, Oslo e Mexico City.

Catherine David ottobre 2004
È nata a Parigi nel 1954, vive e lavora a Rotterdam. Dal 1981 al 1990 è stata curatrice al Centre Georges Pompidou, dal 1990 al 1997 è stata curatrice alla Galerie nationale du Jeu de Paume, dal 2002 dirige il Witte de With Centre for Contemporary Art di Rotterdam. Ha curato numerose mostre, tra le quali: Reinhard Mucha, 1986; L'epoque, la morale, la passion (con Bernard Blistène e Alfred Pacquement), 1987; Marcel Broodthaers, 1991; Eva Hesse, 1993; Documenta X di Kassel, 1997; Contemporary Arab Representations (mostra itinerante), 2003.

Jens Hoffmann novembre 2004
Curatore indipendente e scrittore, vive a Berlino. Ha curato molte esposizioni internazionali e ha lavorato per il Guggenheim Museum di New York, il Dia Center for the Arts, New York; Portikus di Francoforte, Documenta X di Kassel, la Biennale di Berlino, Manifesta 4, la Biennale di Tirana e la Biennale di Praga. Collabora con le riviste ''Trans'', ''NU'' e ''Flash Art''.

Roger M. Buergel dicembre 2004
È nato a Berlino Ovest nel 1962. È stato ricercatore al MIT di Boston e alla UC di Berkeley. Ha curato varie mostre tra le quali Governmentality. Art in conflict with the international hyper-bourgeoisie and the national petty-bourgeoisie, 2000; The Subject and Power (the lyrical voice), 2001; Formen der Organisation (con Ruth Noack), 2003; Die Regierung/The Government, 2003. È stato nominato direttore della prossima Documenta di Kassel che si terrà nel 2007.

Tutti gli incontri si terranno presso la Naba - Via Darwin 20, 20143 Milano - Aula Scenografia alle ore 16.00.

La Naba - Nuova Accademia di Belle Arti di Milano - nasce nel 1980 ed è legalmente riconosciuta (dec.min.1/9/1981). Rilascia diplomi accademici equipollenti alla laurea di 1° livello in: Arti e Design, Comunicazione e Grafica pubblicitaria, Moda e Textile Design, Media Design, Pittura, Product Design, Scenografia e diplomi accademici specialistici di 2° livello in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo.

Per informazioni:
Ufficio Comunicazione Naba - Federica Carbonini - Via Darwin, 20 - 20143 Milano
Tel. 02. 97372213 - Fax 02. 97372280
Ufficio stampa NABA - Locomia - Elena Caserini - Via Maggiolini, 4 - 20122 Milano
Tel. 02. 783807 - Fax 02. 76005788

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