Dopo il successo e l'interesse riscosso nelle precedenti edizioni Connecting People ha aperto la nuova programmazione con il collettivo di architetti gruppo A12 e prosegue oggi con l'incontro con l'artista pakistana Durriya Kazi.
Incontri di arte contemporanea
A cura di Marco Scotini
Promosso dalla NABA a partire dal 2002, il ciclo di incontri Connecting People giunge ora alla sua terza edizione con una nuova serie di appuntamenti sul rapporto tra spazio pubblico, trasformazione urbana ed esistenza sociale.
Dopo il successo e l'interesse riscosso nelle precedenti edizioni Connecting People ha aperto la nuova programmazione con il collettivo di architetti gruppo A12 e prosegue con l'incontro mercoledì 21 aprile con l'artista pakistana Durriya Kazi.
Connecting People, promosso dalla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano e curato da Marco Scotini, è un ciclo di incontri con artisti, teorici e architetti, tra i maggiori rappresentanti nel campo delle arti visive, chiamati a confrontarsi sul tema dell'arte negli spazi pubblici o sulla possibilità contemporanea di un'arte pubblica intesa - nell'accezione di Beuys - come 'scultura sociale' oppure come arte relazionale. Nel momento in cui il confine tra sfera individuale e ambito sociale pare definitivamente posto in crisi, così come appare compromessa l'idea tradizionale di una sfera pubblica legata alle forme dell'appartenenza come popolo, razza, classe, comunità , etc., le pratiche artistiche acquistano un ruolo fondamentale nel cercare di rilevare le instabilità dello spazio e le nuove configurazioni sociali.
Connecting People che ha già visto la partecipazione di figure di notorietà internazionale come Maja Bajevic (BIH), Marc Bijl (NL), Stefano Boeri/ Multiplicity (I), Meschac Gaba (BJ), Florian Matzner (D), Park Fiction (D), Marjetica Potrc (SLO), Bert Theis (L) e il laboratorio Wurmkos (I), prosegue la propria programmazione con gli interventi di due noti collettivi di architetti come Stalker e il gruppo A12, un'artista pakistana impegnata dal 1994 in progetti di arte pubblica e alla sua prima presentazione italiana - Durriya Kazi, una figura fondamentale del rapporto tra arte e attivismo come il guatemalteco Anibal Lopez.
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gruppo A12 mercoledì 10 marzo 2004
È un collettivo di architetti nato a Genova nel 1993, attualmente attivo tra Genova e Milano. Lavora intorno ai temi dell'architettura, dell'urbanistica e dell'arte contemporanea con strumenti e modalità espressive eterogenee affiancando alla progettazione architettonica e urbana, all'attività didattica e di ricerca, la realizzazione di mostre e installazioni in Italia e all'estero. Gruppo A12 è interessato alla ricerca della trasformazione della città contemporanea e al ruolo critico dell'architettura in rapporto al contesto socio- culturale in cui si colloca. Ha lavorato con installazioni ed interventi metropolitani sul tema dello spazio pubblico in occasione di Manifesta 3 a Lubiana dove con 'empty/SUMI' viene svuotato e messo a disposizione della gente un vecchio bar, molto importante per la vita culturale della città sotto il governo della Ex-Yugoslavia. Inoltre si ricordano il progetto 'Quartieri Milano' del 2002 in cui sono indagati i quartieri pubblici realizzati a Milano nel corso degli anni '50 e 'La Zona', il padiglione temporaneo realizzato per l'ultima edizione della Biennale di Venezia. Partecipa alla VII edizione della Biennale di Architettura di Venezia con il progetto 'Parole' con cui vince il premio speciale internationaler medienkunstpreis 2000 dello ZKM di Karlsruhe.
Durriya Kazi mercoledì 21 aprile
Impegnata dal 1994 in progetti di arte pubblica, Durriya Kazi è un'artista pakistana che vive e lavora a Karachi. Rappresentante fondamentale della scena internazionale del post-colonialismo, Durriya Kazi (classe 1955) lavora dall'inizio degli anni novanta con David Alesworth a progetti che implicano la partecipazione e la collaborazione di un'ampia gamma di artigiani locali - come pittori di cartelloni pubblicitari o manifesti di film, sarti e decoratori. Mettere a fuoco il dinamismo della cultura popolare alla luce della trasformazione su scala globale significa per Durriya Kazi cercare una nuova definizione di produzione culturale. Uno dei suoi primi progetti - 'Truck Art' del 1994 - che assumeva gli autocarri Bedford d'importazione come oggetto di decorazione tradizionale perseguiva una pratica di riappropriazione. In un altro suo noto progetto più recente 'Very Very Sweet Medina' (1999) esplora i sogni di ogni giorno e i desideri della gente in rapporto alla loro idea di habitat: progettando oggetti di interior design, gadgets per la cucina, comfort per la casa entro un'installazione interattiva in cui ciascuno può dichiarare le proprie opinioni. Dirige anche il Dipartimento di Visual Studies presso l'Università di Karachi facendo del suo impegno nella formazione una sfida politica e culturale.
Stalker mercoledì 28 aprile 2004
Stalker è un soggetto collettivo, composto da dieci componenti, tra artisti e architetti, che compie ricerche e azioni sul territorio con particolare attenzione alle aree di margine e ai vuoti urbani in via di trasformazione. Attivo a Roma dal 1995, Stalker si caratterizza come un soggetto nomade, un nuovo cartografo delle attuali geografie territoriali, un esploratore della città contemporanea. Al confine tra ambito urbanistico e strategie artistiche, Stalker è noto per aver condotto una serie di attraversamenti metropolitani esplorando a piedi le zone interstiziali di Roma, Milano, Torino, Parigi, Berlino e Miami, per sviluppare una metodologia di analisi e di intervento progettuale su quelle parti di territorio urbano in continuo divenire che nel proprio manifesto del 1996 sono state definite come 'Territori attuali'. Grande esponente della rappresentazione contemporanea dello spazio, Stalker ha partecipato alla Biennale di Tirana (2001), alla Biennale di Architettura di Venezia (2000), a Manifesta 3 (Lubljiana 2000), a 'Mutations' (Bordeaux 2000). Dal maggio 1999 Stalker occupa, insieme alla comunità kurda di Roma, l'edificio dell'ex veterinario del Campo Boario, per sperimentare una nuova forma di spazio pubblico contemporaneo fondata sull'accoglienza e l'ospitalità . Un territorio dove verificare, attraverso l'interazione con lo spazio vissuto, le potenzialità di relazione tra l'attività artistica e la solidarietà civile.
A-1 53167 Anibal Lòpez mercoledì 26 maggio
Con la sigla A-153167 firma le proprie azioni Anibal Lòpez (classe 1964), artista che vive e lavora a Ciudad Guatemala. Noto internazionalmente per la sua partecipazione alla Biennale de L'Avana (2000), alla Biennale di Venezia (2001) - dove riceve una menzione speciale con Herrero, Sala, Pilson - e alla Biennale di Praga (2003), A-1 53167 realizza interventi nello spazio pubblico a carattere politico-sociale. Singolare mix tra il lucido distacco di un artista concettuale anni sessanta e l'essere costitutivamente a rischio dei guerriglieri latinos, A-1 53167 ha scelto Ciudad Guatemala come proprio terreno di lavoro e l'intervento o l'azione urbana come propria strategia operativa. La posta in gioco dell'arte con A-1 53167 si arrischia per le strade: così la linea di carbone tracciata sul suolo durante un blitz notturno prima della parata militare del 30 de junio (2000) è una forma sovversiva per ricordare all'esercito le vittime della repressione. Bloccare il traffico scaricando da un autocarro una tonnellata di libri (2003) è denunciare la paralisi dell'informazione di un sistema totalitario. Uno striscione di plastica nera lungo 120 metri lanciato dal ponte dell'Incienso contro Rios Montt è soprattutto un segno metaforico e poetico da parte di chi rivendica piuttosto l'individualità del gesto e la singolarità dell'azione.
Tutti gli incontri si terranno presso la Naba - Via Darwin 20, 20143 Milano
Aula Scenografia alle ore 16.00.
Per informazioni:
Ufficio Comunicazione Naba – Simona Castagna
Via Darwin, 20 - 20143 Milano
Tel. 02 97372240 - Fax 02 97372280
Ufficio stampa NABA - Locomia - Elena Caserini
Via Maggiolini, 4 - 20122 Milano
Tel. 02 783807 - Fax 02 76005788
La Naba - Nuova Accademia di Belle Arti di Milano - nasce nel 1980 ed è legalmente riconosciuta (dec.min.1/9/1981). Rilascia diplomi accademici equipollenti alla laurea di I° livello in: Advertising/Graphic Design, Arti e Design, Media Design, Moda e Textile Design, Pittura, Product Design, Scenografia e diplomi accademici specialistici di II° livello in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo.
Naba - Via Darwin 20, 20143 Milano