Teatro Arsenale
Milano
via Cesare Correnti, 11
02 8321999 FAX 02 8375896
WEB
Ella
dal 4/11/2002 al 10/11/2002
02 8321999
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teatroars




 
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4/11/2002

Ella

Teatro Arsenale, Milano

di Herbert Achternbusch. 'Io ho sempre una storia semplice, ma racconto in modo cosi' fantastico e forte e tenero ed esecrante e ardente e bisognoso d'amore che vi si ritrova un lembo di vita'. (Herbert Achternbusch)


comunicato stampa

Si comunica che martedì 5 novembre 2002, alle ore 21,15, andrà in scena presso il TEATRO ARSENALE via C. Correnti, 11 - Milano, la prima rappresentazione dello spettacolo:

ELLA
di Herbert Achternbusch

traduzione Luisa Gazzero Righi
regia e interpretazione Marco Sgrosso
scene Carluccio Rossi
luci Loredana Oddone
immagini di percorso Aleksandra Pavloff
produzione Le Belle Bandiere

in collaborazione con Comune di Russi e Regione Emilia Romagna

dal 5 al 10 novembre 2002

'io ho sempre una storia semplice, ma racconto in modo così fantastico e forte e tenero ed esecrante e ardente e bisognoso d'amore che vi si ritrova un lembo di vita'(Herbert Achternbusch)

Quando ho letto "Ella" per la prima volta - alcuni anni fa - sono stato immediatamente 'sedotto' dalla potenza della scrittura di Achternbusch, fisicamente ed emotivamente attratto dal senso di lacerazione di questa confessione crudele, che pure a tratti mi pare dolcissima. E' stata un'adesione istantanea, fatta di stupore e necessità. Dal tempo di quella prima lettura, ho sempre ripensato ad "Ella" come ad una irresistibile occasione di confronto e di sfida, prima di tutto con me stesso e con la mia memoria. "Ella" è nostalgia e rileggere quelle parole è un po' come urlare da soli, fa male ma fa anche bene Attraverso il flusso inarrestabile ed estenuante di una memoria sgangherata ma lucidissima nei dettagli, Josef/Ella rivive umiliazioni e violenze in una dimensione allucinata dove il racconto della propria vita assume piuttosto le valenze di una confessione, estorta ma necessaria. Una storia di dolore e di abiezione già prestabilita, dove ogni possibilità di riscatto appare risibile e il desiderio insistito della ribellione è inevitabilmente destinato al fallimento, e dove ingiustizia, smarrimento e impotenza possono anche far sorridere. Josef/Ella - identità fatta a pezzi, come la parola stessa che Achternbusch gli mette in bocca. Ho visto in Josef un angelo bianco irrimediabilmente insozzato, in Ella una creatura sfacciata e grottesca precipitata in uno squallore straziante. Ho immaginato una sorta di ring, uno spazio costretto e imploso, come il pollaio, le celle e tutte le stanze chiuse in cui questo ibrido di uomo/donna trascorre tanta parte della sua vita. Ho sentito il vuoto di chi perde le radici come uno smarrimento da immigrati in una terra ostile. E, non so perché, ho pensato con ricorrente insistenza alle figure di Egon Schiele, alle loro espressioni allucinate e spigolose, al dolore dei loro corpi nodosi, alla loro bellezza rabbiosa, a quella irrinunciabile scomodità esistenziale oltre che fisica. Ho sentito il linguaggio continuamente interrotto ed insidiato di Achternbusch come una partitura sonora da sporcare con inflessioni umorali e dialettali, perché mi è sembrato che l'uso di una lingua 'impura' potesse meglio restituire l'umanità dolorosa e plebea di questo figlio e di questa Madre 'strappati'.
dedicato a mia madre..
Marco Sgrosso

ORARIO: feriali h. 21,15, domenica h.16,30

PRENOTAZIONI E INFORMAZIONI: da lunedì al venerdì ore 15/19 presso il Teatro Arsenale, via C. Correnti 11 - Milano - tel. 028321999 / 028375896 - 24/24h tel. 028321999 (segreteria telefonica)

Ritiro biglietti: dal lunedì al venerdì h. 15-19 presso gli uffici del Teatro Arsenale - via Cesare Correnti 11 - Milano
PREZZO BIGLIETTI: 14 - 12 - 10 - 8
MEZZI PUBBLICI: tram 2 - 3 - 14 - bus 94 MM1 Duomo MM2 S. Ambrogio MM3 Duomo Missori

TEATRO ARSENALE via C. Correnti, 11 - Milano

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