Alessandra Spranzi continua attraverso il mezzo fotografico la sua ricerca acuta e originale. Il suo interesse si sofferma su oggetti e situazioni che riguardano la vita di ogni giorno. In una contemporaneità caratterizzata dall'assenza di corpi il corpo si impone come imprescindibile nell'ambito di una ricerca esistenziale.
La donna barbuta.
Alessandra Spranzi continua attraverso il mezzo fotografico la sua ricerca acuta e originale. Il suo interesse si sofferma su oggetti e situazioni che riguardano la vita di ogni giorno.
In una contemporaneità caratterizzata dall'assenza di corpi, per Spranzi, il corpo si impone come imprescindibile nell'ambito di una ricerca esistenziale. Così nella nuova serie de "La donna barbuta" (trenta soggetti in bianco e nero) è di nuovo il corpo dell'artista che si autoritrae, questa volta con un'anomalia.
Anomalia come condizione di vita e di solitudine. Questa dimensione non è però enunciata o vissuta drammaticamente, ma in un'atmosfera di "realismo magico", che ci fa pensare ad una condizione spirituale di grande concentrazione su se stessi, che non preclude la possibilità di un incontro. Per l'occasione verrà pubblicato un libro d'artista.
Spranzi ha esposto in spazi pubblici e privati in Italia e all'estero: al Museo Pecci di Prato, 2000, alla Biennale di Melbourne, presso la galleria Murray Guy di New York e alla Fondazione Metronom / Rafael Tous di Barcellona, 1999, alla Biennale di Fotografia di Torino e a Le Magasin di Grenoble, 1997.
Inaugurazione - mercoledi' 13 dicembre - ore 19.00
Orario - da martedi' a sabato - dalle 11.00 alle 19.30 - orario continuato.
Galleria Emi Fontana - viale Bligny 42 - Milano - Tel. 0258306855 - Fax. 0258306855