Diverse sedi
Modena e Carpi

Festival filosofia
dal 13/9/2007 al 15/9/2007

Segnalato da

Roberto Alessandrini



 
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13/9/2007

Festival filosofia

Diverse sedi, Modena e Carpi

Modena, Carpi e Sassuolo propongono lezioni magistrali, mostre, concerti, film, giochi e cene filosofiche. Al rapporto tra apprendimento, verita' e ragione, tra saperi teorici e saperi pratici, ai problemi della trasmissione e della proprieta' del sapere e' dedicata questa VII edizione del Festival: il pensiero contemporaneo in piazze, chiese e cortili. Nella notte di sabato 15 settembre, il Tiratardi, versione modenese della notte bianca.


comunicato stampa

Sapere

Da venerdì 14 a domenica 16 settembre Modena, Carpi e Sassuolo propongono lezioni magistrali, mostre, concerti, film, giochi e cene filosofiche

E’ meglio sapere o ignorare? Si può essere saggi senza verità? Il premio della conoscenza è la libertà o il dolore? E, ancora, che ruolo può avere la filosofia in un’epoca che fatica a insegnare la storia e a conservare la memoria?
Al rapporto tra apprendimento, verità e ragione, tra saperi teorici e saperi pratici, ai problemi della trasmissione e della proprietà del sapere è dedicata la settima edizione del Festival filosofia, che si svolge da venerdì 14 a domenica 16 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica.
La manifestazione, che quest’anno è stata “esportata” anche in Francia e Repubblica Ceca grazie a un contributo dell’Unione europea, si svolge per iniziativa dei tre Comuni, della Regione, della Provincia, della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e della Fondazione San Carlo, che cura il programma con il sostegno di Confindustria Modena e Viva Ceramica.

Il Festival - che ogni anno registra oltre 100 mila presenze e che nelle edizioni precedenti si è occupata di felicità, bellezza, vita, mondo, sensi e umanità – affronta quest’anno il tema del sapere attraverso lezioni di grandi maestri del pensiero contemporaneo in piazze, chiese e cortili. Tra gli ospiti anche gli americani Jeremy Rifkin, James Hillman, il ghanese Anthony Appiah, il polacco Zygmunt Bauman, lo spagnolo Fernando Savater, i francesi Marc Augé e Francois Jullien, gli italiani Umberto Galimberti, Gianfranco Ravasi, Emanuele Severino, Enzo Bianchi, Pietro Barcellona, Carlo Sini, Salvatore Natoli, Sergio Givone, Silvia Vegetti Finzi e il supervisore scientifico Remo Bodei.

Il Festival propone inoltre mostre e installazioni dell’artista americano Lewis Baltz, dell’italiano Mimmo Paladino e dei francesi Ben Vautier, Anne e Patrick Poirier, ma anche esposizioni di figurine didattiche degli anni Cinquanta e Sessanta e un percorso sensoriale con effetti speciali in una “stanza dell’alchimista” allestita ai Musei civici di Modena.

E mentre Carpi rende omaggio ad Alberto Manzi, il celebre maestro del programma televisivo “Non è mai troppo tardi”, Sassuolo propone un’originale mostra del fotografo Olivo Barbieri con immagini di New York scattate dall’elicottero e capaci di restituire l’impressione di un grande plastico con modellini in scala.

Uno spettacolo di Massimiliano Finazzer Flory, accompagnato da suoni e immagini artistiche, proporrà le riflessioni di Rainer Maria Rilke su rapporto tra il sapere poetico e il mondo visibile. Ma sulla scena del Festival compariranno anche David Riondino nei panni del capitano Nemo di Jules Verne (con video e musiche di Fabrizio Festa) e Lucia Poli nella “Pizia” liberamente ispirata a Friedrich Dürrenmatt. Un testo poetico di Edoardo Sanguineti, ispirato ad un saggio del sociologo Marcel Mauss, diventerà uno spettacolo di danza che sottolineerà la natura profondamente culturale dei gesti umani, mentre alla musica nel pensiero medievale sono dedicate le proposte dell’Associazione musicale estense.

Il Festival propone inoltre rassegne di film, letture, giochi e iniziative per bambini. Non mancheranno i pranzi e le cene filosofici ideati dall’Accademico dei Lincei Tullio Gregory, bancarelle di libri, esercizi di medicina preventiva, con misurazione gratuita della pressione e visite al seno, una caccia al tesoro on line che permette di vincere viaggi all’estero per studiare le lingue e, nella notte di sabato 15 settembre, il Tiratardi, versione modenese della notte bianca, con dibattiti, concerti, letture e, per la prima volta, un Philo-bus gratuito che fino alle 6 del mattino collegherà dodici luoghi del centro storico cittadino.

Tra le novità di quest’anno, l’installazione nelle piazze di grandi tende per migliaia di persone – serviranno in caso di pioggia e per gli spettacoli notturni del Tiratardi - e la proiezione di attività del Festival all’interno del nuovo ospedale di Baggiovara e nel Teatro della Casa circondariale di Sant’Anna.

LEZIONI CON FILOSOFI DA USA, FRANCIA, SPAGNA E ITALIA
Tra gli ospiti del Festival filosofia anche Rifkin, Hillman, Appiah, Augé, Jullien, Bauman, Savater, Severino, Galimberti, Bianchi, Ravasi, Rodotà e Vegetti Finzi

Insegnano negli Stati Uniti, in Francia, Gran Bretagna, Spagna, Svizzera e Italia i protagonisti delle lezioni magistrali del Festival filosofia sul sapere.
Tre i pensatori che arrivano dagli Usa. L’economista Jeremy Rifkin, studioso dei cambiamenti nel sistema del lavoro, dell’ascesa delle biotecnologie e delle fonti energetiche, parlerà del ruolo della conoscenza e della creatività nelle società post-industriali. James Hillman, tra i maggiori psicoanalisti junghiani, proporrà una riflessione sul sapere dell’anima e sulla psicologia come incrocio tra conoscenze consce e inconsce. Il filosofo ghanese Anthony Appiah, docente di Filosofia alla Princeton University, proporrà invece un confronto critico sui modelli di pensiero nelle culture dell’Africa e dell’Occidente.
E’ italiano, ma insegna negli Stati Uniti, anche il supervisore scientifico del Festival Remo Bodei, professore di Filosofia all’University of California di Los Angeles, che interverrà sul rapporto tra sapere e potere. Insegna all’Università della California, sede di Irvine, anche l’italiano Ermanno Bencivenga, professore di Filosofia, che interverrà sull’errore come elemento costitutivo del sapere.
Dalla Spagna arriva il filosofo basco Fernando Savater, professore di Filosofia all’Università Complutense di Madrid, impegnato in una riflessione su educazione e cittadinanza democratica.
Nutrita la rappresentanza francese. L’antropologo Marc Augé, già presidente dell’Ecole des Hautes Etudes en Science Sociales di Parigi, parlerà di utopia dell’educazione e della costruzione di uno spazio universale della conoscenza e del sapere. Barbara Cassin, del Centro nazionale della ricerca scientifica di Parigi, tenterà una riformulazione del pensiero occidentale a partire dalla filosofia come sapere “del dire”, mentre Francois Jullien, professore di Filosofia ed estetica della Cina classica all’Università di Parigi VII, parlerà di fascino e diffidenza verso il sapere teorico in un confronto tra Grecia e Cina.
Alle ideologie come forma di conoscenza e al loro ruolo nell’organizzazione delle culture sarà dedicata la lezione su credenze e ideologie del sociologo Zygmunt Bauman, professore emerito nelle Università di Leeds, in Gran Bretagna, e Varsavia, in Polonia.
Nutrita la schiera degli ospiti italiani. Pietro Barcellona, professore di Filosofia del diritto all’Università di Catania, parlerà di sapere razionale e sapere affettivo e dei percorsi della conoscenza, mentre Enzo Bianchi, priore della Comunità di Bose, interverrà sul tema della testimonianza e sulla relazione di fede tra maestro e discepolo. Umberto Curi, storico della filosofia all’Università di Padova, esaminerà i vantaggi del non sapere, cioè il rovesciamento del motto delfico “conosci te stesso”, al quale Umberto Galimberti, professore di Filosofia della storia a Venezia, dedicherà una declinazione “nell’età della tecnica”.
Maurizio Ferraris, docente di Filosofia teoretica a Torino, parlerà dell’impatto delle nuove tecnologie sulle forme di conoscenza, Sergio Givone, professore di Estetica a Firenze, parlerà del rapporto tra eros e conoscenza, Diego Lanza, professore di Letteratura greca all’Università di Pavia, affronterà la figura filosofica dello stolto e il ruolo del non sapere, mentre Salvatore Natoli, docente di Filosofia teoretica a Milano-Bicocca, parlerà del rapporto tra verità e saggezza.
Il biblista Gianfranco Ravasi, prefetto della Biblioteca Ambrosiana di Milano, prenderà in esame la “vanità” e il valore del sapere nel libro dell’Ecclesiaste, mentre Stefano Rodotà, professore di Diritto civile all’Università di Roma “La Sapienza”, si concentrerà sulla tensione tra tutela della proprietà del sapere e diritto universale di accesso alla conoscenza. E se Emanuele Severino, professore di Ontologia fondamentale all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, parlerà della filosofia come sapere teoretico, l’Accademico dei Lincei Carlo Sini parlerà dei saperi della mano e della bocca ed Elio Matassi, professore di Filosofia della storia all’Università di Roma Tre, interverrà sulla relazione tra musica e sapere visivo.
Paolo Zellini, professore di Analisi numerica all’Università di Roma Tor Vergata, parlerà del ruolo del sapere matematico e dell’intreccio tra conoscenze pratiche e teoriche, Vincenzo Vitiello, filosofo teoretico all’Ateneo di Salerno, prenderà in esame il rapporto tra fede e ragione e Sergio Moravia, storico della filosofia a Firenze, affronterà i saperi della psicologia e dell’antropologia nella comprensione delle “esistenze ferite”.
Aldo Gargani, professore di Storia della filosofia contemporanea all’Università di Pisa, si soffermerà sul carattere linguistico della verità, mentre Roberto Escobar, professore di Filosofia politica all’Università di Milano, affronterà il rapporto tra televisione, cinema e comportamenti sociali.
Una riflessione con proiezione di immagini sui saperi delle donne – “streghe, levatrici, madri” - sarà affidata alla psicologa Silvia Vegetti Finzi, docente a Pavia, mentre la filosofa Roberta De Monticelli, docente all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, rifletterà sul sapere del cuore e sulla categoria filosofica dell’attenzione e Francesca Rigotti, che insegna Dottrine e Istituzioni politiche a Lugano, in Svizzera, parlerà di metafore del sapere.
Una lezione particolare sul sapere delle cattedrali medievali e, in particolare, sul duomo romanico di Modena, sarà affidata ad Antonio Paolucci, già Ministro dei beni culturali e Soprintendente, oggi membro del Consiglio superiore per i beni culturali e paesaggistici. L’incontro si svolgerà in occasione del decimo anniversario dell’ingresso del Duomo, della Torre civica e dalla piazza Grande di Modena nell’elenco dell’Unesco che tutela il patrimonio dell’umanità.


Si chiama Philo-bus il filobus gratuito del Festival filosofia che percorrerà le strade del centro storico di Modena nella sera di venerdì 14 e per l’intera notte di sabato 15 settembre, in occasione del Tiratardi, versione modenese della notte bianca.
L’iniziativa, che si svolge in collaborazione con Amo e Atcm, consentirà al pubblico del Festival di muoversi agevolmente nei luoghi della manifestazione.
Il Philo-bus prevede 12 fermate e collegherà la stazione delle ferrovie dello Stato, il Baluardo della Cittadella, piazzale Molza, largo Sant’Agostino, via Carteria, piazza Matteotti, piazza Mazzini, Portico del Collegio, chiesa di san Vincenzo, palazzo santa Margherita, piazza Roma e corso Vittorio Emanuele.
Il servizio funzionerà venerdì 14 settembre dalle 20.30 alle 24.30 ogni 15 minuti e sabato 15 settembre dalle 20 alle 24 ogni 7 minuti e dalle 24 alle 6 del mattino ogni 15 minuti.

IL PACCHETTO A 45 EURO RIMBORSA TRENO E AUTOSTRADA
Per il Festival filosofia 2007 Modena propone la soluzione “Viaggi@Mo”
Rimborso del pedaggio autostradale o del biglietto del treno fino a 9 euro a persona, pernottamento e colazione in camera doppia in hotel a tre stelle, biglietto d’ingresso a Musei civici e Musei del Duomo, visita guidata a un’acetaia e kit con materiale informativo e omaggio enogastronomico.
E’ ciò che propone, a 45 euro, il pacchetto Viaggi@Mo, ideato da Comune e Modenatur in collaborazione con Atcm e Modenamoremio, valido anche nel weekend del Festival filosofia sul sapere, cioè dal 14 al 16 settembre.
La prenotazione deve essere effettuata entro 72 ore dall’arrivo a Modenatur, in via Scudari 10 (tel. 059 220022, viaggi@modenatur.it, www.modenatur.it).
Per informazioni ci si può rivolgere anche all’Ufficio informazioni turistiche di piazza Grande 14 (tel. 059 2032660).

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