Favole e altre storie. L'esposizione indaga l'opera di uno dei piu' vivaci e vitali esponenti della Poesia Visiva. Sessanta le opere esposte, fra acrilici, tele, legni dipinti, installazioni - realizzate fra il 1980 e il 2007 - che ne evidenziano la policroma e multiforme esperienza artistica. A cura di Enrico Mascelloni.
a cura di Enrico Mascelloni
Prosegue l’attività espositiva della Fondazione Berardelli di Brescia,
impegnata ad esplorare i protagonisti della Poesia Concreta e Visiva.
Dopo le antologiche dedicate a Ugo Carrega e Pierre Garnier, negli spazi
della Fondazione, in Via Milano 107, dal 18 aprile al 25 maggio si terrà
un’ampia retrospettiva dal titolo Julien Blaine. Favole e altre storie.
Opere dal 1980 al 2007, curata da Enrico Mascelloni, che indagherà
l’opera di uno dei più vivaci e vitali esponenti della Poesia Visiva.
Sessanta le opere esposte, fra acrilici, tele, legni dipinti,
installazioni, realizzate fra il 1980 e il 2007, che ne evidenziano la
policroma esperienza artistica.
È lo stesso curatore a sottolineare nel suo intervento in catalogo
l’estrema vitalità di un artista che sin dagli esordi negli anni ’60 si
è distinto per un linguaggio originale e dirompente. Fra le sue prime
performance, nel 1962, l’intervista ad un pachiderma del Cirque Franchi,
ne segna già il futuro percorso, fatto di “vitalismo, energia di corpo e
voce” e caratterizzato da continui viaggi e spostamenti: “Come un amante
insaziabile egli ha sempre cercato rapporti nuovi che scatenassero odori
e sapori diversi con cui rinvigorire il desiderio di fare arte ancora
una volta. Questo girovagare per il mondo viene immesso senza residui
nelle opere, nelle performance, nelle riviste fondate, nei musei aperti,
dando al suo fare quella polarità costante tra lo scatenamento
selvaggio, l’accumulo forsennato e il controllo accurato di ogni
linguaggio utilizzato, di ogni tecnica messa in opera”.
Nato a Rognac, sulle rive dell’Etang de Berre, nel 1942, Julien Blaine
vive tra Parigi e Marsiglia, seguendo i dettami di una vita nomade,
spostandosi con frequenza. Tra i personaggi più originali e geniali
della poesia francese, aderisce alla poesia sonora e performativa nata
con il Futurismo e il Dadaismo. Blaine ha sperimentato tutte le forme
della poesia visiva, seguendo attentamente le rivoluzioni tecnologiche
provenienti dal mondo della comunicazione: dal video all’informatica,
alla telematica; servendosi anche di mezzi di riproduzione modesti quali
l’offest, la fotocopia, la polaroid, cercando di trasformarli in
strumenti che potessero dare risultati molto personalizzati. Dal suono
al rumore, dall’urlo al sussurro, l’artista è infine approdato al
silenzio dei suoi poemes metaphysiques. Animatore di alcune riviste
d'avanguardia come “Les Carnets de l'Octéor” (1962/1963), “Approches”
(1966/1969), “Robho” (1967/1971), “Géranonymo” (1970/1975), nel 1975
fonda “Doc(k)s”, una rivista che si diffonde ben presto in Europa e che
monitora i linguaggi e le esperienze poetiche internazionali:
dall’America latina al Giappone, dai paesi dell’est agli U.S.A. fino
alla Cina.
E’ autore di oltre 13000 poemi metafisici, di diversi
cataloghi e libri. Tra gli eventi culturali da lui organizzati si
segnala “Rencontres de Poésie Sonore” (Festival d'Avignone, Francia)
1977/1978/1979, il “Festival de Poésie” di Cogolin (Francia)
1984/1985/1986, “Échanges internationaux de poésie” (Allauch, Francia)
1987, “Rencontres Internationales de Poésie in Tarascon” (Francia) dal
1988 al 1993. Ha fondato il “Centre International de Poésie de
Marseille” (C.I.P.M.) 1989, il “Ventabren Art Contemporain” (V.A.C.)
1997. Tra le collane a cui collabora si annoverano: “Zérosscopiz” (25
titoli pubblicati) 1979/1989, “Unfinitude” (20 titoli pubblicati)
1981/1982, “Les Anartistes” (4 titoli pubblicati) 1972/1988, “Les
Anthologies de l'An 2000” (4 titoli pubblicati) 1973/…, “Rencontres
Estivales de Bandol” (1 titolo pubblicato) 2001.
La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue (italiano/francese),
Julien Blaine. Favole e altre storie - fables et autres textes, che
comprende testi di Enrico Mascelloni, Nadie Agostani, Julien Blaine,
Jean-François Bory, Franck Delorieux, Henry Deluy, Stephanie Eligert,
Giovanni Fontana, Alain Frontier, John Giorno, Xavier Girard, Julie
Haas, Pierre Restany e Sarenco.
inaugurazione venerdì 18 aprile alle ore 18.
Fondazione Berardelli
Via Milano, 107 - 25126 Brescia
orari: martedì - sabato 15.30 - 19.30 - altri orari su appuntamento
ingresso libero