La monumentale video-installazione Deep Play, esposta nel 2007 alla Documenta di Kassel, e concepita su 12 schermi che attraverso un uso della tecnologia mostra come i media mettano in scena lo spettacolo e al tempo stesso cosa mette in campo l'industria del calcio per sezionare la tattica e la performance dei giocatori. A cura di Benedetta di Loreto.
Il 12 maggio alle ore 18.30 inaugura l’installazione Deep Play del celebre regista e artista tedesco
Harun Farocki. Ospitato all’interno dell’Opificio, nuova sede della Fondazione Romaeuropa Arte e
Cultura, l’installazione è presentata all’interno della settima edizione del Tekfestival, che dedica al
regista un focus sul suo lavoro, ed è esposta per la prima volta in Italia grazie al Goethe-Institut
Italien, alla DFB-Kulturstiftung e Olliver Tietz, e a qwatz.
Harun Farocki ha minato per quattro decadi la storia del cinema, esplorando l'impatto delle nuove
tecnologie dell'immagine sulla coscienza sociale e politica globale. In questa seconda retrospettiva
italiana, presenta la monumentale video-installazione Deep Play, esposta nel 2007 alla Documenta di
Kassel, e concepita su 12 schermi che attraverso uno straordinario uso della tecnologia mostra come i
media mettano in scena lo spettacolo e al tempo stesso cosa mette in campo l'industria del calcio per
sezionare la tattica e la performance dei giocatori. Deep Play analizza simultaneamente da 12 diverse
prospettive uno dei maggiori eventi mediatici degli ultimi anni, la partita finale dei Mondiali del 2006
Italia-Francia, vista da un miliardo e mezzo di spettatori nel mondo. Gli schermi si compongono del
punto di vista dell'artista, delle immagini della FIFA, di sequenze d'animazione in 2D e 3D, ricostruendo
così l'evento da prospettive inusuali.
Deep Play nasce da una collaborazione tra l'artista e Documenta 12 (Kassel), il Museo di Arte
Contemporanea di Barcellona (MACBA), DFB-Kulturstiftung Berlin, e la FIFA.
Harun Farocki è nato nel 1944, a Novy Jicin (in tedesco Neutitschein) nella parte della Cecoslovacchia un tempoannessa dai tedeschi. Ha frequentato il Deutsche Film- und Fernsehakademie Berlin (DFFB) dal 1966 al 1968. Dopo aver insegnato a Berlino, Dusseldorf, Amburgo, Manila, Monaco e Stoccarda Farocki è diventato visiting professor presso l'University of California, Berkeley dal 1993 al 1999. Ha realizzato numerosi lungometraggi, film-saggi e documentari, che sono stati premiati nei più importanti festival del mondo. Dal 1966 ha realizzato numerose pubblicazioni. Dal 1974 al 1984 è stato editore e autore di una delle riviste di cinema tedesche più importanti,
«Filmkritik» (Monaco).
Ha collaborato con numerosi filmmakers come sceneggiatore, attore e produttore. Dal
2004 insegna all'Akademie fur Bildende Kunste di Vienna, in Austria. Dal 1990 ha realizzato numerose mostre e
installazioni in gallerie e musei internazionali, tra i quali i più importanti sono: il Centre Georges Pompidou di
Parigi (1996), Kunst-Werke di Berlino (2000), New Museum of Contemporary Art di New York (2002), lo SMAK.
Stedelijk Museum voor Actuele Kunst di Gent (2002), due volte alle Generali Foundation di Vienna (2003), l'AGO.
Art Gallery of Ontario, Toronto (2003), l'International Center of Photography di New York (2003), il MACBA. Museu
d'Art Contemporaine di Barcellona, Art Basel and Miami Beach a Miami (2005), l'Index. The Swedish Contemporary
Art Foundation di Stoccolma (2006), l' ICA di Boston (2006-2007), oltre che due edizioni della Documenta di Kassel,
tra cui anche l'ultima, del 2007.
Per informazioni Fondazione Romaeuropa: tel. 06.45553050
Ufficio Stampa Nicola Roumeliotis sugarkane61@hotmail.com
inaugurazione: 12 Maggio ore 18.30
OPIFICIO
Via dei magazzini generali 20/a, Roma
Fondazione Romaeuropa Arte e Cultura
dal lunedì al venerdì dalle ore 16.00 alle 19.00