Teatro Miela
Trieste
piazza Duca degli Abruzzi, 3
040 365119 FAX 040 367817
WEB
Catodica 4
dal 21/1/2009 al 21/1/2009
040 365119, 040 567136

Segnalato da

Maria Campitelli




 
calendario eventi  :: 




21/1/2009

Catodica 4

Teatro Miela, Trieste

Rassegna internazionale di video-art. L'immagine elettronica in movimento con tutti gli aggiornamenti digitali, rimane il perno centrale di questa manifestazione, tuttavia quest'anno si abbina anche all'azione performativa. Si tratta di video-performance, una delle declinazioni possibili della dilatata sperimentazione linguitica entro cui si muove non solo la video-art, ma tutta la ricerca artistica contemporanea.


comunicato stampa

Il 22 gennaio 2009, con inizio alle ore 20, avrà luogo al Teatro Miela, piazza Duca degli Abruzzi 3, a Trieste, la IV edizione della rassegna internazionale di video-art denomimnata CATODICA, promossa dall'associazione culturale Fucinemute di Trieste, con la collaborazione del Gruppo 78 e la direzione artistica di Maria Campitelli. Il 22 gennaio è l'ultimo giorno di ''Trieste Film Festival'' nel cui ambito Catodica è inserita.

L'immagine elettronica in movimento con tutti gli aggiornamenti digitali, rimane il perno centrale di questa manifestazione, tuttavia quest'anno si abbina anche all'azione performativa. Si fa cioè video-performance, una delle declinazioni possibili della dilatata sperimentazione linguitica entro cui si muove non solo la video-art, ma tutta la ricerca artistica contemporanea. presetnanto una scelta campionatura di espressioni video, italiane e straniere, Catodica 4 si sviluppa dunque in parallelo con la produzione cinematografica con la quale presenta certo forti affinità, non fosse altro per le modalità dell'immagine in movimento che si afferma e realizza nello snodo temporale. Tuttavia le caratteristiche permangono diverse, nei fini come nei mezzi, anche se il cinema si è a sua volta appropriato dio formatio elettronici e digitali.

Il video resta uno strumento fondamentale nella ricerca espressiva ecomunicativa degli artisti di oggi, che con esso aterializzano quella voxcazione già insita nelle avanguardie del secolo scorso, al racconto che si configura nel tempo. E il racconto può signioficare molte cose, può vestirsi di simboli e metafore, come rasentare la documentazione, può essere astratto o realistico come un quadro,raccogliere emozioni,proporre visioni e particolari letture dello stato delle cose, analizzare stati d'animo, stravolgere situazioni, a seconda della spinta interiore del video-maker. E' quasi sempre di breve durata,un flash che illumiona la mente e seduce lo sugardo.

Le video-performances di questa edizione sono firmate da Angelo Pretola ni, Francesco Arena, Guillermo Giampietro.
Quella di Angelo Pretolani è liberamente ispirata all'happening ''Fall'' di Allan Kaprow. Ideata nell'originale epr due persone che interagiscono raccogliendop foglie e psrgendole lungo un percorso, nella performance di Pretolani il protagonista si sdoppia dentro e fuori del monitor; un cortocircuito trea rappresentazione e realtà. Nel video ad un certo punto il personaggio si dilegua, l'immagine cede alla realtà vissuta, rimane il performer in carne ed ossa; alla fine apre la sua valigia, facendo fuoriuscire manciate di foglie d'alloro che andranno ad oscurare il monitor. Come a dire un desiderio di concretezza a scapito della virtualità diffusa.

La video-performance dio francesco Arena è tratta da £Sospiri/Breaths, una produzione video in porgress che conosce svariatre soluzioni, abnbinando alle immagini bicromatiche - rosso il volto, giallo lo sfondo - una sempre diversa sonorizzazione. Sopno vcisi in pèrimo piano che ''respiranop'' diero un vero,esprimendo divversi dtati d'animo. Ancorauno scarto tra l'ansimantre fisicità dei ragazzi chiamati a respirare davanti alla telecamera e l'icona immateriale che diventano nella proiezione. Per catodica 4 si è scelto ''Fabio'' tra i 23 soggetti raccolti dall'artista, nella versione performativa live con un corpo danzante, quiello di Luca Zampar - coreografo e ballerino della compagnia Arearea - che traduce in ''carne viva gli stati d'animo costratti nella proiezione.''

la video-performance di guillermo Giampietro, intitolata ''Index'', si ispira all'Aleph di Borges, cioè quello che,scono il giudiziio di molti critici, viene considerato un opunto di partenza ch non trova un punto di arrivo, ma solo una direzione. Index è un contenitore che vorrebbe racchiudere tutte le cose nell'assurdo tentativo di raggiungere la totalità. La video-performance che si avvale della collaborqzione di Lara Baracetti, quale performer live, si presenta come ''la metafora sempre incompiuta di una realtà imprendibile e incontenibile in un ''presente vivente''.

E poi c'è la serie di video-proiezioni, la spina dorsale di catodica, raccolta sotto il titolo di ''Aggiornalemnti''. sio propongono infatti lavori di rtisti (alcuni non tutti) già noti al pubblico di questa rassegna, come msbedo,Rebecca Agnes, Almagul Menlibayeva, Ofri Cnaani...con l'intento di aggiornarci sul loro sviluppo creativo.

Rebecca Agnes con ''The big Bean that landed on Earth'' ribadisce ancora una volta il suo legame ai processi dellanimazione, dishiudendo un mondo in bilico tra fantascienza e rigogliosa quianto poetica immaginaziione visiva. I Masbedo, al vertice della produzione video italiana, presentano i loro leit-motiv portanti - incomunicabuilità, solitudine, disincanto...-anche in questo ''11.45.03'', titolo che indica il time-code. Un racconto, sostenuto dalla potenza delle immagini,condensato in un paradigma di verità e paradosso.
Con le metafore di ''Pathos'' e ''Inside collusion'' Ofri Cnaani (Israele)ridisegna le sue tematiche -interrelazione tra spazio e fisicità, cosrizioni che comportano tensioni psicologiche...-e ropropone le sue inconfondibili modalità espressive tra realtà e finzione. Almagul Menlibayeva con ''Kissing Totems'' abbandona la cultura islamico/animistica del Kazakhstan, suo paese d'origine, per introdurci tra strutture vetero-industriali dismesse, a seguire il viaggio di una bimba verso l'adolescenza, attraverso misteriose apparizioni e fantasmatici rituali femminili.

Tra i nomi nuovi Bruno Muzzolini con ''Anema e core'' rtrasporta nel gelido paesaggio dell'Islanda, in un'area vulcanica di severa bellezza, il calore mediterraneo della canzone napoletana. Di Davide Bertocchi proponiamo ''Atomium Odissey'', ossia l'atomo metaforico che ruota nello spazio cosmico finchè viene assorbito in esso.. ''Di-stanze'' di Angela Pietribiasi è una meditazione su un luogo abbandonato che spinge l'autrice verso un visionarismo soft,percorso da scritture che traducono il suo stato d'animo. Antonio Giacomun con la collabotrazione di Franceasca Debelli offre un video di danza sulla neve dove le immagini si fanno apparizioni di sogno. C'è poi il gruppo di artisti provenbienti dall'Albania e dal Kosovo, Eltjon Valle,Fani Zguro, diversamente documentativi di realtà dele loro terre, mentre Alban Muja assieme a Joanna Rytel intesse una breve, disincantata love-story. L'inglese Hetain Patel (di origine indiana), che ha dato l'immagine alla promozione pubblicitaria di Catodica, espone un rituale indiano ''Kanku Raga'' con cui elanbora uno stretto intreccio tra suono,corpo, percezione visiva. gerlinde Helm (Austria) lavora invece sulle possibilitò trasformiostiche del mezzo digitale, offrendoci una frenetica, frammentata visione del mondo.

C'è asnche un gruppo di rtisti locali con i lavori più recenti; Carlo Andreasi svela nell'immagine una particolare poetica dell'indefinitezza, Roberta Cianciola presenta un conciso, simbolico discorso autoreferenziale, Davide Skerlj ribadisce il suo orientamento narrativo-cinematografico, Massimo Premuda mette in atto una curiosa comparazione tra popcorn e porcellini d'India, Lucia Flego liberamente documenta un fastoso matrimonio giapponese, anacronisticamente legato ad antiche tradizioni. Infine Elisa Zurlo e Lucio Perini con l'ultimo video appena sfornato, intraprendono una ricerca sul corpo partendo dall'incontro di due diverse sensibilità artistiche.
Anche quest'anno Catodica si conclude con un concerto. E' la volta dei Port-Royal di Genova, definiti pionieri post-elettronici dalle svariate quanto affascinanti sperimetnazioni linguistiche. Si distinguono anche per evocazioni di ascendenza est europea in un auspicato connubio tea Oriente ed Occidente. Ma il più diretto legame con Catodica consiste nella presenza all'interno del gruppo di un video artista Sievo Damantakos che è considerato alla stessa stregua dei musicisti e il cui ruolo di produzione di immagini è determinante per la fisioniomia della band.

Si ringraziano per la cortese collaborazione la galleria Pack di Milano e la Davide Gallo Galerie di Berlino.

Teatro Miela
Piazza Duca degli Abruzzi 3 - Trieste

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