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Cut up (2001-2004) Anno 4 Numero 5 ottobre 2003



L’ultimo treno della notte

Andrea Campanella - Pako



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L'ultimo treno della notte e' il frutto di un lavoro durato 3 anni con il quale volevo rendere omaggio alla figura di mio padre Ermanno (1927-1997) uomo curioso, di grande sensibilita' ed intelligenza, passionale e cocciuto. Ho sottoposto la sinossi a Pako su segnalazione di Giuseppe Palumbo e le prime tavole visionate confermarono la bravura di Pako (di cui gia' avevo pubblicato UNSTUFF sul sito www.cut-up.net) e mi hanno fatto capire quanto fossimo in sintonia.

La storia in parte romanzata, e' incentrata sull'amore di Ermanno con Cristina (mia madre Mariacristina), amore fulmineo e fortemente ostacolato dal padre di lei (in verita' l'amore venne contrastato da entrambe le famiglie per la grande differenza di eta' tra i due). L'azione si svolge a Monterosso (Sp) paese delle Cinque Terre, nell'agosto del 1956, dove nella realta' mio padre lavora vacome fornaio. Reale e' anche l'amore per la boxe, il cinema, la musica, il ballo, le donne e l'avanspettacolo.

Ho cercato di raccogliere le suggestioni che provavo ogni qual volta, sollecitato da me, Ermanno detto ''Il gambero'' (per via delle gambe storte) si fermava a raccontare le sue esperienze di vita, gesticolando, mimando questo o quell'episodio, facendo le boccacce davanti allo specchio imitando i monologhi di Tognazzi, che conobbe ed amò moltissimo facendogli piu' d'una volta da suggeritore in rivista. Vero e' l'incontro con Wanda Osiris con la quale lavoro' per anni e che mi descrisse sempre come una donna eccezionale e generosa. Insomma, una vita vissuta intensamente, aspirata con gusto come le troppe sigarette (inizio' a fumare a 8 anni) che se lo sono portato via.