Overview (2006-2007) Anno 1 Numero 4 maggio 2006
Viaggio in un non luogo dove confessare il non detto
“Mandatemi le vostre confessioni”. Da questo invito è partito Post a secret, un progetto artistico che da due anni dà vita ai segreti delle persone. Un’idea, quella di Frank Warren, grazie alla quale è nato un luogo (www.postsecret.blogspot.com) dove chiunque può sfogarsi e raccontare, anche solo per una volta, le proprie confessioni. Così tra le migliaia di pagine che affollano la rete si può inciampare in questo non luogo, anonimo e nascosto. È come percorrere una strada dove mille segreti prendono il posto di mille volti, qui non vedi il colore degli abiti ma gli angoli più bui della memoria delle persone. Esiste, in una parola, uno spazio per condividersi anonimamente.
Così, chiunque può sfogarsi e esprimere in modo creativo, con dei veri e propri artwork, sentimenti chiusi e mai nati, perversioni, rimpianti, rimorsi, desideri mai realizzati. Frank Warren riceve collage, fatti di ritagli di giornale, di fotomontaggi, di semplici fotografie, di disegni completati da una o più frasi che prendono forma in una cartolina, non digitale ma cartacea. Sembra strano ma è proprio così. La velocità, la frenesia, la possibilità di comunicare, quasi in tempo reale, attraverso internet lasciano il posto alla calma e alla riflessione. Per esprimere una confessione serve un pennarello indelebile, non più una tastiera. Diventa protagonista la carta, quella che si può annusare, toccare e che garantisce l’anonimato in modo assai più efficace di qualsiasi trasmissione di dati digitale. La grafia, unico indizio per risalire al mittente, ristabilisce una comunicazione tradizionale, si trasforma adattandosi alla rete e riempie le pareti cartacee di questo non luogo on-line.
Le migliaia di cartoline che in due anni sono arrivate all’indirizzo di ‘Frank’ – PostSecret 13345, Copper Ridge Rd, Germantown, Maryland USA 20874-3454 – danno la misura del successo di questo progetto artistico che già ha conquistato la sua versione cartacea. Un libro (acquistabile on-line al sito www.postsecret.blogspot.com) raccoglie infatti tutte le straordinarie confessioni anonime di vite ordinarie.
Ogni domenica il sito viene aggiornato e si può curiosare tra le pagine sempre animate da nuove ombre di vecchi fantasmi, da parole efficaci, forti e in grado di provocare una reazione emotiva. Si può quasi scorgere il volto di quella donna che scrive: “Il giorno del mio matrimonio guardavo il fratello di mio marito e sapevo che era al posto sbagliato”. È facile intravedere quella ragazza che dice: “Invidio la forza di volontà delle anoressiche”. Si percepisce la infelicità dell’anonima che desidererebbe essere “cieca” per non doversi guardare allo specchio. C’è spazio anche per la tristezza che lascia al posto alla felicità: “Per la prima volta da quando ero bambino sono felice. Ho 28 anni”; per piccole ripicche: “Sono di New York ma odio segretamente gli Yankees. Adoro quando perdono”; per grandi dolori: “Mi odio per averti dato le mie perversioni, ogni volta che facciamo l’amore una parte di me muore”.
PostSecret offre anche un conforto a chi ha avuto un segreto che ha condizionato un’esistenza. C’è chi ha subito una violenza sessuale, chi è stato condizionato dall’obesità, figli che hanno bisogno di un genitore, o genitori che rivogliono i propri figli. Gente profondamente insoddisfatta che pensa al suicidio può trovare un conforto e un supporto contattando una hopeline. Un numero verde consente, infatti, al visitatore del sito di poter parlare con qualcuno che può aiutarlo, anche solo con una parola.
È chiaro che l'elemento dominante di PostSecret sia la partecipazione umana, la solidarietà, la voglia di condividere gli altrui segreti. Ciò che a primo sguardo potrebbe sembrare un'esibizione dell'io è piuttosto la voglia di avere un rapporto con gli altri. E per farlo molte persone hanno scelto questo non luogo; un luogo di transito, fatto di relazioni fugaci e non durature che non si coniugano né al passato né al futuro. Un non luogo dove i destini si incrociano e si condividono anonimamente per una sola volta.