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Janus (2006-2010) Anno 7 Numero 20 giugno-dicembre 2006



20100, Milano, (I)

Francesca di Nardo



anywhere, anytime, here, now


On the cover: a detail of the work by Michelangelo
Pistoletto Ritratto di Michael Schumacher (2004)
original photo Michael Compte
Editorial page and thematic section introduction:
special project by Fabien Verschaere
Editorial | p. ii - iii

Thematic Section
I
MEDIATED MAN

WE ALL LIVE IN A RED, RACING MACHINE | p. 3
Nicola Setari talks to Jean Todt, team manager of
Ferrari, about the Ferrari way of living.
Works by Bertrand Lavier

THE HOLY GRAIL OF CONSCIOUSNESS
| p. 7
DER HEILIGE GRAL
DES BEWUflTSEINS | p. 11
Late Stanislav Lem was a scientist, writer and futurologist. He expresses his doubts on the matter of Artificial intelligence in this interview with Hans Ulrich Obrist.

THE BRAIN'S ELECTRIC TOOLBOX | p. 14
DE ELEKTRISCHE GEREEDSCHAPSKIST VAN
HET BREIN | p. 17
Chris van der Linden implants electrodes into the brain to regulate bodily functions. An interview by Marleen Wynants.

MATTHEW BARNEY'S NARRATIVE MACHINES | p. 21
This essay on artist Matthew Barney by scientist Luc Steels focuses on Barneyís movie Drawing Restraint 9 and his fascination for organisms in transitory state.

WHAT IS A MEDIUM? | p. 32
QUíEST-CE QUE CíEST UN Me'DIUM | p. 33
Re'gis Debray defines the concept of ëmediumí on the outlines of the discipline mediology.

DOUBLE POINTS: + | p. 35
DOUBLE POINTS: + | p. 41
It is the title of a multimedia dance performance of choreographers Emio Greco | PC in collaboration with Hanspeter Kyburz. Tobias Kokkelmans dissects the different layers of the performance.

THE AUTOMOBILES OF LARTIGUE, YOSHIYUKI AND HENSON | p. 47
LE AUTOMOBILI DI LARTIGUE, YOSHIYUKI E HENSON | p. 51
Browsing through his collection of nude photography books, Alessandro Bertolotti pauses at erotic photography in which cars are the protagonists.

THE NATURAL DEVELOPMENT OF COMPUTERS | p. 55
DE NATUURLIJKE EVOLUTIE VAN COMPUTERS | p. 58
Marleen Wynants meets Toshitada Doi of Sony and his entertainment robots on the AI playground.

HOW DOES THE FUTURE NEED US? | p. 63
IN CHE MODO IL FUTURO HA BISOGNO DI NOI? | p. 67
Philosopher Sebastiano Maffettone, inspired by the video of Elisabetta Benassi, E tutti morimmo a stento, interrogates the evolution of bio-technologies.

DYNAMISM AND SPEED IN FUTURISTIC COOKERY | p. 72
DINAMISMO E VELOCITA' DELLA CUCINA FUTURISTA | p. 73
The futurist kitchen of Marinetti inspires Chiara Vigo to reflect on itís actuality today.

THE TWO OBSTRUCTIONS | p. 77
Nicola Setari has a talk with artists Cesare Pietroiusti and Rene Gabri around an unusual and playful course they gave this spring at the IUAV University in Venice.


Cult City
II
MILANO

Introduction | p. 1

Milan, a hotbed of creativity? | p. 2
Milano, fabbrica della creatività | p. 5
Chiara Agnello

20100 Milan (I) | p. 29
20100 Milano (I) | p. 32
Francesca di Nardo

Pink is the new black | p. 43
Paola Nicolin

Rethinking Milan | p. 48
Ripensare Milano | p. 51
a dialogue with philosopher Carlo Sini

Architecture as a metaphor | p. 55
by Francesco Garutti

Machine Ethics and Bioenginering of the Soul | p. 57
Etica delle machine e bioingegneria dell'anima | p. 60
an interview with Emanuele Biondi, one of the fathers of bioenginering in Italy

Cum' again | p. 62
Cum'again | p. 66
a text by Rolf Quaghebeur on the graffiti art of the Ghent city collective Cum

Progressive cultural clusters: toward a culture-led view of post-industrial economic development | p. 69
Economist Pier Luigi Sacco presents his views on succesful cultural models for post-industrial cities

The secret traces | p. 74
an interview with Francesco Iodice by Luca Molinari

III

BERLANGER_MAES
The enchanted loom | p. 3
H e t b e t o v e r d w e e f g e t o u w | p. 9

VITONE_IOVANE
I m m a t e r i a l g e o g r a p h i e s | p. 15
G e o g r a f i e i m m a t e r i a l i | p. 19

SAILSTORFER_FRIEDEL
U n d s i e b e w e g t s i c h d o c h ! | p. 23
Ti s c h r eden | p. 31

HUYGHE_OBRIST
A s e l f p o r t r a i t w i t h i c e b e r g s | p. 33
C e l e b r a t i o n Pa r k | p. 39
C e l e b r a t i o n Pa r k | p. 43
Hans-Ulrich Obrist in conversation with Pierre Huyghe and a tale by novelist Frederic Tuten

ROBIJNS_DE BAETS
The Franke n s t e i n i d e a : We d o s o m e t h i n g a n d ' i t ' s a l i v e ' | p. 47
De Franke n s t e i n g e d a c h t e : We make n i e t s en i t ' s a l i v e | p. 51
An interview with Gert Robijns and Jan Boelen by Isabelle De Baets

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Mark Wallinger, Ecce Homo, Foto © Claudio Abate

Bert Theis, Untilted/Untitled, light

Foto Giancarlo Brunetti

La Milano della creativita' e della cultura osservata attraverso le attivita' e le iniziative di privati e associazioni offre di se' un'immagine positiva e ottimistica, data la vitalita' e la qualita' dei progetti che queste realta' hanno saputo nel tempo attivare, promuovere e gestire. Dai grandi mecenati privati legati al mondo della moda alle associazioni no-profit il livello dell'impegno nella costruzione di una progettualita' e' notevole e si concretizza in eventi che pur avendo una temporalita' determinata si inseriscono in un articolato percorso di ricerca e promozione.
Non si tratta qui semplicemente di fare la conta delle mostre, delle conferenze e degli spettacoli tenutesi nell'ultimo anno, ma di individuare e indagare invece la precisa volonta' e consapevolezza di questi privati di intessere relazioni e di porsi come interlocutori attivi ed attenti delle esigenze culturali del pubblico. Per molti e' una scelta programmatica quella del rapporto con Milano attuato e ricercato attraverso forme differenti, ogni volta confacenti alle differenti occasioni.
Un'osservazione va fatta fin da subito e riguarda la convinzione condivisa sulle potenzialita' creative ed intelletuali di Milano, citta' che deve sapersi imporre come protagonista della contemporaneita'. Dopo anni di sterili individualismi e discorsi privi di risvolti pratici, la situazione sta evolvendo velocemente, tutte le parti in causa consapevoli del rischio di un declassamento nel circuito culturale ed artistico internazionale si stanno attivando per gettare le fondamenta di un sistema dell'arte, espressione ricorrente nelle dichiarazioni e nelle risposte dei nostri interlocutori. La nascita di realta' come Start o gli esempi di associazioni come Xing ed Undo.net sono sintomatici e paradigmatici di questa tendenza.

Start e' l'associazione che riunisce ventiquattro delle piu' importanti e interessanti gallerie d'arte contemporanea della citta'. Nata nell'autunno scorso come manifestazione espositiva durante la quale sono state concordate inaugurazioni comuni e aperture straordinarie, l'iniziativa e' stata accolta con approvazione di pubblico e critica. Si sentiva in effetti la mancanza di decisioni di questo tenore: le capitali dell'arte contemporanea gia' da anni adottano il sistema delle inaugurazioni congiunte, modalita' operativa che permette e facilita non solo l'affluenza e la partecipazione del pubblico, ma soprattutto rende effettive e praticabili le possibilita' della collaborazione e dell'interscambio.
Dopo il primo appuntamento l'operazione si e' ripetuta agli inizi di aprile in occasione del Miart. Inoltre le gallerie dell'Associazione Start si sono presentate al pubblico per una prima mostra comune Start@hangar, a cura di Giorgio Verzotti, allestita dal 31 marzo nel coinvolgente spazio dell'Hangar Bicocca di viale Sarca, segno evidente della volonta' di consolidare i rapporti di scambio e collaborazione fin qui instaurati.

Intenzionate a intraprendere un percorso di solida interazione sono anche le venti associazioni cittadine che nel mese di aprile hanno partecipato ad InContemporanea, la rete dell'arte l'iniziativa promossa della Provincia di Milano per dare visibilita' alle realta' culturali ed artistiche della citta'.
Nell'ambito del progetto tante mostre, pubblicazioni ed incontri come quello promosso da Undo.net dal titolo Spazio pubblico e arti per lo sviluppo di un'identita' culturale condivisa, pensato come momento di conoscenza e presentazione reciproca, ed al pubblico, delle tante realta' artistiche operanti sul territorio. L'organizzazione dell'evento si inserisce nel piu' vasto progetto di Undo.Net, network di cultura contemporanea creato come spazio di relazione, scambio ed informazione per l'arte e dell'arte contemporanea. Nato a Milano come progetto artistico di Premiata Ditta ( Anna Stuart Tovini e Vincenzo Chiaranda' ) il sito internet www.undo.net e' divenuto nel corso degli anni un punto di riferimento imprescindibile per addetti ai lavori ed appassionati grazie alla capillarita' e varieta' dei servizi e delle informazioni raccolte ed irradiate. Il sito e' inoltre il punto di raccolta di un ricco universo di progetti e iniziative, e' il luogo fisico e virtuale degli incontri e degli scambi di un'ampia rete di contatti, che unisce curatori, critici ed artisti oltre che musei e spazi per l'arte contemporanea in tutta Italia.

Altro network di riferimento nel panorama culturale cittadino, ma non solo, e' quello dell'associazione Xing costruita sull'unione di professionalita' diversificate con competenze e interessi nei molteplici campi delle arti performative e visive, dei nuovi media e della comunicazione. Gli animatori di Xing sono stati tra i primi sostenitori di progetti interdisciplinari, presentati a Milano allo Spazio Lima, luogo di produzione culturale improntato marcatamente al mondo dell'arte contemporanea che si e' saputo creare un pubblico affezionato ed attento, altamente specializzato, flessibile all'intermittenza della programmazione e sensibile alle sue suggestioni. Mostre, presentazioni di libri, appuntamenti musicali e preformativi sono stati sempre incentrati sulle novita' in ambiti artistici e territori culturali praticamente inesplorati da altri nel contesto cittadino. Xing puo' essere considerata una delle realta' piu' significative del territorio milanese ed internazionale proprio per la sua costante tensione alla sperimentazione e alla ricerca, concretizzata inoltre nei due festival che organizza annualmente: Netmage, dedicato alle arti elettroniche e ai new-media e F.I.S.Co. il festival internazionale sullo spettacolo contemporaneo.

Il tema dell'interdisciplinarita' e della sperimentazione multimediale e' centrale in moltissime delle manifestazioni e degli eventi piu' innovativi svoltisi in citta' negli ultimi tempi. Tra i tanti vanno segnalati per la qualita' dei contenuti e dei contributi artistici, le proposte di Circular-Domus e l'ormai triennale esperienza di Pause.
Pensare lo stadio di San Siro come luogo della socialita' e del divertimento liberamente fruibile al pubblico in ogni suo spazio e' stata l'idea di Stefano Boeri, direttore della rivista Domus, per Circular l'iniziativa che l'anno scorso per una notte ha aperto lo stadio alla citta' rendendolo abitabile dal tramonto all'alba. Durante la serata gratuitamente offerti al pubblico incontri, performance e proiezioni con l'intervento e la partecipazione di artisti di livello internazionale, Matthew Barney su tutti.
Il Duomo di Milano, altro luogo simbolo della citta', ha fatto da suggestivo scenario alle due passate edizioni di Pause, l'iniziativa curata dall'associazione Artache in collaborazione con il Duomo di Milano e l'Arciprete della Cattedrale, con la direzione artistica di Don Luigi Garbini. Pause e' un appuntamento dedicato alla riflessione spirituale, alla multimedialita' e alla interdisciplinarieta' che ha riunito fino ad oggi artisti e musicisti come Bill Viola, Mark Wallinger, Karlheinz Stockhausen, Shirin Neshat e Bill T. Jones. Il titolo scelto dagli organizzatori Pause, e' un invito alla citta' a fermarsi a pensare e riflettere a partire suggestioni dell'arte e della parola.

Naturalmente l'azione culturale dei privati vanta in citta' presenze di livello internazionale legate ai grandi gruppi della moda e dell'imprenditoria che hanno presentato negli ultimi anni il meglio dell'arte contemporanea. Mentre la Fondazione Prada e la Fondazione Nicola Trussardi sono ormai realta' consolidate, lo spazio Pirelli dell'Hangar Bicocca, che dopo avere inaugurato nell'autunno 2004 con l'installazione monumentale di Hanselm Kiefer I 7 palazzi celesti (ora permanente) ha esposto al pubblico le opere di Mark Wallinger e Marina Abramovic, si pone come uno dei nuovi motori della promozione artistica nazionale con l'ambizione di diventare lo spazio del contemporaneo a Milano.
La Fondazione Arnaldo Pomodoro dedita soprattutto alla scultura contemporanea ha aperto in gennaio negli ex-spazi industriali in zona Tortona la nuova sede, con l'imponente e museale esposizione La scultura italiana del XX secolo, un successo indiscutibile di pubblico. Ora prosegue la sua programmazione focalizzando l'attenzione sui maestri del novecento con la personale di Gastone Novelli in primavera ed in autunno quella su Jannis Kounellis.
La Triennale, invece, punta decisamente ad accreditarsi come lo spazio privilegiato per il mondo dell'architettura, del design e dell'arte contemporanea grazie soprattutto a esposizioni importanti come le retrospettive dedicate ai maestri designer italiani Joe Colombo e Gaetano Pesci, all'architetto Emilio Ambasz e ad Andy Warhol e Keith Harring, ad una puntale politica di ridefinizione dell'immagine e a scelte dal forte impatto pubblicitario come l'apertura del Coffee Design e del Fiat Cafe' La Triennale.
In diretto contatto con la dimensione pubblica dell'opera d'arte sono: In Alto e il Premio Diesel Wall. In Alto. Arte sui ponteggi e' un'iniziativa promossa dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia, che dal 2002 ha deciso di dedicare gli anonimi spazi delle impalcature di edifici in restauro all'arte pubblica selezionando progetti di artisi contemporanei a partire da Carla Accardi fino ai giovani italiani piu' interessanti come: Stefano Arienti, Paola Di Bello, Ottonella Mocellin, Marcello Maloberti, Luca Vitone e Flavio Favelli.
Aperto, invece, alla creativita' piu' giovane e' il concorso Diesel Wall indetto ogni anno dal marchio Diesel che offre al vincitore, Gianni Caravaggio e Davide Bertocchi tra gli altri nelle passate edizioni, la possibilita' di realizzare un lavoro di notevoli dimensioni sulla imponente parete di una palazzina affacciata sulle colonne di San Lorenzo, luogo chiave del divertimento notturno milanese.

Infine un accenno alla coraggiosa attivita' di IsolaArtCenter, l'associazione creata cinque anni fa da artisti e critici per promuove un'arte indipendente, ma affezionata al dialogo piu' diretto e vivo con il pubblico. Insediatasi negli spazi occupati della Stecca degli Artigiani nel cuore dello storico quartiere Isola, ora e' a rischio scomparsa per la demolizione dello stabile, nei suoi spazi intanto tante mostre ed incontri con presenze eccellenti come: Tania Bruguera, Carlos Garaicoa, Marjetica Potrc.
La Milano della creativita' e della cultura di privati e associazioni si presenta cosi', ambiziosa e determinata, speriamo sia solo l'inizio.