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Sofà (2009-2011) Anno 4 Numero 12 settembre-novembre 2010



Risate dall'Aldila'

Annarita Guidi

Tra fantasmi e ironia al via l'atteso festival internazionale del film di Roma



Trimestrale dei sensi dell'arte


SOMMARIO SOFA’n. 12

Cronache d’arte 8
Lo strano caso dell’Expo meneghino

Fotografia 10
Gianni Giansanti, osservatorio sul mondo

Esposizioni in Italia e all’estero 12
Rauschenberg a Varese, Monet a Parigi

Eventi/1 16
Unità d’Italia, la dipintura dell’indipendenza
Il prologo della solidarietà nazionale
Le interviste possibili: Garibaldi, un eroe inutile?

Eventi/2 25
Mika Ninagawa, tsunami cromatico
Festival del film di Roma, risate dall’Aldilà

Eventi/3 30
Biennale architettura, schizzi dal domani

Grandi mostre/1 34
Renato Guttuso, il pittore che rinnovò l’arte moderna

Grandi mostre/2 38
Roberto Stelluti, grafica esistenzialista

Conversando sul sofà 42
Michela Murgia, amore e dolce morte

Un caffè con 48
Achille Bonito Oliva, il comico contemporaneo

Il corpo dell’arte 52
Meloniski da Villacidro, dalla pietra alla fiaba

L’arte prende corpo 58
Octavia Monaco, disegnare è l’unica certezza

I luoghi del bello 61
Castello di Ama, incontri nel Chianti

L’arte del libro/3 66
Flaminio Gualdoni: la carta in Europa

Speciale 150 68
Un omaggio alla nostra storia, viaggio nel catalogo Editalia

Freschi di conio 72
Tre monete per l’unità, i valori della nazione

Comunicare ad arte/1 76
Istituto nazionale tributaristi, la cultura dei conti

Comunicare ad arte/2 78
Art for businness forum, se i manager scoprono le arti

A regola d’arte 81
Art passion, un Mediterraneo di fermenti

I mestieri dell’arte 84
Laboratorio Lignarius, i segreti delle mani

Il motore dell’arte 87
Eni, energie per il futuro

In cassaforte 90
L’angolo del collezionista: giuste rarità

Cose dell’altro mondo 92
Jovana Stokic, suggestioni dalla ex Jugoslavia

Il cammeo di Adiem 96
Emilio Greco, immagini d’amore
ARTICOLI DAGLI ALTRI NUMERI

Walter Pedullà, vent’anni di ostinazione
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n. 13 dicembre 2010 - febbraio 2011

Ettore Spalletti, il silenzio del colore
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n. 10 dicembre 2009 - febbraio 2010

Il corpo dell'arte: Laura Marcucci Cambellotti
Maria Luisa Prete
n. 9 settembre-novembre 2009

Cose dell'altro mondo. Quando arabo non vuol dire Islam
Martina Corgnati
n. 8 maggio-luglio 2009

Coerenza innovatrice
Valerio Di Gravio
n. 7 febbraio-aprile 2009



Una risata ci seppellirà?
È questa la domanda con cui i cinefili dovrebbero fare i conti in attesa della nuova edizione del festival internazionale del film di Roma. La congiuntura di questo 2010 sembra, infatti, curiosamente sbilanciata tra due opposti apparentemente inconciliabili: la morte e la risata. Ma andiamo con ordine: la manifestazione promette la consueta parata glamour, quest’anno affidata ad artiste come Keira Knightley (risposta romana alla Natalie Portman a Venezia con “Black swan”?) e Nicole Kidman. La prima interpreta il film di apertura, “Last night”, esordio della regista iraniana Massy Tadjedin incentrato sulla coppia e la fedeltà. La Kidman compare nell’inedita veste di produttrice per “Rabbit hole” di John Cameron Mitchell, di cui è anche interprete insieme ad Aaron Eckhart. Anche qui, una coppia alla prova: non si tratta di tradimenti, ma della morte di un figlio.
Già, la morte. Sembra aleggiare come una presenza sulle architetture di Renzo Piano, pronte ad ospitare la folla festivaliera. Questa edizione raccoglie infatti un sinistro numero di omaggi funebri: a Suso Cecchi d’Amico va il Marc’Aurelio d’oro alla carriera, che sarà consegnato da Mario Monicelli ai figli della sceneggiatrice che ha firmato capolavori come Ladri di biciclette. Competizione e delitto sono al centro di “Crime d’amour”, l'ultimo film di Alain Corneau (Le deuxième souffle), di cui il festival ha comunicato l’inserimento in selezione ufficiale subito dopo la scomparsa del regista.
E ancora, la sezione Occhio sul mondo, Focus è dedicata all’estremo Oriente. Con un certo eloquente ritardo rispetto alle tendenze della cinematografia mondiale (già riorientata a Sud, al mondo latino e latinoamericano, come emerge anche dall’ultimo festival di Venezia), spazio allora all’immenso Akira Kurosawa e alla versione restaurata di “Rashomon”, proiettata per il centenario della sua nascita. E un ulteriore omaggio: a Satoshi Kon, maestro dell’animazione giapponese, anche lui recentemente scomparso. Poi c’è Ugo Tognazzi. Un (altro) fantasma. La sua indimenticabile, contorta comicità. L’artista sarà ricordato con il documentario Ritratto di mio padre (realizzato dalla figlia Maria Sole), cui si affiancano delle pillole (sic) delle sue interpretazioni, proiettate prima di ogni film. Morte e risata.
Intanto, Venezia si è chiusa con le dichiarazioni di Marco Müller, che ha denunciato come e perché critici, media, produttori e distributori “di regime” cerchino di mantenere le loro posizioni contro l’onda anomala del web, dalle riviste alla condivisione di contenuti. Che, secondo altra critica e altro pubblico (forse non gli stessi del festival) e secondo lo stesso Müller, sta per spazzare via, leggi censura permettendo e senza bisogno di battaglie, ogni traccia di Ancien regime. Magari con una grassa risata, proprio come in un film di Tognazzi.

La manifestazione
Sergio Castellitto presidente della giuria nella quinta edizione

A presiedere la giuria del festival, dopo il no di Tornatore, è stato chiamato Sergio Castellitto, mentre gli altri giurati sono la giornalista Natalia Aspesi, il regista Ulu Grosbard, lo scrittore Patrick Mc Grath, il regista Edgar Reitz e Olga Sviblova, direttrice del museo delle Arti multimediali di Mosca. Nella selezione ufficiale competono per il Marc’Aurelio d’oro (attribuito al miglior film e ai migliori interpreti maschile e femminile) 16 pellicole. Nessuna novità sostanziale nelle sezioni collaterali: L’altro cinema-extra raccoglie film indipendenti e documentari, mentre Alice nelle città presenta 14 pellicole giudicate da una giuria di giovani. Occhio sul mondo Focus si concentra sul cinema e la cultura giapponese.
Dal 28 ottobre al 5 novembre, Auditorium parco della musica, viale Pietro de Coubertin 30, Roma. Info: 0640401900; www.romacinemafest.it.