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29/3/2011

Andrea Boldrini e Persone e Personaggi

Galleria Zamenhof, Milano

Andrea Boldrini - Orizzonti di attesa

A cura di Virgilio Patarini

Nota introduttiva
Instabilità, estro che deborda dalle tele e ti avvolge: alla geometria data dalla spatola, non casualmente quella utilizzata dai muratori, si associano esplosioni di colori brillantemente cupi, che creano paesaggi emotivi di forte impatto. Le spatolate sono violente ed i colori laceranti, contrastanti, abbaglianti, tetri si fondono perfettamente tra loro ed aggrediscono la tela nel tentativo di uscirne, di non essere limitati. La mancanza di titoli, lascia spazio alla libera interpretazione ed al conseguente timore di non vedere ciò che è, bensì ciò che si è.

Quadri che sono specchi dell’anima di chi li osserva, più che di chi li ha dipinti. L’accenno di forme e l’assenza di titoli e di conseguenti indicazioni su ciò che dovrebbe essere visto crea tensione, accentuata dall’uso improprio delle tecniche e dei colori e dalla mancanza di limiti. I pochi margini tracciati vengono regolarmente scavalcati e l’inquietudine ne trae nutrimento.

Le emozioni sono forti e contrastanti. L’uomo, la solitudine, l’esistenza… Il rapporto tra l’uomo ed il mondo, il rapporto tra simili, l’uomo di fronte all’universo ed alla universalità, l’uomo solo al cospetto della vita e dei suoi enormi problemi.

La difficoltà di vivere, il tormentato rapporto tra il grande amore per la vita e le sofferenze che la vita stessa ci procura. Soli alla nascita come nella morte, soli negli intimi problemi alla ricerca di insperate soluzioni. Un pessimismo esistenziale che si scontra quotidianamente con una enorme ammirazione per il mistero della vita e la magnificenza del creato e delle creature.
Barbara Peres

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Persone e Personaggi

A cura di Rosamaria Desiderio e Cristina Stashkevich

Opere di: Paloma Almela, Andrea Silicati, Massimo Sottili, Luciano Valensin, Lyudmilla Vasilieva

Nota introduttiva

Luci della ribalta su uno straordinario defilè di accattivanti umanità che giocano interagiscono e provocano chi assiste . Persone o personaggi? In qualunque caso sulla tela troviamo delle performance, rappresentazioni di ciò che si è o si desidera apparire. Declinazione di un eterno dilemma? No, piacevole, ironica passeggiata tra caratteri,emozioni, superfici e profondità degli animi umani. In atmosfere oniriche,emergono i volti e le figure di Luciano Valensin il quale propone immagini in cui persona e natura si fondono completamente. Grazie all’uso di una tecnica con cui lo stesso segno e lo stesso colore si fondono per rappresentare donne e natura si ottiene come risultato volti che diventano fiori e paesaggi e natura che rappresentano le caratteristiche umane di voluttà e lusso. Proseguendo ci si imbatte nelle seducenti donne di Massimo Sottili. Bellissime, sensuali , irraggiungibili, in competizione con le fanciulle o donne maliziose di Paloma Almela. Toni decisamente diversi quelli delle raffigurazioni di Andrea Silicati,e Lyudmila Vasilieva i quali attraverso un sottile gioco di rappresentazione astratto-figurativa lasciano emergere sulla tela straordinari volti e persone a dall’ atteggiamento assorto, drammatico, in attesa. Simulazione o verità? Rosamaria Desiderio

Inaugurazione 30 marzo ore 18

Galleria Zamenhof
via Zamenhof, 11 - Milano
Dal mercoledì al sabato dalle ore 11 alle 13 e dalle 14 alle 18. Domenica dalle ore 14 alle 18. Lunedì e martedì chiuso.
Ingresso libero

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