No Signal Found affronta fra le righe questioni impellenti, dagli effetti collaterali della Societa' dello Spettacolo, al problema dell'identita' nella societa' multiculturale, passando per i conflitti di religione. Fra il divertito e il costernato, interroga le proprieta' e gli utensili della nostra societa' ultracontemporanea, globalizzata e tentacolare, e se ne appropria senza ritegno.
a cura di Bérénice Saliou
« No signal Found »
Testo critico e di presentazione di Berénicé Saliou
Una parabola al muro della galleria sbatte inutilmente contro la parete. Come in preda al panico, gli asciuga-capelli s’accendono e si spengono a caso, e l’aria che l’uno emette sposta continuamente gli altri. Mani contratte premono senza posa i cappucci di altrettante biro, facendone entrare e uscire la punta. Da un megafono, un codice misterioso si diffonde a intervalli regolari, mentre un televisore rivolto contro il muro emette ostinatamente il brusio sonoro di segnale assente. Da un lato all’altro dello spazio, i feticci tecnologici del nostro quotidiano in rete e sovra-connesso entrano in azione e si rispondono a vicenda, generando una sorta di cacofonia.
Questa prima personale di Younes Baba Ali elettrizza. Irritata e maltrattata, la pazienza del pubblico viene messa alla prova perché niente va come dovrebbe; o, piuttosto, tutto va male e, come plagiati, gli oggetti sembrano affrancarsi dal giogo della funzionalità. In preda alla
No Signal Found affronta fra le righe questioni impellenti, dagli effetti collaterali della
Younes Baba Ali
Younes Baba Ali è un artista versatile. Le sue tecniche sfidano l’incasellamento, includono media così diversificati come le nuove tecnologie (d’altronde ormai nuove più che altro di nome) e il sonoro, passando attraverso il video, la fotografia, o l’installazione. L’uso del multimediale e delle tecnologie dell’informazione, peraltro, non è affatto segno di approvazione incondizionata, di giustificazione della tecnica fine a se stessa. Sembra trattarsi, viceversa, di un instancabile sforzo di logoramento, che ha quasi della strategia bellica: « per mettere in discussione un sistema, occorre cominciare con il penetrarvi», Artista/ingegnere, Baba Ali si serve quindi delle potenzialità del contemporaneo per tentare di afferrarne la complessità, di interrogarsi sui suoi meccanismi e di sottolineare le sue disfunzioni in maniera sempre sottile e spesso ironica.
Bérénice Saliou
Bérénice Saliou è una curatrice indipendente operante a Marsiglia. Ha conseguito il Master in Curating del Goldsmiths College di Londra e si occupa di vari progetti d’arte in Francia e altri paesi. Particolarmente attiva in Marocco, collabora regolarmente con riviste specializzate, fra le quali Universe in Universe, Arte Contexto , Catalogue Magazine.
Inaugurazione 21 April 2011, 7:30 pm
ARTECONTEMPORANEA space gallery bruxelles
22, rue des chevaliers 3 th, Ixelles -1050 Bruxelles
open Tuesday - Friday: 4:00 pm - 8:00 pm or by appointment
free entry