Velan Centro Arte Contemporanea
Geometrie del caos. Una antologica dell'artista (1927-2007) con una selezione di opere degli anni 1955-1968. Si tratta di una fase che privilegia le tecniche della cera e china su carta, con temi che alludono all'impatto che la televisione e i nuovi media, provocano sull'uomo.
Dal 3 al 27 maggio 2011 Willy Darko curatore della mostra, presenta al Velan Centro Arte Contemporanea di via Saluzzo 64, una antologica dell’artista Piero Lerda (1927 - 2007) con una selezione di opere relative alla sua produzione degli anni 1955 -1968.
Si tratta di una fase creativa che privilegia le tecniche della cera e china su carta, sia nei Profili sia nella serie degli Schermi, un tema che allude all’impatto che la nascita della televisione, e tutto l’immateriale cosmo dei nuovi media, provocano sull’uomo, come azione modificatrice della percezione ottica sui processi cognitivi personali e sociali.
Piero Lerda anticipa di venticinque anni il “medialismo” e, nelle parole di Giovanni Cordero, “la ricerca, che ha un forte nucleo etico, prende l’avvio dai lavori monocromi della metà degli anni cinquanta dove abbandona via via ogni tentazione figurale, sperimentata precedentemente, per approdare ad una sintesi astratta di segno, forma, colori, contenuti”. Gli interni degli studi televisivi diventano Interni-flash, “aperture luminose che diventano paesaggi - mito” e gli esseri umani subiscono una metamorfosi sino a diventare Uomini - schermo, come li definì nei suoi titoli lo stesso artista.
Le opere esposte, raccolte sotto un titolo generale di Pagine di Diario, offrono al fruitore una riflessione “sul pulsare frenetico di una società massificata che accentua la disgregazione di una visione dell’uomo ormai privo di centralità, svaporato in un intrico assurdo di frammenti segnici, lacerato in una irriconoscibile condizione di umanesimo allo sbando...” (Ivana Mulatero), in una rappresentazione sospesa, come scrive Lerda “di silenzi e di attese misurate al secondo”.
Forse vale la pena concludere questa presentazione proprio con le parole dell’artista:
“L’uomo coinvolto in questo mondo subisce le regole del gioco in atto, rimanendone intrappolato e affascinato al tempo stesso. Tentando di rappresentare graficamente e pittoricamente queste realtà in forma di un Diario quasi quotidiano, le pagine o le tele lasciano avvertire di volta in volta un senso di denuncia o una pura testimonianza, una partecipazione o un rifiuto: e’ il mio modo di essere socialmente impegnato nel mio tempo”.
Catalogo mostra a cura di Willy Darko, testi di Ivana Mulatero e Giovanni Cordero.
Inaugurazione: martedì 3 maggio ore 18,30
Velan Centro Arte Contemporanea
via Saluzzo, 64 Torino
Orari di visita: dal martedì al venerdì dalle 16.00 alle 19.00 e il sabato su appuntamento.