Galleria Antonia Jannone Milano
In mostra tre serie di disegni dell'artista, la prima iniziata durante un soggiorno a Dublino, la seconda con oggetti dell'universo milanese dell'artista, e la terza eseguita l'estate scorsa nel suo giardino.
“Nel 2009 sono stata invitata alla Royal Hibernian Academy a Dublino,
avevo deciso di non portare con me niente altro che un po’ di
materiale per disegnare. Dublino è una città che conosco, lì lavoro
con la Rubicon Gallery; amo l’Irlanda. Mi è stato messo a disposizione
uno studio nuovissimo, diverso dalla mia idea di studio, pareva una
cucina: un bellissimo lavandino con rubinetto miscelatore supermoderno
e degli armadi a muro di formica bianca chiusi a chiave (erano vuoti
ma si erano perse le chiavi). C’era anche un cestino molto grande per
buttare la carta, un tavolo malsicuro e una sedia: era proprio quello
che ci voleva. Nel giro di pochi giorni in quella stanza si è
ragrumato il mio universo dublinese.
Con piccole cose raccolte in giro ho rincominciato a fare quello che
sembra essere la mia natura: arrangiare le cose, organizzare piccoli
paesaggi di oggetti e relitti, costruzioni come piccole fortezze,
architetture in miniatura, e mi sono messa a disegnarle semplicemente
con un pennino nero o con matite colorate.
Poco a poco, con le matite ho trovato il mio tratto, e con il pennino
un modo di rendere i volumi. Questi disegni li ho fatti su dei
quaderni e su dei fogli grandi.
Quando sono tornata a Milano dopo quasi tre mesi, non avevo neanche
tanta voglia di dipingere, quindi ho iniziato la seconda serie di
disegni, questa volta con gli oggetti del mio universo milanese, la
sua luce e suoi i rumori.
La terza serie di disegni è stata fatta l’estate scorsa in giardino.
Sono disegni meno frenetici mi sembra. Sono fatti a matite colorate,
gli elementi rappresentati sono più casalinghi, più differenziati fra
loro nelle forme e nei colori: piuttosto degli elenchi di oggetti che
delle costruzioni come i disegni precedenti. Verso la fine di questa
serie sono tornata “al monocromo”. Ho usato lo stesso colore per tutti
gli oggetti e cosi sono tornati ad essere di nuovo più delle
costruzioni che degli elenchi. Per una persona come me il disegnare è
un processo quasi troppo rapido. Una volta trovati i modi, la mano
corre senza nessun freno: direttamente mossa dalle oscillazioni del
cervello riempie la pagina, come un plotter riproduce nella sua lingua
quello che gli occhi hanno analizzato. A volte quando il disegno è
finito è come guardare un reperto di una civiltà sconosciuta. E’ il
momento più bello, questo strano corto circuito, fino a quando non si
prende un’altro foglio per vedere se la magia si ripeterà….”
Nathalie Du Pasquier
Inaugurazione mercoledì 4 maggio 2011 ore 19
Galleria Antonia Jannone
corso Garibaldi, 125 - Milano
Orari: dal martedì al sabato dalle 15.30 alle 19.30 e la mattina su appuntamento
ingresso libero