Galleria fotografica Luigi Ghirri
Caltagirone (CT)
via Duomo, 11
334 3358978 FAX
WEB
Cento Sicilie
dal 3/6/2011 al 25/6/2011
lun-dom 9.30 -12.30 e 16 -19

Segnalato da

Galleria fotografica Luigi Ghirri




 
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3/6/2011

Cento Sicilie

Galleria fotografica Luigi Ghirri, Caltagirone (CT)

I fotografi, facendo interagire l'immagine con alcuni brani scelti della letteratura storica siciliana (Sciascia, Capuana, Bufalino), rendono omaggio alla loro terra natale.


comunicato stampa

La Galleria Fotografica Luigi Ghirri di Caltagirone CT, è una realtà culturale siciliana che da anni si confronta con l’universo infinito delle immagini fotografiche. La mostra, presentata in questo mese di giugno, è una straordinaria collettiva di fotografi, per lo più siciliani, che provano a schizzare un ritratto collettivo di questa terra sulla falsariga di un testo letterario fatto di frammenti … di altri testi letterari, abilmente scelti e concatenati da chi questa isola ha amato e compreso.

E se la Sicilia resta – traslando i pensieri scritti di Gesualdo BUFALINO – l’isola dove “… dura poco l’allegria di sentirsi seduto sull’ombelico del mondo”, tentarne un ritratto attraverso le immagini di ventuno fotografi qui presentati in una selezione scelta da un progetto ben più ampio, pensato e realizzato dalla Galleria GHIRRI nel 2004, può apparire impresa ardua destinata a naufragare nell’oceano dei luoghi comuni. Ma in principio era il verbo … quello umano, la parola degli scrittori che BUFALINO, e con lui Nunzio ZAGO, chiama a testimoniare in quel processo infinito che è il tentativo immane di ritrarre la terra del τρισκελής, il Triscele per antonomasia, l’essere a tre gambe che ininterrottamente da millenni identifica la Sicilia per cui, legare le immagini dei fotografi alle parole degli scrittori, appare, nel cortocircuito delle suggestioni possibili che questa terra dall’eccesso di Identità scatena, un tentativo credibile perché solo l’arte – e con essa la fotografia stessa – sa indagare quanto con aggettivi come dispari, ibrido, mischiato, cangiante, lo scrittore di Comiso identifica con la pluralità tutta siciliana. Tante le Sicilie. Tanti i fotografi. Tanti gli sguardi di chi sa leggere oltre le apparenze. Cento e oltre, perché cento è metafora dell’infinito. Indefinito e indefinibile resta quest’isola dove le genti, le culture e le loro storie hanno generato i sincretismi più estremi. Cento occhi per cento visioni ma, per fortuna, l’infinito è tale in quanto non si esaurisce, ancorché con una mostra, e, pur nelle sue sfuggenti chimere, chissà quante visioni ci regaleranno ancora i fotografi di questa terra?
Sebastiano FAVITTA e Attilio GERBINO

Cento ritratti

II titolo è mutuato da un lavoro letterario, "Cento Sicilie", scritto a quattro mani da Gesualdo BUFALINO e Nunzio ZAGO. Si tratta di una serie di testimonianze letterarie, antiche e moderne, umili e colte, per tentare quel ritratto dell'Isola che, nonostante il contributo di tanti, proprio per la molteplicità di aspetti, non appare ancora del tutto definito. Un altro forte e preciso richiamo letterario è l'opera di Leonardo SCIASCIA, "Delle cose di Sicilia": una raccolta di documenti rari e particolari della storia e del costume dell'isola, quasi a voler scavare fra le testimonianze per rivivere la difficile identità della Sicilia.

La Galleria Fotografica Luigi GHIRRI di Caltagirone, (…) intende contribuire attraverso le opere fotografiche a rendere più visibile il lascito letterario di quanti hanno onorato questa terra e chi l'abita, con la poesia, il teatro, il racconto. E non per offrire un supporto visivo alle loro pagine ed al loro canto (ed anche alle loro maledizioni) quanto, e piuttosto, un contributo per completare "quel ritratto" della Sicilia e renderlo, se possibile, più definito, Con questo intendimento gli autori in mostra vogliono ricollegarsi, umilmente ma con assoluta consapevolezza, a quella grande tradizione di fotografi siciliani che da CAPUANA si congiunge con l'attuale ricerca. Fotografi, che facendo interagire la parola con l'immagine, hanno reso possibile una maggiore intelligenza della gente e delle cose di Sicilia. In queste immagini è lecito cercare l'eco di parole, versi, canti, preghiere, invocazioni; ma anche scoperte e sorprese; chi vorrà potrà vedervi il colore della gioia, della fatica, della speranza. Cento cose di Sicilia, di oggi e di ieri, ascoltate sull'argine di un fiume, dall'alto di un colle, dentro un castello o sui gradini di una chiesa; ascoltate nei paesi della Sicilia ma anche oltre il mare, oltre il vulcano, oltre lo stretto. Cento ritratti per recuperare uno specchio, a forma di triangolo, nel quale guardarci. Già ospitata, su invito, al Festival della Letteratura di Mantova del 2004, la mostra presenta (in origine) le immagini di trentadue fotografi, con il supporto letterario dato da brani tratti dalle opere degli scrittori siciliani. Alla loro vitalità, in ogni caso, contribuiscono gli sguardi fotografici che spingono la “bella rappresentazione” verso il documento di una vicenda nuova che riesce a raccogliere gli elementi di un paesaggio ancora bellissimo, l’umano contesto urbano che un tempo ebbe un senso anche in funzione di una processione, una comunità che intende ritornare protagonista della propria esistenza, e i simboli, tanti simboli, senza i quali saremmo costretti a fare sempre domande, troppe domande.
Pippo PAPPALARDO per la Galleria Fotografica Luigi GHIRRI
Catania, aprile 2006

Inaugurazione 4 giugno 2011

Galleria fotografica Luigi Ghirri
via Duomo, 11 - Caltagirone (CT)
Apertura al pubblico: lun./dom. 9.30 -12.30, 16.00 -19.00

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