De le stelle fisse. La mostra continua il percorso di riflessione dell'artista sul rapporto tra una sua estetica fatta di tracce di fumo, gesti faticosi, segni, lettere e cifre ed uno sguardo sulle problematiche dell'indagine scientifica sul mondo.
La mostra di Adele Lotito, come suggerito anche dal titolo “de le stelle fisse”, continua un percorso di riflessione dell’artista sul rapporto tra una sua estetica fatta di fragili tracce di fumo, gesti faticosi, segni, lettere e cifre ed uno sguardo incuriosito sulle problematiche più sottili dell’indagine scientifica sul mondo. “De le stelle fisse” è un esplicito richiamo / omaggio all’importante libro di astronomia e classificazione (la prima) delle stelle, scritto dal senese Alessandro Piccolomini nel 1540 e considerato il primo atlante celeste moderno. Le 12 tavole esposte, costellazioni immaginarie, richiamano, mescolando volutamente i piani di lettura, un gesto simbolico di ricreazione del cosmo con un’allusione da apprendista stregone all’astrologia con i suoi 12 segni zodiacali. Completa la mostra un’immagine dei “dadi di dio”, richiamo e segno di continuità con la sua precedente fatica artistica legata alla comprensione / incomprensione del mondo da parte della mente umana, ispirata alle diatribe sulle interpretazioni della meccanica quantistica.
testo critico di Paolo Balmas
Inaugurazione: martedì 4 ottobre ore 18
La Nube di Oort
Via Principe Eugenio 60, Roma
Apertura: da martedì al venerdì, ore 18-20 e per appuntamento
Ingresso libero