Haystack. Muniz e' conosciuto per la realizzazione di fotografie di opere in cui vengono utilizzati i materiali piu' inusuali, come zucchero, cioccolato, sabbia, filo di lana e gelatina. In questa mostra personale l'artista brasiliano presenta cinque lavori fotografici di grandi dimensioni tratti dalla serie ''Pictures of Colour'' (2001) esposta al Padiglione del Brasile alla 49ma Biennale di Venezia.
Sabato 25 Gennaio alle ore 19,00 inaugura presso la Galleria Marabini
la prima personale di Vik Muniz a Bologna.
Vik Muniz, é conosciuto in tutto il mondo per la realizzazione di
fotografie di opere in cui vengono utilizzati i materiali più
inusuali, come zucchero, cioccolato, sabbia, filo di lana e gelatina.
Alla sua prima personale presso la Galleria Marabini, l'artista
brasiliano presenta cinque lavori fotografici di grandi dimensioni
tratti dalla serie "Pictures of Colour" (2001) esposta al Padiglione
del Brasile alla 49ma Biennale di Venezia.
Riprendendo i celebri capolavori di Claude Monet, Vik Muniz dà nuova
forma a tali immagini suscitando nell'osservatore, che generalmente
ha bene in mente l'orginale, un effetto impressionante di spaesamento
ma soprattutto nuove possibilità di lettura dell'opera. Questo é
quanto accade nelle cinque fotografie in mostra, sia nella serie
numerata di "Haystack. After Monet" (2001) che in "After Yves Klein"
(2001).
Se nei quattro lavori fotografici "Haystack. After Monet" (2001) Vik
Muniz, scompone e ricompone l'immagine in innumerevoli tessere
cromatiche tratte dalla gamma dei colori dei pantoni, in "After Yves
Klein" (2001) l'artista si ispira ai monocromi di IKB (International
Klein Blue) del padre spirituale del Noveau Réalisme. In questo modo
Vik Muniz riesce a dare limpidità alle luci e alle ombre di immagini
fondamentali nella cultura occidentale e soprattutto é in grado di
compiere un'inaspettata e complessa ricerca visiva.
Tale ricerca accomuna gli artisti originari del Brasile, paese
crocevia di culture ed etnie diverse, e si riflette in un fare
artistico che oscilla tra il divertito e l'ironico, segnato da un
interesse tra antropologia e sociologia. Nei lavori di Vik Muniz,
come altri artisti brasiliani quail Neto, Oiticica, Meireles, Rio
Branco, vi è un desiderio di coinvolgere lo spettatore mediante
stimoli sensoriali ed istintuali, coinvolgendo sensi non solo visivi
ma tattili ed olfattivi.
Pertanto Vik Muniz può essere definito un mago dell'illusione, un
artefice di simulazioni ma non con lo scopo di ingannare e
sorprendere il pubblico, bensì con quello di porre in evidenza
l'enigmatico e complesso rapporto tra realtà e rappresentazione e
ancora fra l'apparenza e l'esperienza delle cose. Tutto ciò
confluisce nelle immagini fotografiche, le opere finite, ovvero
l'ultima fase del lungo processo creativo che l'artista compie. Lo
scatto fotografico infatti è l'anello conclusivo di una lunga serie
di passaggi consequenziali e concatenati, necessari a legare
riproducubilità tecnica, capacità manuale e memoria collettiva.
Vik Muniz nasce a Sao Paolo, Brasile, nel 1961. Vive e lavora a New
York, dove é considerato tra i più importanti protagonisti della
scena artistica contemporanea mondiale. Tra le numerosissime mostre a
cui l'artista ha partecipato ricordiamo le più recenti, tra cui,
oltre alla Biennale di Venezia, in cui l'artista rappresentava lo
stato del Brasile, le personali al Museo di Houston presso The Menil
Collection, alla Joan Miro Foundation, Barcellona (2002) e la
partecipazione alla mostra "Body and Soul" presso The Solomon
Guggenheim Museum, New York (2001). Le sue opere fotografiche sono in
permanenza presso le migliori collezioni del mondo, tra cui: The Art
Institute of Chicago, Fondation Cartier pour l'Art Contemporain,
Paris, The Metropolitan Museum of Art, New York e, infine, The Museum
of Modern Art, New York.
Vernissage: Sabato 25 Gennaio, ore 19,00
Galleria Marabini Vicolo della Neve 5 40123 Bologna
Orario di apertura della Galleria: dal Lunedì al Sabato dalle 10,30
alle 13 e dalle 15 alle 19.
La Galleria Marabini é presente ad Arte Fiera di Bologna dal 23 al 27
Gennaio, padiglione 34, stand D 31.