Le fotografie di Promised gravity sono caratterizzate da un elemento determinante: i luoghi scelti sono spazi dimenticati dalla societa', con una natura alienante, ma con un potenziale trascurato ancora riconoscibile.
L’ attività della galleria Perlini Arte prosegue con la mostra della giovane fotografa Viola Pantano.
Immergersi nel mondo di Viola, circondarsi del suo immaginario con una visita alla mostra Promised Gravity, o anche solo osservare attentamente una delle fotografie che la compongono, vuol dire collocarsi al cospetto dei soggetti ritratti e unirsi a loro in una dimensione al limite tra spazio e tempo, dove un interminabile attimo di pura e sconfinata immaginazione viene trasmesso con nitida maestosità. Un luogo dove se si ha la volontà di abbandonarsi, si troverà un invito a godere del viaggio creato da un'artista la cui arma più preziosa è la capacità di sognare.
Un elemento determinante del progetto Promised Gravity è la tecnica di assemblaggio digitale degli elementi visivi, in gergo tecnico “compositing”, che ripercorre il fenomeno tutto dei giorni nostri della creazione di realtà parallele citando elementi del quotidiano. Figlia dell'epoca virtuale, Viola si impossessa delle tecniche necessarie e fa gioco di questa operazione ridefinendola per crearsi un mondo privato e silenzioso, dove anche elementi di disturbo della vita moderna vengono trasformati in armoniosi partecipanti al momento sognante.
I luoghi scelti per l'ambientazione di tali istanti sono sempre luoghi dimenticati dalla società: la loro natura alienata aiuta a distaccarci dal reale, e al tempo stesso il loro impressionante fascino ci fa scorgere il potenziale trascurato di questi luoghi inutilizzati. Il bisogno da parte dell'artista di elevarsi da tali fardelli del presente l'ha portata al desiderio di un metaforico superamento della forza di gravità per potersi abbandonare alla leggerezza dei sogni, con la speranza, attraverso l'arte fotografica, di fissare nel tempo quella sensazione liberatoria di quando non si hanno i piedi ben saldi a terra. Ma con estrema naturalezza e libertà Viola mette in discussione anche la stessa fissità attribuita alla fotografia, avvicinandosi ad un risultato finale che ricorda le qualità del video: i soggetti vengono ritratti in un lasso di tempo dando così la sensazione di osservare lo svolgersi di un evento. E se lo spettatore riesce con successo a lasciarsi andare all'effimero teatro di Viola Pantano, la promessa della gravità sarà una promessa che non vorrà mai vedere mantenuta.
Charlotte Cirillo
Viola Pantano, classe '87, è nata, vive e lavora ad Alatri in provincia di Frosinone, uno spazio suburbano dove la contemplazione del rapporto uomo-natura e realtà-immaginazione alimenta inevitabilmente il suo operato. Il suo percorso artistico inizia con la danza a fianco della coreografa Alessia Gatta, ideatrice del progetto Ritmi Sotterranei, un'esplorazione sperimentale di danza espressiva che verrà presentata durante il vernissage della mostra. Il coinvolgimento sempre più diretto con la ricerca dell’espressione contemporanea spinge Viola all’approfondimento di varie arti visive quali la pittura, la video arte e la fotografia, rendendola un personaggio estremamente multiforme ed eclettico.
Vernissage Sabato 19 novembre | ore 18:30
+ performance RITMI SOTTERRANEI a cura di Alessia Gatta
Djset a cura di Federica Italiano
Perlini Arte
Riviera San Benedetto, 56 - Padova
Dal lunedi al sabato ore 10-13 e 15.30-19.30
Ingresso libero