Codici miniati tra Medioevo e Rinascimento. L'esposizione delinea, grazie a prestigiose acquisizioni, un profilo nuovo della produzione abruzzese tra XI e XV secolo, attraverso la catalogazione di oltre 70 opere, tra codici e fogli staccati, conservate in Italia, in Europa e negli Stati Uniti.
Venerdì 10 maggio sarà inaugurata, presso il Museo Palazzo de’ Mayo, prestigiosa sede museale
della Fondazione Carichieti, la mostra “ILLUMINARE L’ABRUZZO. CODICI MINIATI TRA
MEDIOEVO E RINASCIMENTO” a cura di Gaetano Curzi e Alessandro Tomei, dell’Università di
Chieti “G. D’Annunzio”, da Francesca Manzari, dell’Università di Roma “Sapienza” e da
Francesco Tentarelli, soprintendente per i Beni Librari dell’Abruzzo.
La mostra, organizzata con il sostegno e la collaborazione della Fondazione Carichieti, è
finanziata dalla Regione Abruzzo in convenzione con il Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze
Sociali dell’Università di Chieti “G. D’Annunzio”, il contributo dell’ADSI – Associazione
Dimore Storiche e della Carsa Edizioni
L’esposizione presenterà in esclusiva il patrimonio librario medievale abruzzese in tutte le sue
sfaccettature e andrà ad indagare le sottili collaborazioni e i differenti scambi artistici che
fanno di questa realtà un patrimonio tutto da scoprire.
Delinea inoltre, grazie a prestigiose acquisizioni, un profilo nuovo della produzione abruzzese tra
XI e XV secolo, attraverso la catalogazione di oltre settanta opere, tra codici e fogli staccati,
conservate in Italia, in Europa e negli Stati Uniti.
Illuminare l’Abruzzo. Codici miniati tra Medioevo e Rinascimento costituisce un’occasione
imperdibile per ammirare in un’unica esposizione, oltre che un vasto corpus di manoscritti miniati
di proprietà delle Biblioteche pubbliche ed ecclesiastiche abruzzesi, soprattutto materiali finora
sconosciuti o recentemente ritrovati: saranno esposti infatti, tra gli altri, i due fogli dei corali rubati
da Guardiagrele rintracciati da Francesca Manzari sul mercato antiquario, il Messale per Offida
conservato alla Biblioteca Palatina di Parma, i fogli miniati oggi alla Fondazione Cini di Venezia,
l’Exultet di Avezzano, raro esempio di rotolo di pergamena della lunghezza di quasi 6 metri
prodotto a Montecassino nell’XI secolo per Pandolfo, vescovo della città abruzzese, e incantevoli
riproduzioni di codici di provenienza regionale custoditi in vari Istituti Esteri (Real Biblioteca
– Escorial, Metropolitan Museum – New York, Pierpont Morgan Library – New York, Bibliothèque
Nationale – Parigi, Musée Marmottan – Parigi).
In Abruzzo la produzione libraria miniata tra XI e XV secolo è straordinaria grazie a botteghe di
professionisti, disposte soprattutto nei centri di Chieti, L’Aquila e Teramo, che operavano
realizzando opere, anche dello stile più svariato.
Le numerose ricerche effettuate dai curatori nell’ultimo decennio hanno permesso di scoprire nuovi
manoscritti, artisti e botteghe facendo emergere una rete di rapporti differente rispetto a quanto era
stato fissato nella storiografia precedente. Molti codici sono nati dalla collaborazione di più artisti,
la cui presenza è rilevabile anche all’interno di una piccolissima immagine, e talvolta anche di
provenienza diversa. All’interno del Messale di Offida, ad esempio, lavorano almeno due artisti;
questo manoscritto costituisce un’eccellente testimonianza del sistema del lavoro delle botteghe
attive nel tardo Medioevo: artisti diversi fondono i propri interventi in modo da creare una grande
uniformità stilistica pur mantenendo caratteri autonomi.
Gli artisti, molto spesso, si trasferivano a Roma e Napoli, immettendo nelle due capitali, del Regno
e del Papato, componenti abruzzesi determinanti; altro interessante scambio avveniva tra l’Abruzzo
e la Puglia, Regione nella quale sono stati rintracciati numerosi codici abruzzesi.
Rispetto a quelli di altre aree italiane, i miniatori abruzzesi firmano le loro opere con notevole
orgoglio; essendo quasi tutte in lettere d’oro, mostrano un alto grado di autoconsapevolezza e un
mercato librario di appartenenza sicuramente di alto pregio.
Ad arricchire la mostra concorre la pubblicazione del volume “Illuminare l’Abruzzo. Codici
miniati tra Medioevo e Rinascimento” a cura di Alessandro Tomei e Gaetano Curzi,
Francesca Manzari e Francesco Tentarelli.
Nel testo, oltre alle schede delle opere, sono presenti saggi sulla scrittura e sulla miniatura abruzzesi
tra XII e XV secolo. Uno spazio fondamentale è stato naturalmente riservato all’illustrazione dei
materiali schedati, in larga parte riprodotti per la prima volta o con foto appositamente realizzate. Il
materiale fotografico raccolto verrà reso disponibile nel sito dell’Archivio fotografico
dell’Università di Chieti ( www.abruzzomedievale.it ) dove già compare un’importante raccolta sul
patrimonio artistico della regione.
Immagine: Guardiagrele, Museo di Santa Maria Maggiore, foglio staccato Antifonario Pentecoste
Ufficio Stampa
Culturalia - Bologna, Vicolo Bolognetti 11 Tel. 051 6569105 fax 051 29 14955 info@culturaliart.com
Conferenza stampa: venerdì 10 maggio 2013 ore 11.30
Inaugurazione venerdì 10 maggio ore 17.30
Museo Palazzo de’ Mayo Fondazione Carichieti
largo Martiri della Libertà (S.E.T. Spazio Esposizioni Temporanee) Chieti
Orario
Maggio e Giugno: martedì - venerdì 10,00 - 13,00; sabato - domenica 10,00 - 13,00 / 16,00 - 20,00
Luglio - Agosto: martedì - domenica 19 - 23, aperto anche a Ferragosto con orario 19 - 23
Orario invernale (Settembre-Ottobre) martedì - venerdì 10-13 sabato - domenica 10-13 e 16-20 Lunedì chiuso Visite guidate su appuntamento
Lunedì chiuso
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Ingresso gratuito