Qual'è il ruolo dell'artista e dell'arte nel mondo moderno? Un interrogativo che, negli anni venti e trenta del secolo passato, ha assillato gli artisti di tutto il mondo, sia i costruttivisti russi, i muralisti messicani o Leger. La crisi della cosiddetta pittura da cavalletto, avvertita da tutti, ha reso necessaria la scoperta di nuove strade nel rapporto artista-pubblico. E l'idea di Sironi della grande decorazione, e' stata una delle riposte intellettualmente piu' elevate a questa riflessione.
Dal prossimo 29 novembre nelle Sale delle Belle Arti della Pinacoteca Nazionale una mostra sulla decorazione dei grandi spazi pubblici.
Qual'è il ruolo dell artista e dell'arte nel mondo moderno? Un interrogativo che, negli anni venti e trenta del secolo passato, ha assillato gli artisti di tutto il mondo, sia i costruttivisti russi, i muralisti messicani o Léger. La crisi della cosiddetta pittura da cavalletto, avvertita da tutti, ha reso necessaria la scoperta di nuove strade nel rapporto artista-pubblico. E l'idea di Sironi della grande decorazione, è stata una delle riposte intellettualmente più elevate a questa riflessione.
Ma qual è stato il messaggio di Sironi? L'artista ha voluto ribadire la necessità del ritorno alla decorazione di grandi superfici murarie, non per un anacronistico tuffo nel passato ma per realizzare arte moderna. Decorazione affermava furono le tombe tebane, gli affreschi di Masaccio e di Piero della Francesca e la Cappella Sistina. La grande decorazione di Sironi è quindi una mostra che rappresenta un punto di arrivo e un coronamento di quasi vent'anni di studi sironiani (i curatori, Andrea e Romana Sironi hanno potuto accedere ad una documentazione inedita di oltre 5000 bozzetti e disegni preparatori) un appuntamento che colma la più grande lacuna ancora esistenti nella conoscenza della sua opera e che ripercorre un momento significativo di storia della cultura lontano da sterili celebrazioni e inutili polemiche.
Il nucleo centrale della mostra, che prende in esame le commissioni pubbliche tra la fine degli anni 20 e i primi anni quaranta, è costituito da cinquanta opere di grandi dimensioni e un centinaio di disegni e tempere di formato minore, che offriranno ai visitatori la possibilità di addentrarsi in un universo forse poco noto: l'officina dalla quale sono scaturite La Carta del Lavoro (Ministero dell Industria, Roma), il Mosaico del palazzo di Giustizia di Milano, l'affresco Venezia, l'Italia e gli Studi a Ca Foscari di Venezia, gli interventi per la V e la VI Triennale di Milano.
Immagine: Mario Sironi, Paesaggio urbano con camion 1920-23 olio su tela, 50 x 80 cm
Mostra promossa da:
Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico per le province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini
Unicredit Organizzazione Ingegneria per la Cultura
Catalogo Electa
Informazioni e prenotazioni: 0243353522 lunedì-venerdì ore 9.00-18.00
Ufficio Stampa Ingegneria per la Cultura Patrizia Bracci Tel 0682077321
Pinacoteca Nazionale di Bologna
Salone degli Incamminati, Sala Clementina
Via Belle Arti 56 Bologna
Orario 9.00-19.00 Giorni di chiusura Lunedì
Informazioni e prenotazioni: 0243353522