...negli occhi dei suoi fotografi storici. 30 scatti realizzati a partire dagli anni Cinquanta fino ai giorni nostri da Zdenko Feyfar, Milan Knizak, Jiri Hanzl, Gustav Kovar e Frantisek Subrt.
Dopo le festività natalizie riprende l’attività espositiva della Galleria Paola Meliga.
Il 2014 inizia con una mostra inconsueta e particolare che si colloca perfettamente nell’indirizzo della fotografia storicizzata, in cui la gallerista è specializzata.
Parliamo della Ex Cecoslovacchia comunista, in particolare della città di Praga vista dai suoi fotografi.
Sono esposti una trentina di scatti che si collocano a partire dagli anni ’50 - in pieno regime comunista - per arrivare ai giorni nostri, dando così al visitatore un panorama di quella che era la capitale (ed il paese) in quei decenni. Vi sono anche due fotografie esclusive dell’invasione sovietica a Praga nel 1968.
L’esposizione include una pluralità di scatti di un importante fotografo praghese: Zdenko Feyfar. Lo accompagnano altri suoi contemporanei, quali Milan Knizak - Jiri Hanzl – Gustav Kovar – Frantisek Subrt.
Breve biografia artistica di alcuni fotografi cechi in esposizione.
Zdenko Feyfar
Tra i più famosi fotografi praghesi dopo Koudelka e Jan Reich.
Nacque nel 1913 e morì nel 2001 poco prima della grande retrospettiva che la città di Praga gli dedicò.
Figlio di un noto medico praghese (fotografo amatoriale) si può dire che iniziò la sua carriera fotografica seguendo il padre durante brevi viaggi.
Zdenko sin da piccolo fu affascinato dalle montagne e dalla città di Praga (Charles Bridge fu un soggetto molto fotografato); molteplici delle sue immagini raccontano della città natale e del paesaggio della Cecoslovacchia fotografati per tutta la vita.
Le montagne di Krkonoše (la catena del Gigante come viene chiamata dalla popolazione locale) sono alcuni degli scatti che lo hanno reso unico e famoso, così come altrettanto affascinanti sono le immagini di Praga; chi conosce la capitale osservando gli scatti di Feyfar scopre di osservare la città attraverso altri occhi.
E proprio con questi scatti divenne famoso oltre i confini cecoslovacchi.
Il suo studio è diventato il luogo di incontro per decenni di artisti, filosofi, scrittori e poeti.
Lì conobbe Jan Sudek e ne divenne intimo amico per la vita.
Ha esposto non solo nella Repubblica Ceca (prima mostra nel 1957 a Jilemnice), ma anche a Vienna , Berlino , Varsavia , Budapest , Il Cairo , Jakarta , Italia, Stati Uniti ...
Nel 1958 ha ricevuto una medaglia d'argento all'Esposizione Mondiale di Bruxelles .
Ha pubblicato numerosi libri ed è stato autore di molti libri ‘legati’ al paesaggio ed all’architettura cecoslovacca.
Nel 2000 gli è stata conferita la cittadinanza onoraria della città Jilemnice
Collezioni:
Prague City Museum
Museo delle Arti Decorative di Praga
Moravian Gallery di Brno
Collezione dell'Associazione dei fotografi cechi
Museo Jilemnice
Fototeca dell'Istituto di Storia dell'Arte, Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca
Milan Knížák
(Plzeò 1940)
Artista e studioso di storia dell'arte Studia arti figurative a Praga, dapprima alla facoltà di Pedagogia, poi all'Accademia di Belle Arti; per un anno frequenta anche la facoltà di Matematica. Lavora quindi come operaio edile, addetto alle pulizie, manutentore e così via. Nel corso degli anni Sessanta si produce in numerosi happening nelle vie praghesi. Nel 1967 fonda il gruppo musicale Aktual, che coniuga rock, musica aleatoria e new music e avrà un ruolo importante nell'underground musicale ceco. Alla fine degli anni Sessanta soggiorna negli Stati Uniti su invito del movimento artistico Fluxus, quindi decide di dedicarsi esclusivamente all'arte, anche applicata: scrive poesie, disegna, dipinge, fa fotografie, sculture, compone musica, progetta edifici, mobili, gioielli. Per la sua opera «apolitica» e concettuale viene ripetutamente arrestato. Nel 1974 Knizak partecipa alla Biennale di Parigi e nel 1977 ottiene il primo riconoscimento internazionale della sua arte alla rassegna Documentata 6 a Kassel in Germania. Nel 1978 e' in Italia nell'ambito della Mostra "Metafisica del quotidiano" inaugurata presso la Galleria Comunale d'Arte Moderna di Bologna. Nel 1980 il Museo d'Arte Moderna di Parigi lo invita alla rassegna "Ascoltare con gli occhi" in cui vengono esposti oggetti d'arte abbinati ad eventi sonori. Nel 1983 si tiene la prima mostra storica del movimento Fluxus a Berlino presso la Galleria Daad, mentre la rassegna "Artisti in Germania" lo annovera tra i piu' importanti artisti stranieri che abbia operato per diversi anni in quel paese. Nel 1988 e' la volta della rassegna retrospettiva "Fluxus " organizzata dal Museo d'Arte Moderna di New York. Nel 1990 sara' invitato da Achille Bonito Oliva a partecipare, nell'ambito della Biennale di Venezia alla piu' grande antologica del movimento Fluxus mai organizzata in Italia. Dal 1999 e' direttore della Galleria Nazionale ceca di Praga.
A partire dal 1990 ha pubblicato alcuni libri, ha esposto le sue opere in tutta Europa, negli USA, in Canada, Australia e Siria. Le sue opinioni su arte e politica sono frequentemente al centro dell'attenzione dei media, sia per la carica provocatoria che continua a caratterizzarle, sia per il conflitto di interessi che alcuni scorgono nel suo duplice ruolo di artista e di direttore della più importante istituzione museale ceca.
Jiri Hanzl
Nato a Brno nel 1951.
La fotografia e la magia della ‘camera oscura’ sono un tutt’uno per questo fotografo.
Inizia all’età di quindici anni con le prime foto bianco e nero ritrattistiche.
Lavorò molto anche nel mondo cinematografico, che descrive pieno di illusioni, di tecnica e di fantasia che sono poi i suoi ingredienti principali di far fotografia.
Hanzl dichiara che si deve nascere ‘fotografo’, non ci si diventa.
Un fotografo ‘artista’ che non si accontentava di applicare la tecnica della fotografia, ma rompe con i suoi schemi fantasiosi per andare al di là di quello che l’occhio vede, scatta con sentimento.
Frantisek Subrt
Il 21 agosto 1968 i carri armati del patto di Varsavia invasero Praga.
Il fotografo Joseph Koudelka documentò i fatti che si svolsero nella capitale cecoslovacca e riuscì a mandare i suoi scatti oltrecortina. L’anno dopo le fotografie furono distribuite dall’agenzia Magnum che non rivelò il nome dell’autore per evitargli ritorsioni.
Di Frantisek Subrt si conosce poco, ma le foto che sono in esposizione raccontano di un fotografo reporter che catturò alcuni momenti dell’invasione sovietica a Praga nel 1968, disordini nella capitale in quell’anno.
Sue le fotografie al presidente Vaclav Havel, nel 1968 girò con la sua fotocamera per le vie della Capitale. Vedrete delle immagini inedite, storiche di un lontano passato storico.
Inaugurazione 7 febbraio ore 18
Paola Meliga Galleria d'Arte
via Maria Vittoria 46C, Torino
Dal martedì al sabato ore 10.30-12.30 e 15.30-19.30
Ingresso gratuito