Vittorio Bonade' Bottino
Carlo Mollino
Gio Ponti
Adolf Loos
Marcel Breuer
Bruno Taut
Franz Baumann
Henry Jacques Le Meme
Jean Prouve'
Charlotte Perriand
Ross Lovegrove
Susanne Waiz
Susanne Stacher
"Alpi Architettura Turismo. L'esempio altoatesino" e "Alpi, luoghi da sogno, proiezioni e progetti utopici nelle Alpi". Due mostre che presentano progetti ideati nel corso degli ultimi 100 anni da grandi esponenti dell'architettura internazionale.
a cura di Susanne Stacher
Alpi, luoghi da sogno
Dal 30 maggio al 7 settembre 2014, Merano Arte ospita la mostra Alpi - luoghi da sogno - proiezioni e progetti utopici nelle Alpi.
L’esposizione si tiene in contemporanea alla rassegna Alpi, Architettura, Turismo, e presenta 22 progetti di architetture possibili nel contesto della regione alpina ideati nel corso degli ultimi 100 anni da grandi esponenti dell'architettura internazionale.
I progetti sono stati scelti indipendentemente dal fatto d'esser stati effettivamente realizzati. Alcuni di essi assumono per la prima volta in questa occasione forme tridimensionali, partendo dalla libera interpretazione dei disegni originali.
L'eterogeneità della proposta si fonda su una selezione degli esempi ritenuti più interessanti e visionari e comprende progetti di architetture che vanno dalla colonia del Monte Verità (1900), ai sanatori, agli alberghi, alle stazioni della funivia pensati da noti architetti quali Adolf Loos, Marcel Breuer, Bruno Taut, Franz Baumann, Henry Jacques Le Même, Jean Prouvé, Charlotte Perriand, fino a ricomprendere il recente progetto per un bivacco d'alta quota di Ross Lovegrove (2009).
Tra i progetti di architetti italiani: la "Torre Balilla di Sauze d'Oulx, Colonia montana FIAT (1937) di Vittorio Bonadè Bottino e il progetto della stazione della funivia al Furggen, Breuil-Cervinia, Valle d’Aosta (1950-53) di Carlo Mollino. Progetto messo a punto ma non effettivamente realizzato quello per la rete funiviaria sulle Dolomiti (1941-42) di Gio Ponti.
Un plastico delle Alpi introduce al tema dell’architettura utopica nel contesto alpino; un filmato presenta brevemente i progetti esposti e ne individua la collocazione geografica.
All’inizio del percorso espositivo viene illustrato il mutamento che ha coinvolto l'immaginario legato alle montagne. Lungo una parete scorrono varie citazioni e immagini di diversi viaggiatori delle Alpi, elementi che evidenziano come la percezione delle montagne sia radicalmente mutata nel corso del tempo. I riferimenti partono da Petrarca, proseguono con Burnet, Shaftesbury, Haller, Rousseau, Goethe, Burke, Nietzsche, Chateaubriand, sino ad arrivare a Bruno Taut. Attraverso delle cuffie collegate ad uno schermo, il visitatore può ascoltare direttamente e per esteso alcuni dei brani citati, illustrati visivamente dalle illustrazioni delle edizioni originali.
La mostra si sviluppa attraverso le sale per temi, presentando una selezione significativa di opere architettoniche dell’area alpina costruite o solo ideate nel corso degli ultimi 150 anni. Tutti i progetti, sia quelli realizzati sia quelli rimasti sulla carta, rappresentano approcci diversi della ‘colonizzazione’ delle Alpi e si basano su differenti motivazioni o ‘miti’. Le opere dei vari architetti sono state riprodotte in modelli presentati in mostra su semplici piedistalli, icone progettuali di diverse epoche. I modelli sono affiancati da fotografie che ritraggono i diversi edifici e i loro progetti, così come da manifesti legati al contesto storico specifico che caratterizzava il progetto. Alcuni video approfondiscono e contestualizzano ulteriormente i progetti, talvolta prendendo in considerazione gli stessi sistemi costruttivi delle architetture per evidenziare il carattere utopico e visionario degli edifici, oltre l’incredibile forza di volontà necessaria per costruire in alta quota, spesso in condizioni estreme.
La mostra è stata concepita ed elaborata dall'architetto Susanne Stacher nell’ambito della ricerca universitaria e dell’attività didattica presso l’École nationale d’architecture ENSA di Versailles, in collaborazione con l’Archiv für Baukunst dell’Università di Innsbruck diretto dal Docente Esterno Dott. Christoph Hölz.
----
a cura di Susanne Waiz
Alpi Architettura Turismo
Dal 30 maggio al 7 settembre 2014, Merano Arte ospita la mostra Alpi Architettura Turismo, a cura di Susanne Waiz.
Architettura alpina, architettura per il turismo, oppure turismo d’architettura nelle Alpi sono varie sfaccettature di un unico argomento: l’Architettura, ovvero l’essenza di un’opera edilizia, il suo specifico essere, ciò che generalmente non si perde nemmeno con l’andare degli anni.
È partendo da questo assunto che si spiega la longevità dell’architettura alberghiera di pregio: se la buona architettura del ‘900 è apprezzata ancor oggi, si può allo stesso modo presumere che la buona architettura dei nostri giorni manterrà il proprio valore anche fra cent’anni.
La casistica di architetture per il turismo documentata in mostra spazia dalla semplice pensione all’albergo più illustre, passando dagli impianti di risalita fino alle sculture d’architettura di Passo Rombo. L’architettura per il turismo, infatti, non si può circoscrivere ai soli esercizi ricettivi, ma abbraccia anche tutto quell’insieme di interventi riassunti in mostra nella definizione di “paesaggio del turismo”. Nessun altro settore economico incide così profondamente nel quadro paesaggistico, con conseguenze positive ma anche con risvolti inquietanti. D’altro canto, se da un lato si teme spesso per la salvaguardia del delicato ambiente d’alta quota, dall’altro è pur merito del turismo se molti insediamenti sopra una certa quota riescono ancora a sopravvivere.
La selezione dei progetti presentati ha seguito un’impostazione squisitamente architettonica, tralasciando gli abituali standard della qualità alberghiera e privilegiando piuttosto la qualità compositiva e il rapporto con il contesto naturale e costruito, in esercizi turistici sia di nuova costruzione che insediati in edifici storici. Riguardo a quest’ultimi, si è dato particolare peso all’adeguamento, sia pur in forma di interventi minimali, alle esigenze dell'odierno turismo, mentre si sono intenzionalmente escluse le fatiscenti testimonianze dell’architettura alberghiera in disuso, come ad esempio l’Hotel Paradiso di Gio Ponti.
L’architettura di pregio si dà solo se è attivamente curata dai committenti, e perciò la loro consapevolezza e le loro visioni sono state approfondite nell’ambito di numerose interviste.
In questo senso, l’esposizione non è rivolta esclusivamente a progettisti e architetti, ma intende fungere da stimolo per gli albergatori e tutti coloro che operano nel settore turistico. Infine, sono certamente benvenuti anche gli ospiti, i turisti: in definitiva sono loro le aspettative che si rispecchiano nell’architettura per il turismo.
Tra le iniziative collaterali, Merano Arte offrirà nel corso di tutta l'estate un'occasione di incontro informale tra albergatori e architetti che, riuniti attorno a una tavola imbandita, potranno affrontare problemi e progetti in un clima conviviale utile a infrangere invisibili barriere e inibizioni.
Accompagna la rassegna anche il cosiddetto hoteljournal, una pubblicazione distribuita a tutti gli esercizi alberghieri della provincia, che accanto a contributi specialistici e interessanti interviste con albergatori, presenta una sintesi degli esempi architettonici in mostra – un’agile e maneggevole guida d’architettura attraverso il paesaggio del turismo.
La mostra si sviluppa in tre sezioni:
- strutture ricettive storiche
- strutture ricettive moderne
- infrastrutture per il turismo
Numero dei progetti:
23 strutture e infrastrutture presenti sul territorio, nei centri urbani e nelle diverse valli altoatesine
Forme di presentazione:
- Foto, planimetrie e testi collocati su pareti divisorie
- Modelli e singoli pezzi di mobilia
- Nove stazioni audio con interviste agli albergatori
- Installazione „Paradiso“ dell'artista Elisabeth Hölzl
- Installazione „Brennende Lieb’“ di Susanne Waiz, in collaborazione con freilich Landschaftsarchitekten (architettura del paesaggio), collocata sulla terrazza di Merano Arte
Architettura e Turismo in dialogo
Gli architetti incontrano gli albergatori
La mostra invita gli albergatori e gli operatori del settore turistico a confrontarsi con gli architetti attivi sul territorio. 36 noti architetti altoatesini innesteranno un dialogo tra il settore dell'architettura e quello del turismo. Ogni martedì, mercoledì e giovedì dal 03.06 al 31.07 e dal 26.08 al 04.09 sono previsti vari appuntamenti, in occasione dei quali due architetti saranno a disposizione degli albergatori e degli operatori del settore turistico per un dialogo personalizzato (orari da concordare).
Un'iniziativa a cura di HGV, SMG, MGM e Merano Arte. La partecipazione è gratuita, è richiesta la prenotazione (architektur(at)kunstmeranoarte.org; tel. 0473 212643).
Nel corso del mese di Agosto sono previste visite guidate in lingua italiana ogni mercoledì dalle 11.00 alle 12.30 (entrata + guida € 10,00). Visite per gruppi disponibili, è richiesta la prenotazione.
La mostra si svolge in collaborazione con: HGV Hoteliers- und Gastwirteverband Südtirol; Fondazione Architettura Alto Adige; Ripartizione Artigianato, Industria, Commercio e Turismo - Ripartizione Edilizia e Servizio tecnico - Ripartizione Natura, paesaggio e sviluppo del territorio della Provincia Autonoma di Bolzano; Accademia Europea di Bolzano (EURAC research), Istituto per lo Sviluppo Regionale e il Management del Territorio; Libera Università di Bolzano, Facoltà di Economia, TMC; SMG - Alto Adige Marketing; MGM - Merano Marketing;
Azienda di soggiorno di Merano; Touriseum.
Riferimenti stampa:
Camilla Martinelli tel. +39 0473 212643 martinelli@kunstmeranoarte.org
Anna Defrancesco - CLP Relazioni Pubbliche tel. +39 02 36755700 anna.defrancesco@clponline.it
Conferenza stampa: 29 Maggio 2014, ore 11.00
Inaugurazione: 29 Maggio 2014, ore 19.00
Merano Arte
via Cassa di Risparmio Portici, 163 - Merano
Orario: tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00
Ingresso libero