Modus Vivendi. Cosa accadrebbe se la gravita' agisse nel vuoto? Se una folata di vento non riuscisse piu' a spostare un cappello? Se uno scrigno invece di nascondere offrisse allo sguardo il suo contenuto? Se il lampione non facesse altro che mettersi in luce? Con la sistematica trasfigurazione delle regole Fabio di Camillo fa capitare ad Alice nel paese delle meraviglie cose assolutamente ordinarie.
Modus Vivendi
a cura di Stefano Questioli ed Elia
Cosa accadrebbe se la gravità agisse nel vuoto? Se una folata di vento non
riuscisse più a spostare un cappello? Se uno scrigno invece di nascondere
offrisse allo sguardo il suo contenuto? Se il lampione non facesse altro che
mettersi in luce?
Con la sistematica trasfigurazione delle regole Fabio di Camillo (Pescara, 1977)
fa capitare ad Alice nel paese delle meraviglie cose assolutamente ordinarie.
Momentaneamente, si intende. Perché l'incorruttibile non lo seduce. Perché le
cose più riuscite vengono d'improvviso esattamente come se ne fuggono. E lo
spazio a disposizione va annusato, come fra due cani al primo incontro.
Fabio di Camillo altera i significati per costruire nuovi oggetti, con una
progettazione che sembra esser guidata dallo spirito di un design metaforico,
dove la funzione è sacrificata al bisogno di straniamento.
Le relazioni abituali sono riassemblate attraverso perplessità , organizzate dai
dubbi.
Questa torsione del linguaggio dà luogo ad un diverso Modus Vivendi. Modus che
prende in seria considerazione il rapporto fra la grandezza di un libro e la
taglia del proprio piede.
In questo percorso, alla ricerca del livello zero dell'ironia, lo spettatore
viene sottoposto ad un continuo, irresistibile solletico.
inaugurazione: venerdì 5 marzo 2004, ore 19
orario: lun-ven 11-23; sab 18-23. Fino al 25 marzo
Fabio di Camillo si è diplomato all'Accademia di Belle Arti di Bologna.
Sesto Senso
via Petroni 9/c - 40126 Bologna