Un'onesta visione di un futuro imminente. Altissimi grattacieli, imponenti palazzi, possenti esseri polverosi che dominano la scena in un contesto in cui il tempo si dilata a tal punto che pare fermarsi.
Prima di osservare i lavori di Carlo Cane, provate a chiudere gli occhi per alcuni secondi ed immaginate di compiere un oscuro viaggio nel futuro e di ritrovarvi in un mondo nuovo, pieno di sentimenti smarriti. Adesso aprite gli occhi: siete di fronte a grandi metropoli prive di vita di cui rimangono solo maestosi edifici ormai disabitati, come monumenti alla memoria di una civiltà ormai perduta.
Altissimi grattacieli, imponenti palazzi, possenti esseri polverosi che dominano la scena in un contesto in cui il tempo si dilata a tal punto che pare fermarsi, un tempo in cui l’uomo non è più previsto. Noi continuiamo a fissare inermi una scena angosciante e assaliti dalla paura di poter essere catapultati in quel mondo desolato, cerchiamo invano un segnale di vita. In un
attimo senza fine, ci aspettiamo che da un angolo di una strada o da una finestra compaia una sagoma d'uomo.
Nei lavori di Carlo si percepisce un senso di desolazione di fronte a quello che potrebbe essere il futuro, ma l'artista non vuole completamente toglierci la speranza di una diversa verità: siamo veramente sicuri che all'interno di queste maestose cattedrali contemporanee non ci sia qualcuno che ci osserva proprio mentre noi lo stiamo cercando?
Inaugurazione 23 dicembre ore 17 (su invito)
La Skapigliatura
via Papa Giovanni XXIII Trino
mar-sab 9-19
ingresso libero