Elio Grazioli
Francesco Alberici
Luca Iuliano
Mauro Scalora
Daniele Turconi
Gianluca Codeghini
Mariella Butturini
Simona Baccolo
Luca Scarabelli
Elio Grazioli espone 6 fotografie, 2 video e un suo ritratto dipinto da Dario Bellini. Michael Lawton presenta dei quadri delle stesse dimensioni, Trenta per Venticinque centimetri. In '24 ore su 24', Luca Pancrazzi presenta 3 opere.
In occasione dell’opening andrà in scena la pièce Il Kouros, scultura teatrale di
Dario Bellini
Un critico espone? Perché no? Di fatto, ci si pensa poco, ma si espone sempre, e
d’altra parte si occupa normalmente del rapporto tra immagine e parola e dunque
perché non produrre anche delle immagini? Eccomi dunque, in realtà non per la prima
volta , a provarci alla mia maniera.
In mostra, su una parete, sei fotografie e due video, scattate e girati dal
sottoscritto; sulla parete di fronte, un mio ritratto dipinto da Dario Bellini, su
mia richiesta e da una foto fornita da me, un video degli stessi girati per i miei
due video, ma montati da Aurelio Andrighetto, e infine un’altra mia fotografia
ritoccata ad acquarello.
Le immagini sono varie ma giocano tutte sul doppio, come si noterà immediatamente.
Il titolo, che è anche titolo di uno dei video, viene dal fatto che, osservando la
mia nipotina dormire, mi chiedevo che mai potesse sognare quando ancora non aveva la
vista sviluppata, pare, da poter vedere alcunché se non vaghe macchie di colore. Da
qui ho poi pensato che la questione vale anche per noi che vediamo, o crediamo di
vedere ben più che macchie. Infine: è la fotografia che in realtà mi ha fatto
pensare queste cose ancor prima della mia adorata nipotina.
Elio Grazioli
Elio Grazioli, critico d’arte contemporanea. Insegna Storia dell’arte contemporanea
all’Università e all’Accademia di Belle Arti di Bergamo. E’ direttore artistico
della manifestazione Fotografia Europea. Ha pubblicato i libri: Corpo e figura nella
fotografia (1998), Arte e pubblicità (2001), La polvere nell’arte (2004), La
collezione come forma d’arte (2012) e le monografie su Piero Manzoni (2007), Ugo
Mulas (2010), Davide Mosconi (2014)
Il kouros scultura teatrale di Dario Bellini
con gli attori: Francesco Alberici, Luca Iuliano, Mauro Scalora, Daniele Turconi
oggetti sonori: Gianluca Codeghini; costumi: Mariella Butturini; assistente alla
regia: Simona Baccolo
Il testo è incentrato principalmente su un dialogo immaginario tra Filippo Tommaso
Marinetti e André Breton. I due si incontrano in un improbabile luogo fuori dal
tempo e discutono rinfacciandosi le proprie ragioni e i propri torti.
Arte che parla d’arte quindi: ecco perché, come un intermezzo, un altro dialogo che
interrompe l’azione tra i due poeti. Altri due attori discutono di un’arte che ha
per oggetto altre opere d’arte.
L’autore usa il termine scultura per evidenziare che si tratta di un’opera che
occupa lo spazio ed aggiunge teatrale perché di una vera e propria messa in scena si
tratta.
Zentrum
via San Pedrino, Varese Lombardia Italia
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TRENTA PER VENTICINQUE. MICHAEL LAWTON
Michael Lawton torna a Yellow per la sua prima personale in Italia. Trenta
per Venticinque sono i centimetri che delimitano l’altezza e la base di
tutte le opere pittoriche di Michael, diventando appunto limite entro il
quale scatenare infinite possibilità illusionistiche. I soggetti di Lawton
sono imprevisti, immagini accadute quasi per caso e raccolte in una realtà
quotidiana che, a stare attenti, offre spunti curiosi dai quali lasciarsi
interrogare.
Michael Lawton è pittore e scrittore. Vive e lavora a Londra.
Yellow
via San Pedrino, Varese Lombardia Italia
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24 ORE SU 24. LUCA PANCRAZZI
Pancrazzi condensa in tre opere, sviluppate con tecniche “datate” –
ceramica, timbro e pittura–, il nucleo del suo pensiero, per esporlo in
modo diretto e frontale. 24 ore su 24 è la continuità del tempo, il senso
della presenza e insieme dell’apertura; il timbro Occhio Mano Mente è
l’istantaneità e la disseminazione; Error è l’errore come matrice e come
differenza. Autore con una solida ricerca basata sull’analisi del medium
artistico, sulle possibilità creative dell’errore e dell’uso composito di
tecniche e materiali.
Surplace
via San Pedrino, Varese Lombardia Italia
Inaugurazione 18 gennaio alle 18
Zentrum
Yellow
Surplace
via San Pedrino, 4 - Varese Lombardia Italia
Su appuntamento; ingresso libero.