L'installazione "Che cento fiori sboccino" ha un chiaro riferimento alla campagna maoista del 1956. E' inaugurata nell'ambito del progetto "L'Albero della cuccagna. Nutrimenti dell'arte" e in occasione del convegno sul ruolo del Museo curato da Zonarte.
La Fondazione Merz partecipa al progetto L’Albero della cuccagna. Nutrimenti dell’arte, la mostra diffusa sul territorio nazionale che coinvolge numerose istituzioni pubbliche e private a cura di Achille Bonito Oliva, con un’opera inedita dell’artista cileno Alfredo Jaar, visibile dall’8 all’11 ottobre – in occasione del convegno sul ruolo dl Museo curato da Zonarte e dell’Undicesima Giornata del Contemporaneo – e nuovamente a partire dal 3 novembre.
Collocata nello spazio esterno della Fondazione, l’installazione dal titolo "Che cento fiori sboccino" ha un chiaro riferimento alla campagna maoista del 1956, che iniziò incoraggiando la libertà di parola e di critica costruttiva per promuovere la rivoluzione, ma che venne poi brutalmente interrotta, trasformandosi in una vera disgrazia per il dibattito culturale e intellettuale.
Un concetto che Alfredo Jaar ha già affrontato, ma mai prima d’ora sotto questa forma e in uno spazio aperto.
Per la Fondazione Merz l’artista disegna il simbolo dell’infinito (∞), utilizzando 100 fiori che tracciano il perimetro dei due cerchi. Nell’accostare il numero di 100 fiori al simbolo dell’infinto l’artista inverte la formula di Mao e rinnova un appello alla coscienza e alla bellezza della natura: una bellezza destinata a esaurirsi se non si è in grado di affrontare le critiche costruttive. Completa l’installazione, la scritta al neon Che cento fiori sboccino.
Ufficio stmpa
Nadia Biscaldi: press@fondazionemerz.org +39.011.19719436
8-11 ottobre 2015 / 3 novembre 2015 – 10 gennaio 2016
Fondazione Merz
via Limone 24 - Torino
orari
martedì-domenica 11-19, lunedì chiuso
ingresso
intero Euro 5,00
ridotto Euro 3,50 (studenti, gruppi organizzati min. 10 persone, possessori di Pyou Card)
gratuito (bambini fino a 10 anni, maggiori di 65 anni