Scultore e videasta, e' senza dubbio una fra i piu' interessanti artisti francesi di oggi. Il suo lavoro si sviluppa a partire dei vincoli imposti dal luogo, che l'artista integra come condizione iniziale per la concezione delle sue opere. I suoi lavori esposti nel Centro richiamano due costanti: l'ostacolo e la mobilita', e coinvolgono fisicamente il visitatore
Sculptures
curatore: Claire Burrus
Elisabeth Ballet, scultore e videasta, è senza dubbio una fra i più interessanti artisti francesi di oggi.
Il suo lavoro si sviluppa a partire dei vincoli imposti dal luogo, che l'artista integra come condizione iniziale per la concezione delle sue opere. Elisabeth Ballet crea una sua 'regola del gioco' che organizza il processo creativo, sia in spazi chiusi come gallerie e musei che in luoghi pubblici (noto il suo straordinario intervento sul sito urbano di Pont-Audemer in Haute Normandie). Tra l'interno e l'esterno, il fuori e il dentro, la mobilità e l'immobilità , l'ordine e il disordine, Elisabeth Ballet crea limiti sotto forma di pareti, di vetrate, di steccati... Le sue sculture circondono il vuoto e invitono lo spettatore ad uno spostamento allo stesso tempo fisico e mentale. Un principio, quello dello spostamento, che ritroviamo alla base del suo lavoro : 'dalle parole verso le cose, dal disegno verso la scultura, dal muro verso il centro, dal piano verso il volume e, più in generale, da un'opera verso l'altra'.
Il lavoro d'Elisabeth Ballet presentato nella galleria del Centre culturel français de Milan richiama due costanti del lavoro, l'ostacolo e la mobilità coinvolgendo fisicamente il visitatore.
inaugurazione : sabato 15 maggio, a partire dalle ore 13
nell'ambito del MIART 2004
date e orari : fino all'8 luglio
dal lunedì al venerdì ore 10.00/19.00,
sabato ore 15.00/19.00 (fino al 28 maggio)
chiuso domenica e festivi
Ufficio stampa:
Rosette Ciola 02 485 91 928
luogo : le Centre culturel français de Milan, la galerie
corso Magenta 63